Come noto Striscia la Notizia, il noto tg satirico di Canale5, preferisce realizzare il "turn-over" nella conduzione. Mentre però in passato ciò accadeva nell'immediato post Festival di Sanremo, dove la trasmissione di Canale5 si ritrovava contemporaneamente a dismettere voluminose coreografie floreali, da qualche anno a questa parte l'avvicendamento avviene proprio in questo periodo. Per il secondo anno consecutivo infatti, nella prima parte di gennaio Michelle Hunziker entra a far parte della squadra di Striscia la Notizia, in sostituzione di Enzo Iacchetti, storico partner di Ezio Greggio. E proprio da domani, in risposta a tale avvicendamento spesso fonte di iniziali grandi ascolti, Affari Tuoi proporrà una piccola novità, come vi abbiamo riportato in questo post. E proprio in corrispondenza del ritorno in tv della "ridarola" show-girl svizzera, riportiamo l'intervista tratta direttamente da IlCorrieredellaSera. Una polemica nei confronti di alcuni programmi, in primis di Paola Perego, come noto emblema del trash televisivo. E poi, guarda caso, i suoi programmi preferiti tutti targati Mediaset. D'altronde, parliamo di una Michelle Hunziker, da domani di ritorno sulla rete ammiraglia di Cologno Monzese. Ecco l'intervista:
Michelle bacchetta la tv
«No a chi urla e sbraita Paola Perego è brava ma non sopporto le liti»
«No a chi urla e sbraita Paola Perego è brava ma non sopporto le liti»
MILANO — Bella come il sole. Anche al telefono. Michelle Hunziker torna a condurre Striscia la notizia da domani. Per il quinto anno consecutivo divide il bancone del tg satirico di Canale 5 con il titolare indiscusso Ezio Greggio. « Striscia è una bellissima passeggiata nella case degli italiani all'ora di cena, sei di famiglia. Me lo dicono quando mi fermano per strada. Così anche se andiamo in onda davanti a 7/8/9 milioni di spettatori, mi sento protetta, a casa come da nessun'altra parte. Ma l'emozione c'è sempre».
Si emoziona ancora? «Lavoro da quando ho 17 anni ma sento sempre addosso una grande responsabilità. Mi consolo perché l'emozione ce l'hanno i grandi artisti. Anche Eros (Ramazzotti, l'ex marito, ndr) prima di andare sul palco è agitatissimo. La Carrà mi ha confessato che le manca il respiro. Adesso vedo questi ragazzi di 16-20 anni a cui insegnano a essere sfacciati. A loro do un consiglio: emozionarsi sempre».
Si emoziona ancora? «Lavoro da quando ho 17 anni ma sento sempre addosso una grande responsabilità. Mi consolo perché l'emozione ce l'hanno i grandi artisti. Anche Eros (Ramazzotti, l'ex marito, ndr) prima di andare sul palco è agitatissimo. La Carrà mi ha confessato che le manca il respiro. Adesso vedo questi ragazzi di 16-20 anni a cui insegnano a essere sfacciati. A loro do un consiglio: emozionarsi sempre».
Greggio la fa mai arrabbiare? «No. Siamo amici anche nella vita. E con lui è sempre tutto un gioco, tutto molto leggero».
E Ricci? «Non mi dice mai niente. Lui è fatto così: se non dice niente significa che le cose vanno bene».
Neanche un consiglio? «Mi raccomanda di essere me stessa, portare il mio sorriso e la mia positività, non preoccuparmi».
Proporrà personaggi nuovi? «Losanna (la giornalista che si esprime con la cantilena ticinese, tornerà, il pubblico lo chiede. Ci sarà un'altra inviata, la stiamo studiando: una sorpresa».
E Ricci? «Non mi dice mai niente. Lui è fatto così: se non dice niente significa che le cose vanno bene».
Neanche un consiglio? «Mi raccomanda di essere me stessa, portare il mio sorriso e la mia positività, non preoccuparmi».
Proporrà personaggi nuovi? «Losanna (la giornalista che si esprime con la cantilena ticinese, tornerà, il pubblico lo chiede. Ci sarà un'altra inviata, la stiamo studiando: una sorpresa».
Quale tv non le piace? «Quella dove sbraitano, dove si fanno discussioni futili con urla inutili, dove un argomento serve per mettere uno contro l'altro».
Esempi? « Uomini e donne, certi momenti di Domenica in... Questa domenica soprattutto dove si urla tantissimo. Paola Perego fa anche belle interviste ma quando si scannano su argomenti futili proprio non mi piace».
A casa sua cosa guarda? «Con mia figlia (che ha 12 anni, ndr) guardo Disney Channel. E poi la sera le fiction: Amiche mie, I Cesaroni, Distretto di polizia... ».
