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martedì 29 maggio 2007

La Corrida....altro che sbaraglio!



Cari amici lettori, oggi parliamo di un programma tutt'altro che nuovo. Ma come accade spesso anche nella vita, il solo dato anagrafico può trarre fortemente in inganno riguardo la vitalità della persona, in questo caso del prodotto televisivo. Se parliamo di Corrida, immediatamente ci sovviene alla mente il caro vecchio Corrado Mantoni, scomparso nell'ormai lontano 1999, e sempre rimpianto da tutti coloro che amano la televisione. Il motivo? Semplice; il fatto che il presentatore fosse un vero e proprio professionista, serio ed estremamente capace, lo rendeva davvero uno di famiglia. Ebbene, la Corrida, è un format che è riuscito a sopravvivere allo stesso Corrado. Dieci sono le edizioni presentate da Corrado, dal 1986 sino al 1997. Messa poi saggiamente nelle mani del buon gerry Scotti, il programma dei "dilettanti allo sbaraglio", è riuscito, anche in questa stagione, la sesta dal 2002 al 2007, a sbaragliare qualsiasi controprogrammazione della concorrente televisione di stato. Ascolti altissimi confermano l'altissimo gradimento riscosso dal pubblico nei confronti di questa trasmissione, vittima di tante copie e plagi, come accade ad ogni prodotto di successo, ma sicuramente inconfondibile nello stile e nella eleganza. Il vecchio metodo dei campanacci e degli applausi, una scenografia nuova, a immutata nello stile, riescono ad evocare nella nostra mente ancora gli sguardi attoniti del buon Corrado, incuriosito dalle bizzarre esecuzioni degli ancor più bizzarri concorrenti.
E a far da collegamento a tutto ciò, gioca il ruolo del simpatico maestro d'orchestra, Roberto Pregadio, presente da sempre. Con la sua orchestra dal vivo, riesce sempre a dare un tocco di simpatia a qualsiasi interpretazione.
Una televisione vecchio stile, senza volgarità, puro intrattenimento. Quando si parla di Corrida, è necessariamente doveroso parlare di Marina Donato. Autrice e moglie di Corrado, con grande forza d'animo, non ha mai mollato, portando sempre avanti questo progetto con grande efficacia.
Sicuramente il successo odierno, oltre che basarsi sulle spalle forti del passato, è motivato dalla bravura del bravo Gerry Scotti. Il presentatore milanese ha infatti dimostrato, sin dalla prima puntata, una grande affinità con il programma. A viso duro si è gettato in questa avventura, indubbiamente difficile. Inevitabile il confronto con Corrado. Ebbene, nonostante tutto, riesce, ogni anno ormai, a portare in porto lo show con grande successo.
Oltre il dovuti osanna al prodotto in maniera globale, ed a tutti coloro che lavorano per esso, io personalmente che la Corrida lanci alla televisione italiana, tra un cantante stonato ed un ballerino impacciato, un messaggio ben preciso. E' forse ancora possibile realizzare una buona televisione, con grande successo, senza necessariamente ricadere nella volgarità, nel trash e nella scontatezza. E' pero necessario il buon lavoro. Non basta, per riscuotere successo, riproporre show di vecchia data, semplicemente riportandone il titolo, realizzando però un lavoro tutto sommato superficiale. La Rai, quindi , se è ancora convinta riguardo la riproposizione di vecchie trasmissioni di successo, come Portobello e Il Musichiere, prenda esempio proprio dalla Corrida.
Riporto, per completezza, i dati di ascolto delle ultime 12 puntate andate in onda nel 2007, dal 10 marzo sino al 26 maggio

