Sanremo 2009 si avvicina. Paolo Bonolis, Roberto Benigni e tutto il "cucuzzaro" è pronto. Il teatro Ariston è addobbato a festa a dovere da Gaetano Castelli, e RaiUno è pronta a "sopportare", per ben cinque serate il Festival di Sanremo. Abbiamo cercato di seguire e presentarvi il Festival nella maniera più svariata possibile. Ci siamo dedicati, grazie al nostro ElBarto, alle passate scenografie oltre che agli ascolti. Ed ora? Beh ora concentriamoci sulle conduzioni, che, delle più svariate, si sono susseguite sul palco del Teatro Ariston.
Sanremo 1997 rappresentò una "ventata di novità", nonostante la già età del nuovo presentatore : Mike Bongiorno. Pippo Baudo dopo ben cinque Festival di Sanremo, lasciò tutto nelle mani di Bongiorno. Ottimo il suo Sanremo. Complice la presenza di un ispìratissimo Piero Chiambretti ed una svampitissima Valeria Marini, Sanremo 97 è ricordato personalmente più per il divertimento che per la liturgia della manifestazione canora. La presentazione risultò del tutto scorrevole e piacevole, nonostante le consuete gaffes. Quel Piero Chiambretti "volante" grazie ad un sistema ingegnoso di corde e funi, i vestiti "più vedo che non vedo" di Valeria Marini, gli sketch organizzati ad arte da autori e protagonisti, fecero il resto.
Da non dimenticare. La gaffe di Mike Bongiorno, che più e più volte parlava di A casa di Lucia, al posto dell'A casa di Luca di Silvia Salemi. Che sia voluta o meno?
Sanremo 1998. Raimondo Vianello ed il suo Sanremo 1998. Il successo c'è stato, gli ascolti ed il divertimento pure. Raimondo Vianello, a sorpresa, fu nominato presentatore del Sanremo post egida di Pippo Baudo, e dopo la singola esperienza di Mike Bongiorno. La scelta di Eva Herzigova e Veronica Pivetti fu del tutto inerente al clima che lo stesso presentatore voleva instaurare sul palco del Teatro Ariston. Al posto della "bruna e la bionda", la "brutta e la bella" spopolarono nella cronaca di quei giorni; Raimondo Vianello fece il resto, complice il suo perenne e voluto atteggiamento da "svampito e sfacciato". Un Sanremo da incorniciare, partito in sordina e concluso in grande successo e gradimento. La conduzione fu impeccabile, e chi attendeva una presentazione "ingessata" ne rimase del tutto deluso. L'ironia di Vianello, accompagnato ad una innegabile bravura, fanno di Raimondo Vianello uno dei migliori presentatori di sempre, nonostante l'"unico timbro di cartellino" in quel di Sanremo.
Da non dimenticare. L'ospitata di Madonna. La star americana nelle prove non aveva dato alcuna disponibilità a sketch ulteriori alla esibizione canora. Durante la serata invece, Madonna, nel post canzone cominciò a dire "Ehi ciao Pippo, sei cambiato?". E Vianello fece finta di non capire, e la mandò fuori dal palco con un perentorio "si si...". In una intervista ha dichiarato "Mi trovai Madonna che voleva parlare, ma la decisione deve essere presa una sola volta,..."
Sanremo 1999 - 2000. Tocca poi, con ben due edizioni, a Fabio Fazio. Un cast stellare. Luciano Pavarotti, Letitia Casta, Ines Sastre, Renato Dulbecco. In verità, almeno inizialmente, nessuno credeva in un grande successo, nonostante il grande gradimento che il presentatore ligure riceveva ogni domenica con il suo Quelli che il calcio. Fabio Fazio portò all'Ariston una conduzione garbata, priva di volgarità e sensazionalismi. Nessuno scandalo preventivo, nessuna pretesa dell'ascolto a tutti i costi, eppure Fabio Fazio è ancora lì, in cima alla classifica degli ascolti. Record per entrambe le sue presenze, complice una ottima scelta musicale.
Da non dimenticare. Da non dimenticare però anche la novità che Fabio Fazio portò al teatro Ariston. Proprio lui infatti è stato il primo a portare a Sanremo, sul palco tanto agognato da addetti ai lavori e non, la gente comune. Spesso infatti le presentazioni dei cantanti erano realizzate tra gente non famosa.
Sanremo 2001. La conduzione, al teatro Ariston, si tinge di rosa. Raffaella Carrà, complice il grande successo del suo Carramba che Fortuna, sbarca al Teatro Ariston. Grande è l'attesa e l'attenzione su questa nuova veste. Raffaella Carrà e Sergio Iapino personalizzano il proprio Sanremo, forse anche troppo. Una regia pessima, forse anche peggio la scelta dei partner. Massimo Ceccherini infatti si è ritrovato in un ambiente forse troppo diverso da se stesso. In una scenografia bianco candido, battute volgari ed abbastanza trash, involgariscono l'intera atmosfera sanremese, complice la presenza di Megan Gale che, ignorando la lingua italiana, subisce alquanto
Da non dimenticare.La canzone vincitrice della sua unica edizione. Luce di Elisa.
A domani per la seconda puntata di questo post, in cui analizzeremo quanto realizzato da Simona Ventura, Giorgio Panariello, Paolo Bonolis, e l'infinito Pippo Baudo.
4 commenti:
"A domani per la seconda puntata di questo post, in cui analizzeremo quanto realizzato da Simona Ventura, Giorgio Panariello, Paolo Bonolis, e l'infinito Pippo Baudo"
un articolo sulle "impeccabili" edizioni dei figli d'arte e di edwige/occhipinti?
Wow, Wow, Wow...:)
Che grandioso post, leggerlo è stato un immenso piacere...:)
Ricordo perfettamente (grazie a Youtube :P) la "figuraccia" di Vianello ma non sapevo del retroscena e adesso so darmi una spiegazione :) Vuoto assoluto sui due di Fazio e su quello della Ventura... aspetto il resoconto dal 2003 in poi per poter dare un commento più "preso" :)
Che bell'articolo. veramente complimenti a chi l'ha scritto.
ci sono alcune cose che non ricordavo, come quella di vianello.
speriamo bene in bonolis. ciao. isla.
Il cast musicale di Fazio nel 99 era fantastico, a cominciare dalla strepitosa artista che vinse :)
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