Parappappapapparà, parappappapapparà […] Perché Sanremo è Sanremo. Oramai è una moda canticchiare in periodo carnevalesco le simpatiche note della sigla ufficiale e più famosa del Festival della Canzone Italiana che, come sapranno i più, tornerà il 17 febbraio in onda su Raiuno con la sua edizione numero 59 condotta da Paolo Bonolis e Luca Laurenti. Proprio ieri, con grande prontezza, il nostro Expedit ci ha mostrato in anteprima le prime immagini in esclusiva della scenografia messa a punto da Gaetano Castelli, che ogni anno crea un piccolo capolavoro architettonico, considerate le piccole dimensione del Teatro Ariston. E quest’oggi, Scavicchia la notizia, proprio perché mancano pochissimi giorni a questa attesissima edizione di svolta dell’evento, vuole fare un po’ di amarcord svegliando gli animi degli appassionati e non rileggendo brevemente a modo nostro cosa è successo negli ultimi anni. Iniziamo quest’oggi con il punto più incline all’estetica e al gusto, che acquisisce nel corso degli anni sempre maggiore importanza portando in secondo piano quella che dovrebbe essere la vera protagonista della settimana “santa”, ossia la musica: la scenografia. Prendiamo in esame, anche per ovvietà dei fatti, quelle delle edizioni che vanno dal 2002 al 2008.
Festival di Sanremo, edizione dell’anno 2002 (5 – 9 marzo 2002). Conduce Pippo Baudo con Manuela Arcuri e Vittoria Belvedere. Scenografia realizzata da Gaetano Castelli. Una sorta di palazzo con l’orchestra posizionata in verticale sul palco.
Festival di Sanremo, edizione dell’anno 2003 (4 – 8 marzo 2003). Conduce ancora una volta Pippo Baudo in compagnia di Claudia Gerini e Serena Autieri. Ancora una volta la scenografia porta la firma di Castelli e si fa un passo indietro verso la classicità nel segno, però, di una minima innovazione.
Festival di Sanremo, edizione dell’anno 2004 (2 – 6 marzo 2004). Conduce Simona Ventura insieme a Gene Gnocchi e gli interventi di Paola Cortellesi. La scenografia è particolare, con un’apertura tra le scale, sulle quali è posizionata l’orchestra, da cui entrano i cantanti.
Festival di Sanremo, edizione dell’anno 2005 (1 – 5 marzo 2005). Conduce Paolo Bonolis coadiuvato da Antonella Clerici e Federica Felini. Innovazione pura: orchestra finalmente posizionata in basso rispetto al palco, sul quale si stagliano piccoli e lunghi ledwall tra uno spalto e l’altro che fanno da posti speciali per gli opinionisti.
Festival di Sanremo, edizione dell’anno 2006 (27 febbraio – 4 marzo 2006). Conduce Giorgio Panariello con Ilary Blasi e Victoria Cabello. E’ il premio Oscar Dante Ferretti a dare origine alla peggior scenografia di un Festival. Spoglia, essenziale quanto vuota, un enorme buco nero colmato da qualche striscia di colore, da un leone d’oro, utilizzato solo nella sera finale, e da un’oscena chiave di Fa rovesciata sulla parte sinistra del palco.
Festival di Sanremo, edizione dell’anno 2007 (27 febbraio – 3 marzo 2006). Conducono Pippo Baudo e Michelle Hunziker. Scenografia di nuovo realizzata da Gaetano Castelli con tocchi futuristi, multiforme e multicolore con ledwall orizzontale sul palco che fa da collante tra sfondo e platea.
Festival di Sanremo, edizione dell’anno 2008 (25 febbraio – 1 marzo 2008). Conducono Piero Chiambretti e Pippo Baudo con Andrea Osvart e Bianca Guaccero. Minimalista ed estremamente tecnologica la scenografia di Castelli con un particolare al centro del palco: un diamante che fa da palchetto per le esibizioni dei cantanti, con pedana movibile.
3 commenti:
Che splendido post!..:D
A me piacciono troppo le analisi delle scenografie!..:D:D:D
Allora...
Edizione2002
la scenografia era molto particolare. Rotondeggiante, a forma di uovo, vedeva per la prima volta l'orchestra su più piani. Indimenticata la battuta di Fiorello "ma fate anche le assemblee di condominio? E se ci sono delle perdite vi fate causa?"..aahaha
Edizione2003
Si rientra nella norma, il palco bianco è però molto luminoso, a differenza dei più recenti, sempre troppo neri, scuri. Anche quest'anno Castelli ha preferito il nero.
Edizione2004
Standard. A dir poco tremenda quella banda in alto, con l'effetto ""insegna di locale notturno". Anche utilizzata malissimo d'altronde. Bleach.
Edizione2005
Bellissima. Una atmosfera mutevole, ma sempre piena di appeal e fascino. Le scale luminose, le prime nella storia di Sanremo. Le bande orizzontali poste sull'orchestra, riuscivano a dare una ulteriore dimensione scenografica all'intero Ariston.
Edizione 2006
Gaetano Castelli aveva da fare. Meno male che negli altri anni ha trovato un pò di tempo per Sanremo..:D
Edizione2007
Asimmetrica, ma particolare. La striscia con tanto di scivolo era simpatica, e permetteva degli ottimo effetti nel corso della canzoni. Bella, ma non irresistibile.
Edizione2008
bello, ma poco originale. Nella sua bellezza, non aveva elementi molto originali, a meno di un retroscena che cambiava di settimana in settimana, senza grandi effetti. Le botole varie poco utilizzate, soprattutto l'orchestra che si sollevava...
Fratellò, allora penso che abbiamo un altro punto in comune: anche io lovvo le scenografie :D :D
Ahahahah la battuta di Fiorello a rigor di logica non la ricordavo... avevo sì e no XX (dove X è un numero intero positivo ripetuto due volte, ma per questioni di privacy non si può esplicare...:D) anni :D
Il mio podio di scenografie:
1) Sanremo '05
2) Sanremo '07
3) Sanremo '08
Ricordo l'elevazione dell'orchestra fu utilizzata solo da Chiambretti per portar fuori il bimbo prodigio al pianoforte... non vorrei andare errato..:)
Anche a me piace molto parlare di scenografie, e trovo che quelle realizzate da Castelli siano veramente belle.
il mio podio di scenografie è:
1)2008
2)2005
3)2007
Si esatto credo anche io che l'elevazione dell'orchestra sia stata utilizzata solo da Chiambretti con il bambino prodigio, ma poi fu utilizzata settimanalmente da Antonella Clerici in "ti lascio una canzone"!!!!
Ciao da Miki1900
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