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sabato 31 gennaio 2009

PRESADIRETTA: RICCARDO IACONA TORNA IN PRIME TIME SU RAITRE

RaiTre, nel prime time domenicale, torna con un programma di innegabile qualità, a dispetto di chi la qualità la svende proponendo spesso spettacolo dal dubbio gusto. Riccardo Iacona, eccellente giornalista di inchiesta, infatti, con PresaDiretta, torna sulla terza rete della televisione pubblica. Dopo il successo di W L'Italia, ed i suoi dettagliatissimi programmi in prime time, Riccardo Iacona è riuscito a spulciare in ambienti poco agevoli, mettendo in evidenza, fin troppo spesso, paradossali e surreali problemi della nostra società. Torna ora con ben cinque prime serate di RaiTre, cinque reportage su "fitte" della nostra quotidianeità. Cinque diverse tematiche, cinque diverse serate per fare in modo che, informando, il pubblico possa costruirsi una opinione o fortificare una propria idea. Ecco la notizia tratta direttamente da IlVelino:
SPE - Tv, Iacona mette su la “fabbrica” e va in “Presadiretta”
Roma, 30 gen (Velino) - Cinquant’anni, gli ultimi quattro spesi su RaiTre alla ricerca di una precisa dimensione (un cocktail tra il filmaker, l’anchorman e ora “cucitore di un unico racconto”); la necessità di smarcarsi dall’ombra protettiva (e ingombrante) di Michele Santoro; e soprattutto la voglia matta di metter su – tanto per citare un termine caro a “Michele chi?” – una fabbrica di reportage tutta sua, nuova di zecca, fatta d’interni Rai reclutati qua e là e soprattutto capaci di rincorrere l’attualità. L’“artigiano” Riccardo Iacona si è dunque fatto “capo progetto”, e da domenica tornerà in prima serata su RaiTre in “Presadiretta”. Cinque reportage (“Migranti”, “Caccia agli zingari”, “Senza lavoro”, “La scuola tagliata” e “Futuro”), per “raccontare storie dense – ha spiegato l’anchorman – lasciare che il pubblico si costruisca un’idea e soprattutto fare una tv di servizio per la politica. Produrre suggerimenti per risolvere i problemi. Senza essere ideologici, e senza usare la tv per fare politica”. Una mission editoriale ambiziosa, quella di Iacona, che non nasconde come la sua nuova squadra, messa in piedi in 4-5 mesi, intenda “mettere radici per accendere le telecamere su quello che accade, sottolineare le falsità del dibattito politico sempre più portato a prendere i cittadini per la pancia”. “Sui nostri media – ha aggiunto Iacona – ad esempio il tema dell’immigrazione è legato solo agli sbarchi di Lampedusa o agli stupri. Non si racconta mai la nostra incapacità di produrre integrazione...”.
E di immigrazione si occuperà il primo reportage: “Migranti”. La triste storia di circa 500 mila clandestini, persone senza documenti, senza permesso di soggiorno. Badanti, come nel caso di Svetlana (doppiata da Veronica Pivetti,) ridotte alla “prigionia” in casa. Impossibilitate a ricongiungersi con i propri cari per anni, disposte a viaggi infernali di oltre 30 ore pur di riabbracciarli (in Ucraina) e ridotte a tener vivo un filo d’amore con il paese d’origine spedendo regali 1,5 euro al chilo in un furgone… “Questo più che un programma è un progetto – ha precisato il direttore Paolo Ruffini - con l’ambizione di portare avanti la tv d’inchiesta. Una tv che racconta la realtà e non si guarda l’ombelico. Da un lavoro artigianale Iacona è divenuto capo progetto, ha una vera e propria squadra, raccontare la realtà in modo laico, puro, non ideologico, come solo lui – ha chiosato il direttore – ha dimostrato di saper fare”.

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