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sabato 16 agosto 2008

COSA RESTERÀ DELL'ESTATE 2008?

Siamo stati sagaci, critici al punto giusto, armati di una buona dose di sarcasmo e aventi anche una punta di leggera rassegnazione quando, più di un mese fa, provammo a raccontare cosa la televisione ci avrebbe offerto in questa calda ed afosa estate 2008. Con nostro stupore e meraviglia, non mancammo di sottolineare come fosse iniziata sotto il segno di una ambigua sperimentazione che, con occhio malizioso, non leggemmo veramente come tale, ma con doppi fini e scopi. Un testare nuovi programmi che pare stia dando i suoi primi frutti, dopo aver piantato, quasi per gioco, i primi semi. Adesso siamo arrivati, spiace dirlo, quasi alla fine dell’estate. Nell’immaginario collettivo, arrivato Ferragosto, è tempo di qualche ultimo bagno e di un ultimo sedersi al sole al fine di abbrustolire la pelle un po’ più di come attualmente lo sia già. Proviamo, perciò, a tirare brevemente le somme, e a vedere come si è comportata la televisione nell’ulteriore tornata di questi tre mesi rappresentanti la bella stagione.

La nostra ipotizzata triade di ferro, fatta di serie televisive e telefilm in prima visione, di premi assurdi mandati in ogni orario della giornata e di repliche che la fanno da padrona nel marasma dei palinsesti estivi, è stata - ne prendiamo atto dapprima noi, che prima avevamo usato un tono rasentante il caustico - parzialmente smentita. I telefilm hanno riservato non poche delusioni a chi di dovere, chiamato al lavoro per cambiare le carte in tavola per offrire un palinsesto più (!) competitivo. Di premi ne abbiamo visti tanti, suvvia, ma non in maniera così conclamata: alcuni sono stati stipati neanche in seconda serata, ma ad orari da gufi. E le repliche? Relativamente a ciò, ci siamo già espressi. Sono sempre eccessive in quantità, soprattutto per quanto riguarda la Rai, e proprio queste ultime sono oggetto di stupore: mai avevamo visto repliche di un quiz (eccetto una breve appendice di due settimane, andata in onda a giugno dello scorso anno, da parte de L’eredità), mai era andato in onda la riproposizione di un prodotto con lo stesso ciclo di puntate a tre giorni di distanza e raramente . Canale5, quest’estate, ha fatto di più: ha coniugato i tre elementi facendo così che, nel preserale agostano, è in onda nuovamente il flop Jackpot. Assurdo.

Prendiamo spunto da un sondaggio (da cui traiamo ispirazione per il titolo del post) commissionato e realizzato da Sorrisi & Canzoni Tv, estrapolando la sezione che più ci riguarda, per cercare di non badare al marcio televisivo e dare lustro, contrariamente, a ciò che di buono è stato trasmesso.
Cominciamo dalla tv. Già, forse questo era scontato, ma «Veline» è il programma dell'estate, come dice il sondaggio e come certifica l'Auditel. Lo show non è nuovo (debuttò sei anni fa con Teo Mammucari) ma la conduzione di Ezio Greggio l'ha rinnovato, e tanto basta per bruciare «La botola» di Fabrizio Frizzi. Terzi in classifica «Carabinieri 7» (un miraggio: è l'unica fiction in prima tv) seguiti da «Reazione a catena» e «Lucignolo» (non ditelo ai detrattori, ma ha battuto di un soffio «Superquark»)

Il programma dell'estate 2008:
1) Veline (21,2%)
2) La Botola (18,8%)
3) Carabinieri 7 (12,2%)
4) Reazione a catena (10,5%)
5) Lucignolo (7,7%)
Veline sbaraglia La Botola. Il tappabuchi estivo per antonomasia di Canale5, condotto da un Ezio Greggio mai apparso come convinto di tale scelta, subentrato ad un più irriverente Teo Mammucari fresco di paternità, batte, secondo il parere dei lettori del settimanale diretto da Alfonso Signorini, uno dei programmi più scapi ed insulsi che RaiUno potesse offrire ai suoi telespettatori, presentato da un Fabrizio Frizzi sofferente, pare, dello stesso disagio del conduttore di Striscia la notizia. Se il terzo posto è occupato da una delle fiction più riluttanti degli ultimi tempi, che alla sua settima serie ha (finalmente) floppato, ed il quinto dal programma più vuoto ma più volgare della televisione italiana, verrebbe naturale da esclamare: “Che razza di estate!”. Salva la barca quella che, a mio personale e strettissimo parere, è la più piacevole sorpresa di questa nuova e quasi passata bella stagione, la seconda edizione di Reazione a Catena, eccellente nella struttura, nelle musica e difettante della presenza di un vero conduttore.

Certo è che su cinque, quattro programmi sono uno più insapore degli altri, non vorremmo sinceramente che questa estate rappresenti il preludio di un "ben più peggiore" (passateci il periodo altamente sconnesso), dati gli investimenti su nuove idee e nuovi programmi, autunno 2008.

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