Giudicare il nuovo Matrix è un lavoro praticamente impossibile: non si possono spendere critiche, opinioni, riflessioni su un prodotto che è stato legato indissolubilmente all’immagine di chi qualche anno fa lo ha creato e fino a pochissimi giorni fa era il suo orgoglioso e sempre più lanciato conduttore, ossia Enrico Mentana. Come oramai sulla bocca di tutti, uno dei capisaldi del giornalismo targato Mediaset ha deciso di fare le valige e di divenire un homeless, per le questioni che affondano radici nella decisione della rete di non cavalcare la notizia della morte di Eluana Englaro. Un capitolo abbondantemente chiuso, quando in scrittura ve ne è uno nuovo: quello che vede alla conduzione del “decimato” approfondimento giornalistico di seconda serata di Canale5 il giornalista della CNN Alessio Vinci. Mentana, tuttavia, sembra rimpiangere quell’aureo nido costruitosi con tanta fatica, e mai come adesso è protagonista della cronaca dello spettacolo. Contiguamente, sembra abbia un dente particolarmente avvelenato che è evidenziato, nel dolore che provoca, in una dichiarazione rilasciata dopo l’inizio della nuova edizione di Matrix:
“Non è carino che Mediaset abbia subito affidato la conduzione di Matrix e iniziato di nuovo la programmazione. Su Alessio Vinci non posso dare giudizi: è un amico, sono un giocatore come lui. Non andrò mai a Sky, anche perché non li ho mai sentiti. Questa è una cosa messa in giro da Mediaset. Io faccio un lavoro che non si può fare in Sky. Per ora non ho prospettive certe, qualcuno mi chiamerà. Mi piacerebbe fare qualcosa dietro le quinte. Sono un amico di Alessio che è un giornalista affermato della Cnn. Ma non so come mi sarei comportato se mi avessero offerto il posto di un altro”.Non tanto contro chi legittimamente ha preso il suo posto, quando contro l’azienda, Mentana ha ancora tantissimi sassolini da scagliare. Ed emergono altre verità sinora taciute: segno di un’omertà lampante, di una paura fortemente nutrita o di una sfacciataggine che, ad onor del vero, penalizzano un po’ l’immagine di Mentana?
“I miei rapporti con l’azienda erano cambiati dalle ultime elezioni. Durante uno strano gioco una sera, in una riunione, Confalonieri chiese a tutti per chi avessero votato oltre Berlusconi. Un gioco che mi mise in difficoltà. Matrix iniziò ad andare in onda sempre più tardi. Iniziarono a chiedere i nomi degli invitati, facendomi capire che qualcuno non era del tutto gradito”.Insomma, tutto si può dire tranne che Enrico Mentana non stia rimpiangendo, almeno apparentemente, il posto che ha lasciato nel giro di un niente, per quello che assomiglia ad un viziato pretesto ma che, invece, leggendo quanto esce da bocca del giornalista e conduttore, è figlio di problemi ben più radicati con l’azienda Mediaset. Ma sono il solo a pensare che sconfessare queste verità, in questo momento, sia leggermente inutile e di cattivo gusto?
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