Massimo Giletti e la sua Arena, sono spesso fonte di critica e polemica. Qualcuno afferma "bene o male, l'importante è che se ne parli", talvolta però è bene soffermarsi su alcuni aspetti non pienamente condivisibili, almeno facendo riferimento alla mia persona. Ieri, seppur cospargendola di critiche, il tema di base era L'Isola dei Famosi, il fortunato reality di RaiDue che, giunto alla sesta edizione, non sembra venir fuori dal mirino del giornalista torinese. Già tempo fa il tutto provocò una prepotente querelle tra Massimo Giletti e Simona Ventura; un mazzo di rose, ed una ospitata reciproca sembrò risolvere tutto per il meglio. Parlarne male, criticare, demonizzare questo genere televisivo sembra essere una abitudine per Giletti, giustificando il tutto con i risultati auditel raggiunti da Simona Ventura: insomma un colpo al cerchio, ed uno alla botte. La "indorazione della pillola" effettuata con la esaltazione dei risultati auditel, almeno per quanto credo, non è di certo la migliore base su cui fondare un discorso che, se di pura critica, deve esserlo fino in fondo, senza nascondersi in esaltazioni puramente economiche, come gli introiti che la Rai "agguanta" grazie agli alti valori di share raggiunti dall'Isola dei Famosi. Il tema? "E' giusto che, in un reality, possa essere svelato un tradimento?". Roba grossa, insomma. Una puntata leggera, a quanto lo stesso Giletti afferma, che sostituisce una più seria riguardante la delicata sfera dell'istruzione, che così instabile sembra essere in questo periodo. Tra una stoccata alla sua rete o ad i suoi autori "Se non vengo messo in condizione di realizzare puntate serie, è normale poi ripiegare su temi leggeri come l'Isola!", Massimo Giletti "accende" il dibattito negli studi della sua Arena. Privi di importanza e rilevanza i discorsi su Belen, Rossano e Luxuria, in ogni caso ripetitivi se confrontati con quanto detto finora in talk, simili ed affini. Vero o non vero il bacio; falso o non falso quanto accade in quel di Cayo Cochinos. La solita solfa insomma, farcita, in quantità industriale, di critiche e derisioni sul genere televisivo che tanto Massimo Giletti predilige "diffamare" ed usare, a proprio uso e consumo. La critica facile, quella banale, proveniente da persone che profondamente conoscono il meccanismo del reality show, ma che in ogni caso sputano nel piatto dove mangiano, in quella che Simona Ventura predilige definire come "la grande mensa dell'Isola dei Famosi!".
Messaggi che vanno e che vengono e che, vuoi che sia domenica, vuoi per altro, stentano ad attirare in ogni caso l'attenzione altrui. Un unico punto, personalmente, mi ha particolarmente colpito. La tolleranza dimostrata, complice la presenza di Emilio Fede, dichiaratosi poi grande amico di Belen, nei confronti di un presunto tradimento, od, in generale, nei confronti di una particolare apertura "mentale", tutta a discapito di altri temi. Non c'è certo bisogno di difesa, nè tantomeno un pregnante basamento di origine politica, ma di certo non appaiono gradevoli, al semplice udito, le continue battute facili sul personaggio che, nolente o dolente, è divenuto vero protagonista di questa edizione: Vladimir Luxuria. Tralasciando i vari lei/lui, verso i quali, in ogni caso, si mostra un pò di abitudine, Emilio Fede è stato particolarmente sgradevole in alcune, dettagliate, occasioni.
Indipendentemente dal palese divario ideologico presente tra i due personaggi, forse giustifica essenziale di alcune dichiarazioni, a mio parere, quelle che possono apparire come idee, andrebbero ben vagliate prima di farle divenire "parole concrete". Un "Luxuria, che non è nè carne nè pesce, con tutto il rispetto per la carne e per il pesce " credo dovesse essere fonte di una maggiore condanna da parte del pubblico, ma di Massimo Giletti in primis, in quanto responsabile dell'intero progetto Arena. Una tolleranza solo finta, vaporosa, che, per la civile convivenza, credo sia più che necessaria. Di quanto fatto da Vladimir Luxuria, precedentemente a questa esperienza isolana. con tanto di piume di pavone e pailettes nel Maurizio Costanzo Show, cosa deve costituire motivo di derisione e finta tolleranza? Una tolleranza spesso solo verbale, priva di ogni fondamento. Una tolleranza spesso comodo emblema di apertura mentale, che resta impressa solo nelle parole ma non nei fatti e negli atteggiamenti concreti.
3 commenti:
Post ECCELLENTE! :)
Bravissimo il mio fratellone :P
La questione è semplice: il pregiudizio, per quanto tenuto nascosto, emerge, prima o poi. E c'è gente che è pronta ad azzupparci il pane e farci la scarpetta. Giletti insegna. Che bello non aver avuto modo di vedere questa puntata!!!
Naturalmente mi riferisco a quanto fatto da Fede nei confronti di Luxuria, eh :P
Grazie mille Bartolino..:D:D:D
Ecco, perfettamente d'accordo con te. Sinceramente una puntata criticabile per molti versi quella dell'Arena della scorsa domenica.
SAlutoni!..:D
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