Mediaset le ha regalato un televisore che prende solo Canale 5? Ride. «No, in effetti è significativo. Canale 5 rispetto alla Rai ha prodotti
Esempi? « Uomini e donne, certi momenti di Domenica in... Questa domenica soprattutto dove si urla tantissimo. Paola Perego fa anche belle interviste ma quando si scannano su argomenti futili proprio non mi piace».
A casa sua cosa guarda? «Con mia figlia (che ha 12 anni, ndr) guardo Disney Channel. E poi la sera le fiction: Amiche mie, I Cesaroni, Distretto di polizia... ».
Mediaset le ha regalato un televisore che prende solo Canale 5? Ride. «No, in effetti è significativo. Canale 5 rispetto alla Rai ha prodotti
E poi? «Sono molto curiosa di Chiambretti, darà una sferzata di freschezza, con la sua satira pungente ma elegante. Poi Zelig e Crozza».
Un programma Rai proprio non riusciamo a tiralo fuori? «Non mi viene in mente. Conti conduce un format non per giovanissimi, ma I migliori anni è fatto molto bene, solo che andava in onda mentre facevo Paperissima ».
E il satellite? «Guardo i film. E l'informazione su SkyTg24: è fatta molto bene e la puoi vedere a qualunque ora. È molto international ».
La tv è ansiogena? «È sicuramente ansiogena, ma il discorso riguarda tutto il mondo della comunicazione: da internet ai giornali. E poi è anche questione di equilibrio: non si può stare sette/otto ore davanti alla tv, bisogna scegliere cosa guardare».
C'è un programma che mette dietro a un vetro 150 ragazze in minigonna e stivali: ammiccano, sorridono e stanno mute. «Ho letto. Mi sembra molto inquietante. Buttare le donne in vetrina come nei quartieri rossi di Amsterdam: non vedo dove sta la qualità. È solo una mercificazione dell'immagine della donna».
«Natale a Rio» ha incassato oltre 25 milioni di euro. Il segreto? «Nessuno se la tira, sappiamo che è un prodotto per Natale e per famiglie: location meravigliose, belle macchine, belle donne. È come far viaggiare il pubblico in prima classe con un prodotto popolare. Ti diverti per 2 ore e costa poco».
E Fabio De Luigi com'è? «Siamo molto affiatati, dicono che sembriamo fidanzati».
Svizzera di nascita, italiana d'adozione. Cosa non le piace del nostro Paese? «Cambierei completamente il sistema scolastico. Credo molto nella scuola pubblica che è lo specchio della società e credo molto nell'istruzione. Ci vorrebbe una selezione più seria per gli insegnanti che però andrebbero pagati molto di più perché hanno un ruolo fondamentale. E i ragazzi li devono rispettare: niente telefonini in classe, più disciplina, più rispetto ». Berlusconi ha trovato un nuovo ministro?
Un programma Rai proprio non riusciamo a tiralo fuori? «Non mi viene in mente. Conti conduce un format non per giovanissimi, ma I migliori anni è fatto molto bene, solo che andava in onda mentre facevo Paperissima ».
E il satellite? «Guardo i film. E l'informazione su SkyTg24: è fatta molto bene e la puoi vedere a qualunque ora. È molto international ».
La tv è ansiogena? «È sicuramente ansiogena, ma il discorso riguarda tutto il mondo della comunicazione: da internet ai giornali. E poi è anche questione di equilibrio: non si può stare sette/otto ore davanti alla tv, bisogna scegliere cosa guardare».
C'è un programma che mette dietro a un vetro 150 ragazze in minigonna e stivali: ammiccano, sorridono e stanno mute. «Ho letto. Mi sembra molto inquietante. Buttare le donne in vetrina come nei quartieri rossi di Amsterdam: non vedo dove sta la qualità. È solo una mercificazione dell'immagine della donna».
«Natale a Rio» ha incassato oltre 25 milioni di euro. Il segreto? «Nessuno se la tira, sappiamo che è un prodotto per Natale e per famiglie: location meravigliose, belle macchine, belle donne. È come far viaggiare il pubblico in prima classe con un prodotto popolare. Ti diverti per 2 ore e costa poco».
E Fabio De Luigi com'è? «Siamo molto affiatati, dicono che sembriamo fidanzati».
Svizzera di nascita, italiana d'adozione. Cosa non le piace del nostro Paese? «Cambierei completamente il sistema scolastico. Credo molto nella scuola pubblica che è lo specchio della società e credo molto nell'istruzione. Ci vorrebbe una selezione più seria per gli insegnanti che però andrebbero pagati molto di più perché hanno un ruolo fondamentale. E i ragazzi li devono rispettare: niente telefonini in classe, più disciplina, più rispetto ». Berlusconi ha trovato un nuovo ministro?
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