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domenica 5 aprile 2009

FIORELLO A SKY: IMPARA L’ARTE E METTILA DA PARTE (CORRENDO IL RISCHIO DI ROMPERTI LE OSSA)

Oramai è l’argomento di questi giorni e nessuno è esente dal parlarne, per volontà propria, perché si è sempre tirati in ballo quando un grande compie una decisione del genere, perché, perché, perché… Fiorello – Sky. Una sinergia tanto innovativa quando disperata. Ecco, qui verrebbe da chiedersi: perché? Cosa spinge un grande come Fiorello, abituato a numeroni, grandissimi, enormi, che la generalista vede solo in rarissime occasioni, ad accontentarsi di meno di un decimo della potenziale platea? Lo scorso anno Fiorello ci dilettò con uno spettacolo che, seppur non il massimo dell’originalità e dell’innovazione, dal nome W Radio 2… minuti, che tra i tanti effetti creati ha anche avuto l’ingiusta cancellazione del bellissimo I Soliti Ignoti di Fabrizio Frizzi, rappresentò un’occasione per godere della sua verve, della sua vena ironica, del suo saper fare che tanta presa esercita sul pubblico. Otto, nove, anche dieci milioni a salutare la sua nuova opportunità su Raiuno, che in realtà di opportunità non ha mai avuto le sembianze. Sì, perché Fiorello non è uno dei classici nomi che bussa alla porta per ritagliarsi un quarto d’ora di tempo nel palinsesto già bello e fissato: è colui che viene idolatrato, santificato, venerato, pregato, per cui il palinsesto è secondo. Tutto, affinché nella propria scuderia si abbia Rosario Fiorello. Bussate casa Del Noce: “ammazzò” una fascia di access per le moine del comico siciliano per la durata di circa due settimane.

Fiorello e i numeri. Ci sono sempre stati, quel giorno in cui ciò non dovesse accadere sarà da annotare con tanto di cerchietto rosso su un ingiallito calendario. Fa il prezioso, si fa attendere, alle ospitate dice ‘no’ per “paura di bruciarsi”. Perché oramai di lui ha fatto un santino, glorificato e santificato. Un oggetto da culto, prezioso, che non ha ceduto a proposta alcuna. Insomma, Fiorello nel giro di qualche anno, da mattatore simpatico qual era, con gli spettacoli del sabato sera che tanto ci ritroviamo a rimpiangere anche da queste parti, è divenuto un prezioso dalla puzza sotto il naso. Alcuni erano convinti che sotto tutto ciò ci fosse una paura d’Auditel: niente di più risibile, quando i numeri, per l’appunto, ci sono stati.

Poi, arriva l’accordo. Il Fiorello Show per SkyUno, tante porzioni di prime serate che a mo’ di curva di Gauss maggiormente irta, puntante verso l’alto, alzano gli ascolti dell’ex SkyVivo. Ecco, qui Fiorello, si potrebbe azzardare, pare abbia trovato il suo nido d’oro cercato con tanta fatica. Uno show che bene o male per le prime due puntate è andato, con qualche intoppo, con ascolti record conformemente alle medie di Sky – anche se si è intenti a vedere addirittura un calo dello 0,10% in prime time di tutta la piattaforma satellitare rispetto alla settimana precedente l’aspettato esordio –, carino, per il solito Fiorello. Quantifichiamo le parole: la prima puntata è stata seguita da un “solo” milione di telespettatori, la seconda, senza contare repliche e MySky vari, da 700.000 spettatori. Ecco, qui è il dilemma: è vero, verissimo, a Sky fanno gola questi numeroni – anche se le varie partite di calcio vanno anche molto oltre – per una simil-generalista tuttavia inutile per una piattaforma satellitare. Ma a Fiorello quanto fanno comodo?


Tanto intento a non sovresporsi più di tanto, cercando di essere sempre amato nonostante i lunghi periodi di assenze – a proposito, aridatece Viva Radio2, il dopo-pranzo per eccellenza! – non ha calcolato che da questo accordo con Sky chi potrebbe uscirne con le ossa rotte è proprio lui. La gente non può vederlo, con la crisi non si può pagare un canone in più. Fiorello, quindi, non lo si guarda, a meno che non si voglia fare a cazzotti con Youtube. Lo si attende, perciò, al varco di Raiuno, a questo punto… sempre se la fobia dell’Audience fosse (e sia) tale.

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