LA CORRIDA Canale 5 6.423 31.44%
LA CORRIDA Canale 5 6.056 30.51%
LA CORRIDA Canale 5 6.477 33.02%
LA CORRIDA Canale 5 6.182 29.88%
LA CORRIDA Canale 5 5.505 28.93%
LA CORRIDA Canale 5 6.286 30.97%
LA CORRIDA Canale 5 5.864 31.49%
LA CORRIDA Canale 5 6.048 34.12%
LA CORRIDA Canale 5 6.498 33.06%
LA CORRIDA Canale 5 5.918 33.00%
LA CORRIDA Canale 5 6.372 35.07%
LA CORRIDA Canale 5 5.740 32.50%

Basta guardare questi numeri per capire che la Corrida andrà avanti ancora per molto. Corrado forse lo intuì da subito; come dimenticare il suo "e non finisce qui"....
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lunedì 28 maggio 2007

Crederci sempre, arrendersi mai.....Ventura Docet



Uno dei percorsi professionali più contorti degli ultimi mesi, almeno nel mondo della televisione, lo sta vivendo sicuramente la cara Simona Ventura. Una "Isola Dei Famosi" portata in porto con grosse polemiche, un "Quelli che...il calcio e" che perde ascolti, complice la oramai totale assenza di collegamenti, anche quelli finti. Quando però tutto sembra tranquillo, qualcosa accade.
Un fulmine a ciel sereno è infatti avvenuto nello scorso mese di Marzo, scuotendo l'intero panorama televisivo italiano. L'annuncio, a "vele spiegate" della dirigenza Rai, riguardante la famosa presentatrice torinese. Simona Ventura sarebbe approdata in pianta stabile sulla rete ammiraglia Rai. Quattro programmi erano già dei suoi: "Miss Italia 2007", "Portobello", "Il Musichiere" ed il più recente "Colpo di Genio". Nel frattempo, il direttore di RaiDue, Antonio Marano, non voleva però privarsi della punta di diamante della sua rete, e riuscì così a strappare un sì, riguardo la conduzione della prossima edizione di "Quelli che..il calcio e".
Uno dei primi contratti incrociati doveva avere come protagonista la cara Ventura, che doveva contemporaneamente lavorare sia per RaiUno che per RaiDue.
"Ed ora cosa si fa? Si rende la Ventura familiare al pubblico di RaiUno". E' stato circa questo il ragionamento compiuto dai vertici Rai. Ad aprile, infatti, Simona Ventura ha anticipato il suo sbarco su RaiUno, con uno show, molto simile ai vecchi "Cervelloni" di Bonolis e Magalli; "Colpo di Genio" format Endemol. Teocoli fu poi il vero colpo di coda. Dopo due anni di inattività, finalmente la tv di stato si era accorta di avere sotto contratto anche il comico milanese, relegato alla "Domenica Sportiva".
Sunto di tutto: flop totale. Due sole puntate sono andate in onda di uno show, lento, senza mordente e senza alcuna attrattiva.
"Ed ora come la mettiamo?" Sarà stato questo il nuovo ragionamento di Viale Mazzini. E mentre Del Noce confermava la conduzione della Ventura per la prossima gara di Salsomaggiore, Patrizia Mirigliani, figlia dello storico patron Enzo, sbottava. Non voleva che il suo gioiello fosse messo nelle mani di una persona che così poco gradimento aveva riscosso nella rete 1. Lei voleva Chiambretti, la Ventura non rientrava nei programmi della manifestazione.
Davvero un brutto periodo per la cara Ventura. Oramai rifiutata da tutti è tornata a rifugiarsi nel suo spazio domenicale, e senza scendere in alcuna polemica, da vera professionista, ha ricominciato a lavorare come se nulla le fosse accaduto.
Nelle scorse settimane, Patrizia Mirigliani, ha comunicato che gradirebbe Simona Ventura al timone di "Miss Italia 2007", e lo stesso Del Noce non tentennava. Sembra quindi schiarita almeno la questione miss; ma tutto il resto?
"Il Musichiere" doveva addirittura sostituire il "Ballando con le Stelle" della coriacea Milly Carlucci. "Portobello" doveva essere mandato in onda nel secondo periodo di garanzia, quello tra marzo e giugno. Fuoco di paglia direbbe qualcuno. Tutta rivelatosi una grande bolla di sapone. La Ventura probabilmente, dopo l'eventuale "Miss Italia 2007", non metterà più piede nella rete 1, e tornerà ad occuparsi della sua cara "Isola Dei Famosi", oramai alla quinta edizione, vista la forte pressione del produttore Giorgio Gori, a capo di Magnolia, società che detiene il format del programma.
"Isola Dei Famosi", croce e delizia della Ventura. Programma capace di sollevarla alle stelle, ascolti immensi, soprattutto considerata la rete. Medie di ascolto di oltre 10 milioni. Che sia però accaduto che l'Isola le sia troppo cucita addosso? Che il pubblico la identifichi troppo come colei che richiede le nominations, che infoca inciuci e polemiche tra i famosi naufraghi? Solo dopo Salsomaggiore anche noi ce ne renderemo conto.....certo che tutti i tentativi della Ventura di balzare alla rete 1 non sono stati esaltanti. Basti pensare alle "Tre Scimmiette" in sostituzione di "Affari Tuoi", nel periodo pre-Sanremo di Bonolis, oppure allo stesso Sanremo della Ventura nel 2003.

