ATLETICA - Un centesimo per Michael Phelps, un solo centimetro per Yelena Isinbayeva. A un osservatore distratto potrebbe anche sembrare una questione di fortuna, ma la verità è che i grandi campioni sono in grado di costruire le proprie imprese giocando anche sulle inezie. Difficile infatti definire 'fortunato' un atleta quando porta a casa il settimo titolo olimpico (vedi lo statunitense nei 100 farfalla), quasi impossibile pensare che sia una questione di buona sorte quando una ragazza russa migliora di un centimetro il primato mondiale per tre volte nello spazio di un mese. E' accaduto oggi alla regina del salto con l'asta: 5,05 metri e secondo oro olimpico (bissato il trionfo di Atene). Un record atteso quello della Isinbayeva, certamente migliorabile nel corso di qualche remunerativo meeting, ma importante abbastanza per regalare a chi guardava la sensazione di un'impresa difficile da dimenticare. Di solito a far notizia sono gli atleti che vincono o perdono, spesso tra polemiche e recriminazioni, ma c'è persino chi conquista la prima pagina grazie ad un ritiro. E' il caso di Liu Xiang, idolo sportivo (insieme a Yao Ming) di una Cina che per qualche minuto oggi ha persino dimenticato i 39 ori nel medagliere (già stracciato il record di Atene). E' accaduto nella notte italiane quando l'atleta asiatico, tenuto a riparo dai giornalisti nelle ultime settimane, si è presentato claudicante alle batterie dei 110 ostacoli per dare forfait dopo una falsa partenza. Per il paese ospitante è la delusione più grande dei Giochi nella gara più attesa, lui magari si consolerà con i 9 milioni di euro promessi da una compagnia assicurativa cinese.
CANOA - La canoa azzurra va e l’Italia piazza due barche in finale: il K4 1000 di Antonio Rossi, Franco Benedini, Alberto Ricchetti e Luca Piemonte e il K2 1000 di Antonio Scaduto e Andrea Facchin. Meno bene le azzurre del K4 500 (Stefania Cicali, Fabiana Sgroi, Alice Fagioli e Alessandra Galiotto) che in batteria non sono riuscite, anche se per un soffio, a piazzarsi nelle prime tre posizioni ed ora dovranno passare attraverso la semifinale.
CICLISMO (CORSA A PUNTI) - L'olandese Marianne Vos ha confermato i pronostici che la indicavano come assoluta favorita della prova e ha vinto la medaglia d'oro della corsa a punti donne nell'ambito del ciclismo su pista. Medaglia d'argento per la cubana Yoanka Gonzales, terza piazza e medaglia di bronzo per la spagnola Leire Olaberria. Delusione per i colori azzurri: Vera Carrara, favorita per un piazzamento sul podio, ha chiuso la sua gara al 14/mo posto.
PUGILATO - Nel pugilato, dopo Clemente Russo anche Roberto Cammarelle si assicura una medaglia a Pechino 2008 nella categoria super-massimi di boxe. L’azzurro ha sconfitto il colombiano Oscar Rivas per 9-5 nei quarti di finale del torneo olimpico e si è qualificato per la semifinale. C’è ancora un pugile italiano, Vincenzo Picardi (51 kg) che può arrivare alla semifinale: giovedì sfida con il tunisino Walid Cherif. Per Cammarelle non è stato un incontro facile. O meglio, il pugile italiano non si è imposto con facilità, trovando a fatica la chiave del confronto. Soltanto nel finale ha saputo imporsi in modo deciso. “È soltanto un passaggio del turno”, ha detto alla fine. “Posso fare meglio di Atene e voglio provarci”. Quattro anni fa Cammarelle arrivò nelle stesse condizioni: accesso in semifinale. Ma non riuscì ad arrivare alla finale. Il bronzo, anche stavolta, l’ha conquistato. Ma adesso vuole qualcosa di più prezioso.
Tratto da QuotidianoNet, Blog.Panorama, La Stampa.
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