In un periodo in cui le polemiche non mancano, ci mancava solo Adriano Celentano. Il cantante milanese infatti, dopo tanti rifiuti, sembrava fosse pronto ad un ritorno su RaiUno, come vi avevamo anche prontamente riportato nello scorso aprile. Ebbene, sembra che il tutto si sia complicato, ed il nuovo show del molleggiato sembra non avrà mai vita, almeno in questo autunno, nonostante, come dichiari lo stesso Celentano, tutto fosse pronto, persino il titolo. La colpa dovrebbe essere tutta di Mauro Masi, nuovo direttore generale di Viale Mazzini. Ecco l'articolo al proposito, tratta da Il Corriere della Sera:
La polemica. «Rifiutato non per questioni di budget»
L’accusa di Celentano: pronto per uno show, ma la Rai mi esclude
Viale Mazzini: un progetto mai presentato
Adriano CelentanoMILANO — Il colore dei palinsesti Rai si tinge di giallo. In quello autunnale (che verrà presentato ufficialmente martedì) non c’è il programma di Adriano Celentano. Il cantante dice di aver ricevuto una risposta negativa, dai vertici Rai filtra invece che in realtà il progetto non è mai stato presentato.
A uscire allo scoperto era stato lo stesso Celentano lo scorso aprile. «Su richiesta della Rai, antecedente alle nuove nomine di questi ultimi giorni, ci sono stati alcuni incontri per verificare la possibilità di un mio ritorno in televisione. Io sono pronto per tornare in autunno con sei puntate. Tutto è pronto, il programma, lo staff e anche il titolo. Aspetto una risposta ». Ieri il Molleggiato è tornato sull’argomento: «Leggiamo — afferma il Clan Celentano in una nota — che non sarebbe previsto il ritorno di Adriano Celentano su Raiuno in autunno. Confermiamo di aver ricevuto ufficialmente dalla Rai una risposta negativa. Certamente non per motivi di budget».
Prosegue la nota: «Con l’occasione il Clan Celentano ribadisce che il cachet di Adriano Celentano è facilmente verificabile ed è più basso di quello di altri importanti artisti di Raiuno. Confermiamo anche che il programma sarebbe pronto e che il titolo non è Non le sembra di esagerare », a differenza di quanto circolato in alcune indiscrezioni nei giorni scorsi. Questa la versione ufficiale. Ma nell’entourage di Celentano si respira un certo stupore, se non nervosismo. La lettura che viene data è politica. Il suo ultimo programma Rockpolitik — anche se l’ultima apparizione in tv è successiva con La situazione di mia sorella non è buona, serata-evento prevalentemente musicale — aveva sollevato non poche polemiche. Dunque — spiegano — sarebbe stato il nuovo dg della Rai Mauro Masi a porre il veto sul programma del Molleggiato e a dire che se ne sarebbe parlato più avanti.
Dal Clan sottolineano che non si è mai parlato di soldi, che il problema del budget non si è mai posto semplicemente perché non è stato affrontato. I vertici Rai negano la ricostruzione di Celentano. Il programma del Molleggiato non c’è, semplicemente perché non è mai stato previsto. C’è stato senz’altro un contatto tra Fabrizio Del Noce (all’epoca direttore di Raiuno, ora sostituito da Mauro Mazza, ndr) e Celentano per parlare di un nuovo progetto. Ma né nel piano di produzione (approvato però prima degli incontri) né nei piani di palinsesto stilati tra marzo e maggio è mai stato previsto uno show di Celentano. I discorsi — raccontano — sono rimasti solo alla fase iniziale, un progetto vero non è mai stato presentato, dunque non si poteva ragionare su qualcosa di concreto. Sicuramente la storia non finisce qui.
La polemica. «Rifiutato non per questioni di budget»
L’accusa di Celentano: pronto per uno show, ma la Rai mi esclude
Viale Mazzini: un progetto mai presentato
Adriano CelentanoMILANO — Il colore dei palinsesti Rai si tinge di giallo. In quello autunnale (che verrà presentato ufficialmente martedì) non c’è il programma di Adriano Celentano. Il cantante dice di aver ricevuto una risposta negativa, dai vertici Rai filtra invece che in realtà il progetto non è mai stato presentato.