Mai come in questo caso mi sembra opportuno; "al pubblico sovrano l'ardua sentenza"...

Ed intanto una Ansa di ieri torna di nuovo a rimescolare le carte:

2007-05-26 20:00
Simona Ventura ancora sull'Isola
Milly Carlucci in pole per Miss Italia

ANSA)-ROMA, 26 MAG-Dopo l'esperienza infelice di Colpo di genio su Raiuno, Simona Ventura potrebbe tornare a tempo pieno su Raidue e riprendersi L'Isola dei famosi. Resta invece da sciogliere il nodo Miss Italia: in calo le quotazioni della Ventura, che rinuncerebbe per l'impegno con i naufraghi vip (e dopo gli attriti fra Raiuno e gli organizzatori della Miren sul suo nome), in pole position ci sarebbe in queste ore Milly Carlucci, se sara' confermato il turno di pausa per Ballando con le stelle.
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domenica 27 maggio 2007

Ciao Darwin o ciao Bonolis?



Scorrono già dei rari promo sulle reti Mediaset. E, per il terzo anno consecutivo, Paolo Bonolis cerca nuovamente di giustificare l'importo del suo onerosissimo contratto con Mediaset. Torna in prima serata. Poche ne ha fatte a Cologno Monzese; giusto tre. Una puntata, rivelatasi un clamoroso flop , di uno show intitolato "Mercoledì da Campioni", stile "Quelli che.... lo smoking è di rigore", e le restanti due, con la parodia di Affari Tuoi, ovvero il tanto discusso "Fattore C", trasferitosi poi, con scarso successo nel preserale, in sostituzione di Amadeus.
Ora, ri-ritorna il Paolo nazionale, colui che forse più di tutti nella storia della televisione ha pagato, in termini di gradimento, per l'ennesimo trasferimento Rai verso Mediaset. E ritorna questa volta con un prodotto molto collaudato. Il suo "Ciao Darwin" che tante soddisfazioni gli diede in passato, proprio su Canale 5 e di venerdì sera. Questa volta però dovrebbe calcare il difficile "terreno" del sabato sera, "scontrandosi" con il treno di Antonella Clerici. Terreno improbo per Bonolis il sabato sera. Anni fa, con un suo show, stile "Ciao Darwin" di nome "Italiani", sprofondò contro la corrazzata Carrà. Cosa potrebbe accadere questa volta? Il pubblico tornerà a godersi le gesta del ex re mida della televisione italiana o preferirà "Il treno dei desideri" di Antonella Clerici, forse avvantaggiato questa volta, visto che il pubblico orfano di Maria De Filippi si trasferirà probabilmente proprio su RaiUno vista una maggiore similitudine di trasmissioni. Tra postini e desideri poco differisce.
Bonolis come al solito si mostra tranquillo. Non basta questo per analizzare davvero il suo stato d'animo. Spesso è questa una maschera che il popolare presentatore suole indossare, anche nei casi di maggiore polemica. Come quella con la redazione sportiva di Mediaset ai tempi di "Serie A", o la più recente con Pippo Baudo a Sanremo.
Intanto è confermato il suo, finora, unico successo sulle reti del biscione. Il Senso della vita, talk show di seconda serata, si è oramai ritagliato un proprio pubblico, che difficilmente si troverà ad abbandonare il prodotto.
Ha già annunciato che in futuro, alla scadenza del suo contratto con Mediaset, lavorerà in proprio non legandosi ad alcuna emittente. E' questa la soluzione migliore?
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sabato 26 maggio 2007

