Come appassionato di fiction, e in particolare di quelle a tematica gialla, attendevo Il Bene e il Male con un certo interesse ma ahimè già dai primissimi minuti l’incantesimo si è rotto.
Una Torino cupa e nera, triste, ma non paurosa, semplicemente pasticciata e noiosa, frammenti di scene di oggi per poi tornare indietro di 12 ore e poi ritornare al punto di partenza, brevi monologhi degli attori per fare una sorta di punto della situazione, corsi e ricorsi che richiamano chiaramente ai telefilm americani ma la resa finale è mediocre, non si capisce dove la trama vada a parare e, pur con un Gianmarco Tognazzi nella parte di un poliziotto sofferente e problematico che ben si adatta al clima della serie, gli altri comprimari dicono e trasmettono poco, la stessa Bianca Guaccero, volto noto ed amato dal pubblico di Raiuno, è apparsa, almeno nella prima puntata, quasi una comparsa, troppo poco sfruttata.
La "linea gialla" deve essere chiara e trascinante, come successo in Amanti e segreti, entrare dentro la cerchia famigliare, intaccare equilibri e scardinare ruoli e situazioni che parevano noti in un modo e che invece si manifestano come tutt’altro… in questa serie non c’è nulla di tutto questo, la trama scorre via tra flashback, i continui sottotitoli che ci ricordano i nomi dei due commissariati (mica siamo rimbambiti eh!) e qualche sbadiglio.
Una serie bocciata dal pubblico (uno share di poco superiore al 17%, bisogna dire che c’era il GF ma l’anno scorso le fiction affrontavano a testa alta, battendolo anche, il reality di Canale 5) e che era sicuramente più adatta al più giovane target di Raidue, mentre risulta inadatta a Raiuno, dove pur dovendo e tentando di abbassare i target è importante per prima cosa farlo con gradualità e poi con una serie che sia potente e abbia una chiara mission, come avviene ad esempio in Tutti pazzi per amore.
Nota di colore: la Liskova si ribalta con l'auto e mentre si sporge dall'abitacolo per chiedere aiuto, perfettamente pettinata e col volto privo di ferite, pare uscire fresca dalla doccia...
Lunedì prossimo il secondo di sei appuntamenti, sempre su Raiuno in prima serata.
2 commenti:
Ho letto con interesse la tua acuta e attenta critica alla fiction di Raiuno ...
Prima di tutto ... l'ascolto : una serie nuova per Raiuno ... non possiamo pretendere che faccia risultati che neanche serie + gettonate quest'anno ... riescono a fare !
La serie cerca di essere un poliziesco a tutto tondo, con qualche sbavatura che difficilmente troviamo nei prodotti americani ma spesso in quelli italiani di genere giallo-poliziesco.
L'atmosfera familiare ... rischia comunque ...se contagia tutte le fiction (anche quelle gialle e d'azione ) di essere artefatta e poco credibile ...
Certamente se si esclude Tognazzi e in parte la Liskova ... mancano attori di esperienza ...adatti a un ruolo d'azione che la serie impone, o a dare una certa "personalità" alla serie ...
Nonostante i richiami nelle storie, nella impaginazione e regia a Distretto e Ris, ci siano ( + che a serie americane ) riesce alla fine ad avere una sua linea , cercando di non scopiazzare in maniera esagerata gli illustri "maestri" del genere in Italia.
Come prodotto sperimentale lo considero discreto ...anche se si può osare di + ...
...sarebbe bello che qualcuno notasse la fissità dell'espressione, immancabilmente corrucciata (per la serie "a me non la si fa!") della pur bella Guaccero. Pare che ormai le ragazza-poliziotte delle fiction italiane si portino così. 'Distretto di Polizia' ce ne aveva offerte ben-due-al-posto di una'. Belle e impossibili e comunque sempre incazzose-cazzutissime (vedi anche 'Ris'). Una parola, infine, sui dialoghi. Forse in un episodio del 19 sera, il fratello del boss-buono chiede al cattivo-cattivo di turno, che gli offre soldi in cambio di un lavoro di autista: "Che c'e' nel furgone? Armi!? Droga!?". Risposta logica sarebbe stata: "E se era bbono chiamavo DHL!". Mah...
Fabio
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