Eccoci giunti al quinto ed ultimo appuntamento con Sanremo Question Time, l'appendice che Paolo Bonolis, dopo l'esperienza del 2005, ha ribadito in questa edizione con grande successo. L'inizio è tutto dedicato, oltre che a Maria De Filippi, a Patrizia Gifuni la giornalista de Tg1 che in maniera estremamente simpatica, tra scampanellate e risatine, ha portato avanti il dibattito. Ma oltre l'attesa per Maria De Filippi, è per la polemica riguardante la controprogrammazione vera o presunta. Ecco le parole di Paolo Bonolis al proposito:
SANREMO: BONOLIS, RIDICOLO CHI DICE CHE NON C'E' STATA CONTROPROGRAMMAZIONE'RIS, AMICI, SCHERZI A PARTE, I CESARONI,ALTRO CHE AVVANTAGGIATI'Sanremo, 21 feb. - (Adnkronos) - "E' un comico quello che ha scritto che il festival e' andato bene perche' non c'e' stata controprogrammazione. Mediaset ha piazzato tutti i suoi pezzi forti, non ha mosso di una virgola il suo palinesto: 'Ris', 'Amici', 'Scherzi a parte', 'I Cesaroni'. Tutta roba che fa ascolti eccellenti. Altro che avvantaggiati". Paolo Bonolis s'infuria con chi attribuisce il boom di ascolti del festival ad una minore controprogrammazione. "Tutto si puo' dire di questo festivaltranne che non abbia avuto degni avversari sulle altre reti", aggiunge il conduttore durante la quotidiana conferenza stampa dell'organizzazione del festival.
"È verissimo, non per niente sono qui, non è una casualità. Lo sapevo già prima e perciò li apprezzo molto. Con Laurenti c'è una lunga collaborazione che va avanti da 18 anni. Arisa? Perbacco! Infatti vedi un po’ quello che è successo".
"Ci sono delle persone che parlano di altre e non sanno di quello che stanno parlando. Lucio Presta è stato descritto coma una persona potente che fa paura a tutti. Non è vero, si è dedicato a me con l’onestà di un amico. Ci siamo conosciuti tanto tempo fa quando era in compagnia di Vincenzo Ratti, altro grande manager. Grazie a loro per me sono cambiate molte cose. E devo dire che in questi anni hanno lavorato non venendo mai meno ad un’etica che pretendo per la mia vita".
Legare l'antico con il moderno credo sia una scelta vincente. Inoltre auspico per il futuro una maggiore valorizzazione dei giovani. Sanremo deve essere un palcoscenico per chi ha dato tanto alla musica, ma anche per chi alla musica può dare tanto". Paolo Bonolis può essere definito l'Obama dello spettacolo italiano? "No, no, per carità. Mi sembra una presa per i fondelli. Non è nemmeno possibile immaginare di quello che si deve occupare un presidente di una nazione. Io sono solo un conduttore che deve pansare a far ridere".
"No, no, per carità. Mi sembra una presa per i fondelli. Non è nemmeno possibile immaginare di quello che si deve occupare un presidente di una nazione. Io sono solo un conduttore che deve pansare a far ridere".
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