La vita è bella.....insomma...

Sapevamo che dovevamo "lottare" molto per togliere una serata al buon Bruno Vespa. Eravamo coscienti che non sarebbe stata una lotta facile e breve. Non sarebbe stato per nulla facile ridurre il lavoro del prode Vespa, e ridimensionare quindi a tre i suoi "Porta a Porta" settimanali. Ha avuto però il merito di rivoluzionare la seconda serata della intera televisione generalista, scalzando il vecchio MCS, costringendo Maurizio Costanzo prima all'esilio sul digitale terrestre e poi alla chiusura definitiva, prima della riapertura del gennaio scorso. Ha svegliato le menti intorpidite dei direttori di rete, riguardo la seconda serata. Ogni rete ha cercato di creare qualcosa che potesse rendere quello spazio più utile. Trasmissioni comiche per le cosiddette "reti giovani" o di inchiesta per le reti che si rivolgono a ben altro pubblico. Una seconda serata che oramai non ha nulla da invidiare ad una prima. Testimone è la lotta all'ultimo decimale di share che ha oramai contagiato anche la tarda serata. Mentana e Vespa che si rimbalzano l'ennesimo giallo con delitto di turno. E' tutto ciò chi ce lo vuole far pagare. Bruno Vespa? No, ma Roberto Benigni! Voci infatti parlano di un accordo giunto tra Viale Mazzini e l'artista, curato dal manager Lucio Presta. Dodici serate pagate a "peso d'oro". Otto milioni di euro sono stati richiesti alla Rai, affinchè il simpatico attore toscano ritorni sulla rete ammiraglia di stato, a leggere e illustrare il capolavoro di Dante Alighieri, "La Divina Commedia". Esperimento già effettuato nel lontano 23 dicembre del 2002 con il suo spettacolo intitolato "L'ultimo del paradiso", capace di raggiungere una media di 16 milioni di ascoltatori.
Beh...non saranno un pò troppi 16 milardi del "vecchio conio" per portare Benigni su RaiUno? Forse più di troppi, viste le condizioni poste dall'artista. Lo show non deve partire oltre le 23:20 e non deve contenere alcun intervallo pubblicitario. Grossa tegola per Mamma Rai. Lo show quindi non può, nonostante il suo prevedibile successo, godere economicamente dei contratti pubblicitari che tutti sarebbero disposti a realizzare in quella trasmissione. Pagare 16 miliardi con il solo canone, forse è davvero spropositato. E' giusto che la televisione di stato tenti a tutti i costi di riportare la cultura in tv, esperimento lodevole considerato il livello dell'attuale televisione, però...almeno in questo contesto c'è da dire che Benigni non è apparso di certo come "l'ultimo degli sprovveduti"
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martedì 22 maggio 2007

Bei tempi quella di Costanzo e la Venier...