A uscire allo scoperto era stato lo stesso Celentano lo scorso aprile. «Su richiesta della Rai, antecedente alle nuove nomine di questi ultimi giorni, ci sono stati alcuni incontri per verificare la possibilità di un mio ritorno in televisione. Io sono pronto per tornare in autunno con sei puntate. Tutto è pronto, il programma, lo staff e anche il titolo. Aspetto una risposta ». Ieri il Molleggiato è tornato sull’argomento: «Leggiamo — afferma il Clan Celentano in una nota — che non sarebbe previsto il ritorno di Adriano Celentano su Raiuno in autunno. Confermiamo di aver ricevuto ufficialmente dalla Rai una risposta negativa. Certamente non per motivi di budget».
Prosegue la nota: «Con l’occasione il Clan Celentano ribadisce che il cachet di Adriano Celentano è facilmente verificabile ed è più basso di quello di altri importanti artisti di Raiuno. Confermiamo anche che il programma sarebbe pronto e che il titolo non è Non le sembra di esagerare », a differenza di quanto circolato in alcune indiscrezioni nei giorni scorsi. Questa la versione ufficiale. Ma nell’entourage di Celentano si respira un certo stupore, se non nervosismo. La lettura che viene data è politica. Il suo ultimo programma Rockpolitik — anche se l’ultima apparizione in tv è successiva con La situazione di mia sorella non è buona, serata-evento prevalentemente musicale — aveva sollevato non poche polemiche. Dunque — spiegano — sarebbe stato il nuovo dg della Rai Mauro Masi a porre il veto sul programma del Molleggiato e a dire che se ne sarebbe parlato più avanti.
Dal Clan sottolineano che non si è mai parlato di soldi, che il problema del budget non si è mai posto semplicemente perché non è stato affrontato. I vertici Rai negano la ricostruzione di Celentano. Il programma del Molleggiato non c’è, semplicemente perché non è mai stato previsto. C’è stato senz’altro un contatto tra Fabrizio Del Noce (all’epoca direttore di Raiuno, ora sostituito da Mauro Mazza, ndr) e Celentano per parlare di un nuovo progetto. Ma né nel piano di produzione (approvato però prima degli incontri) né nei piani di palinsesto stilati tra marzo e maggio è mai stato previsto uno show di Celentano. I discorsi — raccontano — sono rimasti solo alla fase iniziale, un progetto vero non è mai stato presentato, dunque non si poteva ragionare su qualcosa di concreto. Sicuramente la storia non finisce qui.
2 commenti:
Sicuramente Celentano è garanzia di ascolti. E poi la scusa del budget è ridicola. I soldi per confermare programmi che floppano per tutto l'anno ce l'hanno eccome.
Però anche Celentano mi sembra parecchio arrogante. L'ultimo show che ha fatto non era tutto sto evento che ci si aspettava.
Per lui farei lo stesso discorso di Fiorello. Tutti sono utili. Nessuno è indispensabile.
Rispondo a "fyve21". Comprensibilissima la tua opinione sull'ultimo show di Celentano. Dopo "Rockpolitik", il successivo "La situazione di mia sorella non è buona", poteva sembrare qualcosa di meno originale e innovativo, ma in realtà si è trattato di uno show tra i più sperimentali e innovativi di Celentano. La trasmissione fu realizzata come se fosse un film in diretta, costellato da campi, controcampi e tagli di regia fortemente cinematografici. Stesso discorso per la fotografia, giocata sui forti contrasti e sulle ombre. In quel suo ultimo show, fu il codice visivo della regia la sperimentazione più grande. :-)
...Certo, non tutte le ciambelle riescono con il buco, però io credo che la qualità di un programma di Celentano è sempre altamente al di sopra della stragrande maggioranza di boiate che ci propina la TV per far addormentare le menti degli elettori.
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