Per Mattino 5 non parlerei di novità, anche perchè è un programma che ha solo 4 mesi di vita, quindi la formula è comunque fresca, giovane, nuova. Ci saranno dei piccoli cambiamenti a livello di sigla, alcuni accorgimenti nella scenografia, ma l'impianto resterà sostanzialmente lo stesso della passata edizione, anche perchè visto il gradimento del pubblico non avrebbe avuto senso modificarlo.
Anche gli opinionisti resteranno gli stessi della prima edizione?
Si, più o meno. Anche quest'anno seguiremo i gusti del pubblico che l'anno scorso ci ha premiato. Ci nutriremo di attualità. L'assetto delle puntate resterà lo stesso della prima edizione: una prima parte di 'hard news' e una seconda dedicata allo spettacolo, al gossip. Ci saranno però più servizi rispetto alla media dei 'morning show', avremo una finestra sempre aperta su ciò che accade nel mondo.
Parliamo invece di Pomeriggio 5.
Questo programma è la vera novità, coprirà la fascia dalle 17 alle 19 circa, farà da ponte tra il Tg5 del pomeriggio e il game-show preserale. Pur conservando la struttura di Mattino 5, che è un programma di parola, Pomeriggio 5 sarà un programma di immagini, di ritmo. Ci saranno tantissimi collegamenti, pochi ospiti in studio, molti servizi. La prima parte si occuperà di cronaca, la seconda sarà simile a un rotocalco dedicato a spettacolo, moda e tanta tanta televisione
Sarà insomma un programma giovane, dal ritmo incalzante
Esatto, per questo non ci saranno rubriche, che irrigidirebbero la struttura del programma. I collegamenti che faremo invece serviranno proprio a dare ritmo. Ogni giorno ci collegheremo con la redazione di Chi per avere un filo diretto con le novità di gossip e avremo un ospite diverso ogni giorno.
Qualche anticipazione delle prima puntata di lunedì?
Ovviamente daremo grande spazio ai porgrammi che stanno per iniziare sulle reti mediaset: parleremo di scuola, argomento al centro della fiction O professore di cui è protagonista Sergio Castellitto. Daremo ampio spazio al Festival del Cinema di Venezia e al Ballo delle debuttanti, il nuovo programma firmato da Maria de Filippi e condotto da Rita dalla Chiesa.
E poi la cronaca...
Racconteremo fatti di cronaca con un linguaggio serrato. Il pubblico che ci segue è un pubblico giovane, molte sono donne: cercheremo di andare incontro al loro gusto ricercando la sostanza, ma anche la forma giusta che le gratifichi.
Visto il successo di Mattino 5, avete aspettative precise sullo share che potrebbe ottenre Pomeriggio 5?
Nessuna aspettativa, solo la speranza che anche Pomeriggio 5 possa andare bene come ha fatto Mattino 5: nessuno si aspettava che avrebbe avuto il successo che poi ha ottenuto.
Qual è stato il fattore vincente?
Il segreto secondo me è l'umiltà e la semplicità. Ed è proprio a questi due aspetti che ci siamo attenuti anche per Pomeriggio 5. Detto questo non siamo sicuri di niente, non abbiamo certezze. La nostra forza è il gruppo: una squadra piccola, ma agguerrita. Non faremo la guerra alla Vita in diretta. Noi ci proponiamo come un ponte: così come Mattino 5 unisce il Tg 5 della mattina a Forum, così Pomeriggio 5 costituirà un flusso con il Tg 5 delle 17,00 e il preserale di Canale 5 che poi passerà il testimone al Tg 5 delle 20,00.
Un filo diretto con il Tg5 insomma?
Assolutamente sì, anzi colgo l'occasione per ringraziare il Tg5 con cui continueremo la collaborazione iniziata l'anno scorso per Mattino 5.
Lei e Barbara D'Urso non avete paura di pagare una sovraesposizione mediatica?
Il fatto di essere la stessa coppia sia di mattino che di pomeriggio comporta secondo me un pregio e un difetto. Il fatto positivo è che si crea anche con il pubblico una dimensione famigliare: è la prima volta che in tv la stessa coppia di conduttori dà al suo pubblico un vero e proprio appuntamento dal mattino al pomeriggio. Ovviamente così si crea un rapporto di fidelizzazione.
L'aspetto negativo?
Non è tanto la paura della sovraesposizione, che io non ho essendo un giornalista e non una star. La mia paura è piuttosto la stanchezza intellettuale e giornalistica: si tratta di stare sulla notizia quasi ininterrottamente, con collegamenti aperti e un occhio sempre vigile su quello che accade nel mondo. Se dovessi usare una metafora direi che la paura è quella di avere un neonato e un bambino di due anni appena a cui badare: perchè Mattino 5 in fondo ha solo 4 mesi di vita, non è neppure ancora completamente svezzato.
Crepi, iniziamo con i migliori presupposti, poi dopo Natale faremo il punto per vedere se il pubblico ha gradito il nostro lavoro.
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