Oggi, amici lettori, ho il coraggio di gettarmi in un campo che molto poco mi appartiene; i cosiddetti "contenitori domenicali". Sin dall'inizio dichiaro di non avere passione per questo tipo di trasmissione. Non li digerisco. Mi sembrano non altro che una accozzaglia di spazi, talk e giochini, che trovano il poco tempo che trovano. Di solito la domenica pomeriggio per me è caratterizzata dalle vicende della mia squadra del cuore, ma questo è un altro discorso.....eheh...proprio per questo il 90% delle domeniche pomeriggio sono per me caratterizzate da SuperSimo Ventura ed il suo "Quelli che il calcio" e trasmissioni sportive regionali.
Non nego però di conoscere quali siano stati gli avvicendamenti nell'ambito di "Domenica In" ed il concorrente "Buona Domenica". D'altronde il rimanente 10% doveva pur essere riempito da qualcosa, no?
Ebbene, cosa che non avrei mai creduto di affermare: la televisione domenicale di oggi è persino peggio di quella riproposta dal Costanzo e GF affini, e dalla signora della Domenica, Mara Venier. Bei tempi, quelli di Costanzo, in cui magari il 10% della sua trasmissione era dedita ad argomenti interessanti o addirittura importanti. Bei tempi quando la Venier ci intratteneva sino al tg1 con le sue gag di Galeazzi e il giochino telefonico delle tre domande. Cosa ci propone la televisione, oggi, di domenica pomeriggio?
La Rai ha confermato la suddivisione in mille e più parti, assegnandone una a Lorena Bianchetti, una alla Lambertucci in convivenza con Luisa Corna, una a Giletti, ed infine il talk di Pippo Baudo con la sua "Domenica In - IERI OGGI E DOMANI".
La Bianchetti ha dimostrato evidenti limiti. Troppo presto per affidarle la singola conduzione di una trasmissione così famosa. La Lambertucci ci ripropone le sue diete da anni. La Corna si è ormai dedicata al canto. Giletti tra "1 contro 30" e "Arena", ha contribuito ad un certo clima di nervosismo con la concorrenza, con le sue continue frecciatine.
Ed infine, Pippo Baudo, che confermando la sua formula, dopo aver fatto gettare la spugna a Maurizio Costanzo ed il suo "Conversando", ha dovuto sottomettersi al forzato prolungamento di "Chi Vuol essere milionario", persino nella giornata di domenica.
Cosa propone invece la concorrenza? Beh....dire niente sarebbe forse un giudizio estremamente positivo per la "Buona Domenica" di Paola Perego e compagnia. Liti, discussioni, gf, stalle e "pupi e secchioni".....il nulla per riempire il nulla...
Cosa dire? Dire semplicemente che , se ora si tende a rimpiangere la vecchia Domenica In , forse c'è qualcosa che davvero non funziona......l'esperimento di Paolo Bonolis su RaiUno nel 2002 insegna. Una trasmissione allegra al punto giusto, senza vivere di rendita su altri o altro, senza polemiche e discussioni, eppure , fino all'arrivo delle coppie televisive, surclassava il niente di Costanzo, che ora appare oro....
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lunedì 21 maggio 2007

Quel diavolo di un Carlo Conti....

