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lunedì 24 novembre 2008

SERATA D'ONORE A RISCHIO CHIUSURA?

Non dire gatto se non ce l’hai nel sacco. A volte i più comuni detti della lingua italiana spiegano meglio complesse reazioni che sono all’ordine del giorno del dietro le quinte della televisione italiana. Capita così che uno sbandierato ritorno, con tanto di proclami di guerra, si riveli del tutto inutile nella costituzione della sua magnificenza e una sconfitta cocente assuma i connotati di un macigno sullo stomaco difficile da smaltire. Chiedere a Pippo Baudo per credere. Sabato scorso l’Auditel ha sentenziato una sconfitta ancor più dura di quanto non lo sia stata la settimana precedente, quando il distacco era di “soli” 13 punti. Il 22 novembre, infatti, sono stati ben 19. Uno scarsissimo 12% di share che non si vedeva dai tempi di Funari e del suo Apocalypse Show. E prima ancora mai, ad essere sinceri. È per questa ragione che circolano sempre più le voci che vogliono una chiusura anticipata del programma di Pippo Baudo. Leggiamo quest’articolo tratto da La repubblica.
«E' la fine di un'epoca. Se lo show del sabato sera di Pippo Baudo su RaiUno raccoglie due milioni di spettatori, siamo ai livelli di Retequattro» commentano in Rai i più scettici. Di fatto, Maria De Filippi ha rotto le ossa allo show di punta di RaiUno, ma Fabrizio Del Noce (per ora) ha scelto di non chiuderlo. Baudo con la discesa agli inferi di Serata d'onore, ai minimi storici dell'Auditel del sabato sera (visto da 2 milioni 262 mila italiani, 12.26% di share per la rete ammiraglia), ieri ha pensato di chiudere in anticipo il suo sfortunato show. Perché la De Filippi, dopo averlo doppiato alla puntata d'esordio, sabato scorso lo ha ulteriormente umiliato: C'è posta per te ha ottenuto il 31.07% di share, pari a6 milioni 372mila telespettatori, circa 3 volte quelli di Baudo. Un tonfo clamoroso peri il conduttore più longevo della Rai, che aveva accettato la sfida con molta baldanza. «Chi sarà mai questa De Filippi?», disse alla presentazione del suo show:«È la corazzata Potemkin della tv? Ma allora può affondare. Noi qualche siluro lo lanceremo. Alla fine è il pubblico che decide». E il pubblico ha in effetti deciso.

Sabato scorso nonostante Baudo avesse dedicato la Serata d'onore al cinema, con fior di ospiti (Giancarlo Giannini, Stefania Sandrelli, Catherine Spaak, Violante Placido, Pierfranccsco Savino, Sabrina Impacciatore, Christian De Sica e suo figlio Brando) il pubblico gli ha voltato le spalle. I telespettatori hanno scelto in massa le storie strappalacrime di Maria che ha confezionato una normale puntata di C'è posta per te; un ricongiungimento madre-figlia dopo una dozzina di anni di silenzio; una donna che rivede il suo grande amore dopo mezzo secolo di gelo; una donna malata di sclerosi multipla che ritrova il sorriso grazie a Emanuele Filiberto di Savoia che arriva e "rapisce" la signora per una serata memorabile. Oggi Pippo Baudo registrerà la puntata numero tre di Serata d'onore, dedicata al teatro. C'è chi sostiene che lo show sarà chiuso se dovesse scendere al di sotto del 12% di share. Ma Giancarlo Leone, vice-direttore generale della Rai, pur ammettendo la delusione per il risultato ottenuto dello show, non usa toni pessimistici. «È la Rai che ha chiesto a Baudo di misurarsi con il sabato sera. Lui, che ha ottimi risultati a Domenica in, nello show ha giocato sul ritorno al passato. Ma non è la fine di un'epoca o di un modo di fare il varietà del sabato sera. È vero, non pensavamo di fare il 12% di share, ma resta la soddisfazione per la qualità del programma. Con il vantaggio accumulato da RaiUno su Canale 5 nel periodo di garanzia autunnale (che si chiude sabato 29, ndr) la Rai si può concedere anche di sperimentare», spiega Leone. «Con tutto il rispetto per Maria De Filippi che fa ottima tv, ma su un modello commerciale. Mentre noi seguiamo altri linguaggi».

In effetti, va detto che la rete ammiraglia Rai nel periodo di garanzia (quello monitorato dai pubblicitari) ha accumulato un forte vantaggio sul competitore. Nella fascia del prime time, dal 14 settembre al 22 novembre, RaiUno fa segnare il 22.23% di share contro il 20.68% di Canale 5: un + 1,54% di share, dovuto anche ai flop della rete Mediaset.

La sconfitta, a questo punto, di chi è? Degli intenti che non devono mai essere dichiarati per questioni non solo scaramantiche, della qualità presunta, di un conduttore che ha evidentemente fatto il suo tempo? Certo è che il sabato sera di Raiuno mai è defunto come in questo caso…

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