Fra le tante critiche che su internet e varie ho trovato a riguardo di X-Factor, credo che questa de Il Corriere della Sera sia una delle più divertenti. Una stroncatura elegante, una analisi scherzosamente finta. Insomma, a quanto pare il talent show di RaiDue dovrebbe aver successo non per i contenuti da talent, ma per la comicità. Quella comicità derivante da svariati errori o grossolane imprecisione di organizzazione, che io stesso mi ero messo ad evidenziare. Probabilmente proprio quelli che hanno portato ad uno scarso gradimento reale del pubblico. Non viene risparmiato nessuno. Da Simona Ventura, a Mara Maionchi sino a Morgan, ed infine, ovviamente al presentatore (?) Francesco Facchinetti.
Il grande fratello della musica
X Factor è il programma involontariamente più comico dell'anno.
Peccato non sia stato premiato dal pubblico ma X Factor è il programma involontariamente più comico dell'anno. Intanto, è un reality sulla musica, un talent show come si dice in gergo, già trasmesso in diversi Paesi. Ci sono quindici aspiranti cantanti che si contendono una contratto discografico con la Sony Bmg. I 12 concorrenti vivono a Milano, in un loft in via Mecenate, e vengono ripresi, su Sky Vivo, dal lunedì al sabato a partire dalle ore 18.30; la serata di gala è al lunedì (Raidue, ore 21.05).
Lo spettatore può assistere così sia alle prove canore sia ai rapporti di convivenza tra aspiranti cantanti, secondo il modulo classico dei reality. Il programma è comico per almeno quattro motivi. Perché è condotto da un presentatore che non sa presentare, Francesco Facchinetti. Però l'ex Dj nel frattempo è diventato il cocco della Ventura che lo usa come una specie di proiezione fantasmatica: non volendo esporsi troppo, lo pilota per empatia.
Perché c'è Simona Ventura, la spietata, che vuol fare la Maria De Filippi, ma senza darlo troppo a vedere. Perché c'è Mara Maionchi, una simpatica manager che, nel modo di esprimersi, ricorda un po' Iva Zanicchi e un po' Vanna Marchi. Lei è proprio la più simpatica di tutti. Certo fa un po' specie vedere una che ha scoperto cantanti del calibro di Gianna Nannini e Tiziano Ferro essere ora alle prese con le crisi isteriche dei genitori degli esclusi. Ma questo dev'essere lo stato attuale della musica in Italia.
Però il più comico di tutti è Morgan, alias Marco Castoldi. Con la sua puzzetta sotto il naso, con le sue velleità artistiche e letterarie, con il suo maledettismo, con il suo francobattiatismo, con l'antologia di Spoon River sotto il braccio, ecco con tutte queste ubbie Morgan è il protagonista di un reality, al pari di un qualsiasi scalcinato partecipante al Grande Fratello. Solo al riparo dell'autoironia ci è permesso ridere a crepapelle.
13 marzo 2008
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