Oggi mi sento di parlare di uno dei personaggi televisivi che più funziona, soprattutto nell'ultimo anno. Parlo di Carlo Conti. Presentatore oramai di punta della rete ammiraglia Rai. Qualunque cosa gli passi tra le mani diviene "ascolto". Si tratta di una artista non dotato di caratteristiche che lo contraddistinguono, magari pecularietà di uno come il più estroverso Paolo Bonolis, o la più evidente Simona Ventura. Il gossip non gli appartiene minimamente, e zitto zitto, si è oramai ritagliato un ruolo estremamente importante nella televisione. Perchè allora non esaltarlo? Quest'anno il suo lavoro è cominciato "in quinta". Miss italia in primis, concorso di bellezza che ha stentato un pochetto all'inizio in termini di ascolti, per riprendersi poi con un esaltante risultato nella finale. E contemporaneamente l'abbronzato presentatore aveva ricevuto il compito di riempire il buco del preserale di RaiUno lasciato libero da Amadeus emigrato al biscione di Cologno Monzese. Ebbene, mai come quest'anno, l'Eredità è andata alla grandissima. Negli ultimi dieci minuti, rappresentati dalla palpitante "ghigliottina" ha spesso superato, nei mesi di maggiore ascolto, gli otto milioni, sfiorando il 40% di share. La fascia 18:50-19:50 ha viaggiato anch'essa su livelli molto alti. Tanto è, che la concorrente Canale 5 ha dovuto "riesumare" un Gerry Scotti con il suo milionario, per contrastare il quiz preserale di RaiUno, dopo che questo aveva mandato letteralmente in tilt prima Amadeus con la sua "Formula Segreta"e poi il "Fattore C" di Paolo Bonolis, retrocesso in preserale dopo due puntate di avvio non esaltanti in prime time. Non basta a Carlo Conti. A gennaio, dopo la Lotteria di Capodanno, si occupa del sabato sera. Il programma è un quiz, avente lo scopo di riproporre sottoforma di domande, la cultura, le abitudini, lo sport ed il costume del "bel paese", per verificare l'italianeità presente in ognuno di noi. Brutto prodotto, in verità. Ma nonostante ciò, tiene perfettamente testa all' oramai logoro varietà del Bagaglino di Pingitore nominato questa volta "E io pago!".
Ebbene sì, Carlo Conti non molla. Dopo poco, cominciano i suoi "Raccomandati". Quinta edizione del varietà di RaiUno. Forse la meno somigliante alla celeberrima Corrida. Divenuta oramai una gara puramente canora tra talenti in erba, "I Raccomandati" riescono sempre a vincere le serate, battendo prima il famoso "Scherzi a Parte" di Fatma Ruffini, ed ora "Il giudice Mastrangelo", seconda edizione di una fiction di punta Mediaset di successo, almeno nella prima edizione. E come direbbe l'immortale Corrado: "e non finisce qui". Dopo mesi di "Milionario", prorogato sino agli inizi di maggio visto l'indiscusso successo, Carlo Conti torna di nuovo a primeggiare quotidianamente, dopo Il nuovo quiz Endemol in sostituzione di Scotti infatti, "1 contro 100", fa abbassare di nuovo la media di rete in quella fascia, permettendo all'"Eredità" di prendere di nuovo il sopravvento. Da non dimenticare i suoi speciali "50 canzonissime". Una puntata di questo show musicale, dedicato questa volta alle sigle televisive, quest'inverno ha raggiunto addirittura i 7 milioni di ascolto. Risultato incredibile per uno show in prime time.
Personalmente Carlo Conti non è uno dei miei presentatori preferiti. Forse proprio per il limite succitato. E' carente di una caratteristica personale, che lo contraddistingua da qualsiasi altro presentatore. Certo che ora, con questo successo, un artista non può far altro che migliorare, ne ha di tempo il toscano di RaiUno, tutto il tempo possibile....che finisca poi anche a Sanremo?
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domenica 20 maggio 2007

