VIRNA LISI: "HO DATO L'ANIMA PER IL PERSONAGGIO DI FIDATI DI ME"

La televisione possiede dei gioielli, dei veri e propri gioielli artistici che, con grande parsimonia utilizza nei vari progetti in onda. Oddio, la parsimonia manca forse al personaggio di Virna Lisi, oramai spesso impegnata in fiction targate Mediaset, (tuttora ne Il Sangue e la Rosa), alle prese con imbarazzanti parrucche ed visibili ed evitabili trucchi, quasi ad esaltare una bellezza che risulta di gran lunga più gradevole ed efficace quando è posta "acqua e sapone". E proprio acqua e sapone, in tutto il suo vero e proprio splendore, Virna Lisi è protagonista di Fidati di Me, fiction Endemol, in onda nella prossima domenica e lunedì, per un totale di quattro puntate che insidieranno anche la settimana successiva, su RaiUno, di cui sicuramente parleremo con un apposito post. Un personaggio drammatico ed attuale, moderno ma tradizionale. Una grande intensità ed emotività traspare dalla grande attrice, riportata proprio in questa notizia. Buona lettura.

Tv: Virna Lisi, Ho Dato l'Anima Al Personaggio Di 'Fidati Di Me'

Roma, 3 set. - (Adnkronos) - "Ho amato questo personaggio e spero che la gente capisca che gli ho dato l'anima". Virna Lisi parla cosi' di Elena Donati, il personaggio che interpreta in "Fidati di me", la nuova serie in quattro puntate realizzate da Endemol Italia per Rai Fiction, al via domenica prossima, in prima serata su Raiuno, con la regia di Gianni Lepre, che racconta la storia di un ex magistrato, interpretato dalla Lisi, impegnato a difendere la figlia (Claudia Zanella), sorda da anni, da un'accusa infamante: aver ridotto la sua bambina (la piccola Giulia Bellu) in fin di vita.
"Interpreto una madre e una nonna -racconta Lisi- era da tanto che non trovavo un personaggio cosi' drammatico. E' stato molto difficile andare avanti, non c'era giorno senza che mi portassi dolore dentro". "Fidati di me", infatti, e' la storia di un rapporto complesso tra madre e figlia compromesso nel tempo da silenzi e pregiudizi. Un giallo che si snoda tra Italia e Slovenia, tra passato e presente, ripercorrendo oltre dieci anni di silenzi. "E' una commistione tra 'giallo' e 'melo'' -spiega Paola Masini, capostruttura di Rai Fiction- i due generi piu' seguiti e amati dal pubblico, una storia matriarcale, centrata sulle figure femminili, che racconta valori fondamentali, come la fiducia, manifesto del titolo, e la verita', da scoprire".
Le fa eco Massimo Del Frate, responsabile della fiction di Endemol Italia, che si dice "orgoglioso" di un progetto come questo a cui hanno preso parte "un'attrice come Virna Lisi, Gianni Lepre, regista della scuola di Peter Brook, con una formazione teatrale e mitteleuropea, e Peter Exacoustos, uno sceneggiatore sempre attento alle dinamiche della famiglia". Del Frate ricorda poi come la fiction italiana sia diventata ormai una vera e propria "industria culturale", in cui "Rai e Mediaset investono 500 milioni di euro l'anno, uno sforzo -sottolinea- che invece non mi sembra di vedere da parte del nostro cinema".