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venerdì 15 agosto 2008

LA CONCORRENZA RAI - MEDIASET E' DAVVERO SOLO VAPOROSA?

Eccoci ad affrontare un tema già preso in considerazione in un recente passato, e che ancora una volta smentisce le dichiarazioni che Massimo Donelli al riguardo di una "solo apparente" concorrenza della televisione privata nei confronti della Rai. Ebbene, proprio in risposta a coloro che, anche nei commenti, hanno mostrato un pò di diffidenza al riguardo della questione, è una buona occasione riportare quanto, Maurizio Costanzo, noto presentatore e giornalista televisivo, ha dichiarato in una intervista che oggi ci propone La Stampa.

La rifarebbe Buona domenica? «Mi avevano chiesto di abbattere Domenica in. Era appena nato il Grande fratello, ne avevo scritto malissimo. Li chiamo: ascolti alle stelle. Poi in Rai arriva Bonolis, Maria mi consiglia di cavalcare il caso Costantino. L’ho sfruttato e ho distrutto la Rai. Ma Buona domenica non volevo più farla da tre anni. Comunque non esiste solo Travaglio».

Maurizio Costanzo, fresco di rinnovo del proprio contratto con la televisione commerciale, in maniera estremamente sincera, onore al merito, esterna ciò che, per quanto lo si possa negare, è alla base di questa televisione odierna, basata, (sembra banale dirlo, ma così è) più sul punticino di share, che sul contenuto stesso del prodotto che si propone, nella maggior parte dei casi. Estremamente sincero infatti, conferma ciò che io stesso affermavo, e che ritengo sia alla base non solo della ideologia Mediaset. La televisione di oggi, in particolare quella generalista, non può vivere indipendente, sull'isola felice di questa maschera di cera che non è altro che il "target attivo", straordinaria invenzione di cui fin troppo spesso ci si abusa per decretare paradossali vittorie. "Abbattere Domenica In" in verità mi sembra ben diverso dalla volontà di raggiungere i propri obiettivi indipendentemente da ciò che realizza la Rai o chi per esso. Una vaporosità di dchiarazione che traspare dal sempre maggiore numero di programmi fotocopia che Rai e Mediaset si scambiano, rendendo questa televisione generalista sempre più uno specchio che riflette sè stesso. Come non storcere il naso dinanzi a prodotti come Mattino5, VerdettoFinale o SuperShow? Una volontà che porta avanti questa "guerra allo specchio" che almeno Fabrizio Del Noce, per quanti difetti possa avere, per ora, non ha mai negato.

Qualcuno potrebbe ricordarmi che Massimo Donelli è direttore di Canale5 solo da poco più di un anno. E' vero, ma la direzione generale è sempre la stessa, da anni, ed un direttore di rete, per quanto possa pretendere giustamente una certa indipendenza, deve innegabilmente essere subordinato alla "linea editoriale" di chi "porta avanti la baracca" con investimenti milionari. Tutto ciò, tralasciando il fatto che, anche Modina, direttore di Canale5 predecessore di Donelli, portava avanti questo stesso concetto così vuoto e vacuo. Siamo ancora sicuri che non esista alcun tipo di concorrenza tra Rai e Mediaset?

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