Flop flop flop

Una sola parola può costare tanto a coloro che di televisione vivono. Una sola parola può decretare i vincenti ed i perdenti nella vaporosa sfida dell'auditel quotidiana. Questa parola è per l'appunto FLOP. In genere si intende flop, un prodotto televisivo che non riesce a raggiungere quelli che sono gli obiettivi prefissati dalla rete, nell'ora di messa in onda. Ogni rete, sia quelle appartenenti alla tv si stato, che quelli appartenenti alla tv pubblica, si prefiggono, infatti, in ogni fascia oraria, il raggiungimento di fissati obiettivi di ascolto, in termini di telespettatori, e di share, da garantire poi a quelli che sono gli inserzionisti pubblicitari.
Ebbene nella televisione odierna, ciò sta accadendo molto, ma molto spesso. Sia sulla televisione pubblica che su quella privata. Basti pensare alla coppia Ventura-Teocoli con il loro "Colpo di genio" in onda su RaiUno. Oppure al "Fattore C" di Paolo Bonolis, che avrebbe dovuto sostituire un ulteriore flop nel preserale di Canale 5, ovvero la "Formula Segreta" dell'emigrato Amadeus, che senza la "sua" Eredità, non riesce più a beccarne una. Oppure il recentissimo "Votantonio Votantonio" che segnava l'esordio di Fabio Canino su Raidue, dopo le sue cronache marziane in seconda serata su Italia 1. Che dire poi del "Il Giudice Mastrangelo", ora ancora in onda, ogni venerdì in prima serata su Canale 5 con un grande distacco dai concorrenti "Raccomandati" di Carlo Conti su RaiUno.
Per non parlare del tonfo di Funari su RaiUno, ogni sabato sera con il suo, diciamo rinnovato, "Vietato Funari" raccolglie al più il 13% dei telespettatori dinanzi alla tv del sabato sera, dediti per la maggior parte a divertirsi con i dilettanti allo sbaraglio di Gerry Scotti su Canale 5 con la sua "Corrida".
E' davvero un brutto periodo per la televisione generalista. Molte sono le certezze che stanno divenendo sempre meno tali.
Esistono poi quei flop avvistati, salvati in calcio d'angolo. Basti pensare all "Uno Due Tre...Stalla", reality condotto da Barbara D'Urso sulla rete ammiraglia Mediaset fino a mercoledì scorso, che ha rinnegato il suo esordio, presentandosi in veste rinnovata dopo sole due puntate di stenti, con gli ormai scontati litigi e accapigliamenti. Molti sono stati i "sacrifici". A partire dall'autrice Ercolani, nota per il suo "La Pupa e il Secchione" su Italia 1, e "Sfide" su Raitre, sino al simpatico Ciccio Valenti, la famosa voce che accompagna gli incontri di wrestling sulla rete giovane di Cologno Monzese.
Ed allora, cosa sta accadendo? Carenza di idee? Noia del pubblico?
Per ora ancora nulla è chiaro. Certo è che i segnali stanno arrivando, e, almeno un certo tipo di pubblico, ha dimostrato di non essere poi così "boccalone"; quando un prodotto è brutto, palesemente arrangiato, non viene premiato. Nulla da fare.
Forse la colpa è proprio degli autori. E' evidente il calo della qualità televisiva negli ultimi anni. Programmi di successo degli anni 90, ora sicuramente raccoglierebbero le briciole. Immaginate uno "Scommettiamo che?" in prima serata, di questi tempi? Ben abituata è stata la televisione negli ultimi anni. Grossi successi con la cosiddetta "aria fritta". Sarà forse che la gente si sarà stancata?...agli addetti ai lavori l'ardua sentenza..
Riporto ora alcuni dati auditel relativi ad alcune trasmissioni succitate....



VOTANTONIO VOTANTONIO - 1.174 con il 4.96% di share
COLPO DI GENIO - 3.654 con il 14.90% di share
APOCALYPSE SHOW-VIETATO FUNARI I PARTE - 2.496 con il 12.95% di share
FORMULA SEGRETA con una media del 15% di share
FATTORE C una media del 17% di share
IL GIUDICE MASTRANGELO 2 - 3.809 con il 16.87% di share

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lunedì 7 maggio 2007

Io Funari lo vedo così....

L'Auditel ogni mattina, circa alle 10.00 decreta le vittime ed i vincenti. Ed oggi uno è il dato che salta agli occhi di tutti.

