Barbara D’Urso sta cercando di superare un guinness dei primati: stare in Tv il più possibile, senza soccombere alla fatica e allo stress. Lei non è una bi-conduttrice. È una tris-conduttrice. Per non parlare del fatto che riesce pure a fare teatro e fiction. Allo spettatore vien spontaneo chiedersi «Ma quella sta sempre là?», vedendola al mattino, al pomeriggio e nelle ultime tre settimane pure alla sera.
Allora, Barbara, che succede: le donne sono più affidabili?
«In quanto donna sono contenta che siamo valorizzate dopo anni di ruoli marginali nel cinema, nella fiction e in molti altri campi. Devo dire però che più che il sesso, conta come ti proponi al pubblico. La gente riconosce e apprezza chi resta se stesso nonostante il successo. L’esempio più significativo è Gerry Scotti, da sempre il punto focale di Canale 5, che conduce più di un programma ed è anche protagonista della fiction».
Certo, però le bis conduttrici in Mediaset sono molte...
«Perché ci sono grandi personalità. Ma il segreto sta in quello che uno ha dentro: la Tv può amplificare le buone qualità oppure trasformarti in un esaltato».
Le professioniste come lei danno anche un’altra immagine della donna che non è quella della velina o letterina...
«Ma no. Molte showgirl hanno iniziato così, poi sono diventate ottime conduttrici. Non credo alla teoria della Tv cattiva maestra, l’educazione dei figli è responsabilità della famiglia».
Con lei si è tentato un esperimento mai visto. Una stessa coppia (con Brachino) padrona di casa al mattino e al pomeriggio...
«Una grande soddisfazione per me, ancor più perché richiesta dai vertici dell’informazione Mediaset. Ricordo, però, che per Pomeriggio Cinque si tratta di un esperimento che andrà avanti fino a dicembre. Poi si vedrà».
Non è che il fatto di essere così sovraesposta ha determinato le difficoltà incontrate dallo show Fantasia?
«Mah, lì è stato un piccolo dispiacere: se un programma pulito, elegante, realizzato con amore da gente semplice, non viene apprezzato, allora non si sa più cosa inventare. Comunque, andiamo avanti e pensiamo ad altro».
C’è chi dice, come Fiorello, che la Tv è vecchia e ripetitiva...
«Secondo me ci sono programmi vecchi che hanno ancora molto da dire e trasmissioni nuove che funzionano e altre meno».
E geniacci come Fiorello che si possono permettere tutto e «manovali» della Tv che ogni giorno ci mettono la faccia...
«Fiore è un grande. Ognuno sceglie la sua strada: lui quella di apparire ogni tanto e mi dispiace solo perché non posso guardare i suoi show, altri come me che tirano la carretta».
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