APOCALYPSE SHOW 2.534.000 spettatori 12,61% share

E' stata quindi una ulteriore debacle per lo show di Funari del sabato sera su RaiUno. Solo due milioni e poco più hanno preferito la sua trasmissione alle altre offerte e soprattutto alla contraprogrammazione di Canale 5 che, con la Corrida, ha raccolto ben più di 6 milioni di consensi e oltre il 33% di share. Qual è il motivo? Che in quella trasmissione c'è tutto, tranne che Gianfranco Funari. I suoi dibattiti, le sue polemiche ben mirate, la sua vocale mitragliatrice sembra essere fin troppo sbiadita. Azzardando un paragone, appariva forse più pungente Gianni Morandi con il suo "Non facciamoci prendere dal panico" del novembre scorso e il suo "ce l'ho, mi manca".
Uno show, a mio modesto parere, approntato sul nulla. Solo una sigla godibile, che finisce lì. Un dialogo troppo, ma troppo evidentemente improntato sul copione con Mike Bongiorno, troppo recitato. Una predica improntata sui luoghi comuni della disoccupazione giovanile; gag che trovano il tempo che trovano. A cosa serviva Funari, se queste erano le intenzioni di RaiUno? Credo che, a questo punto, nemmeno il giorno di programmazione rientri tra gli errori degli organizzatori. L'errore è stata proprio l'impronta sulla quale si è voluta incentrare la trasmissione. Alla vigilia, si parlava di uno show che avrebbe messo sotto accusa la attuale televisione. Io, nell'ambito di queste due prime serate, non mai sentito parlare Funari di televisione, a meno del nome di Maurizio Costanzo della scorsa puntata.
Ma c'era proprio bisogno della prima serata del sabato sera? Non sarebbe stato meglio costruire uno show nell'ambito di una seconda serata? Uno talk-show di riflessione, stile "Il senso della vita", sarebbe stato ben più godibile ed inerente al personaggio che Funari si è costruito in tutti questi anni di carriera. Senza pailettes, lustrini e coo-presentatori, il solo Funari, lasciato libero, senza copione, avrebbe retto sicuramente meglio, con l'ausilio di soli ospiti. Perchè non pensarci ora? Perche continuare questo stillicidio ogni sabato sera? Che senso ha? Eppure il direttore Del Noce ha rilasciato proprio questa mattina, questa dichiarazione...

"Eravamo e siamo consapevoli delle difficolta' che avremmo incontrato cercando di coniugare in uno spettacolo di prima serata il linguaggio del varieta' con quello dei contenuti e della riflessione". Questo e' il commento del direttore di Raiuno Fabrizio Del Noce all'indomani della seconda puntata del programma Apocalypse Show. "Anche se il risultato al momento non ci premia continuiamo a credere che sia necessaria la sperimentazione di nuovi linguaggi. Fortunatamente Raiuno, che anche in questa stagione raggiunge in prime time la soglia altissima del 25% di share, puo' permettersi di innovare con spettacoli che consentiranno di definire meglio le linee sulle quali dovra' muoversi nel prossimo futuro l'intrattenimento del Servizio Pubblico. Il programma ovviamente continuera' - prosegue Del Noce - e il nostro sforzo sara' volto a cercare di coniugare al meglio la parte piu' innovativa con quella del tradizionale spettacolo di varieta'. Del resto l'innovazione richiede tempo e abbandonare subito la strada sarebbe la via piu' facile - conclude Del Noce - ma precluderebbe in futuro la possibilita' di includere nella programmazione qualita' e contenuti". (fonte: LaRepubblica.it)

Nonostante si voglia apprezzare il tentativo di portare un nuovo tipo di televisione agli occhi degli italiani, a mio parere, questo tentativo, siffatto, non porta proprio da nessuna parte.......
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venerdì 4 maggio 2007

Solletico...so so Solletico...


Eccoci oggi a parlare di televisione per ragazzi. Forse in ritardo, ma solo ora mi sovviene un fondamentale dubbio; esiste ancora una televisione per ragazzi? E' ancora prevista, o risulta essere un antico reperto della programmazione televisiva italiana? Allora, armiamoci di santa pazienza e andiamo ad indagare, se abbiamo intenzione di costruirci su un bel post nel mio blog.
Sfogliando la sezione Programmi del noto "Tv Sorrisi e Canzoni", è difficile ritrovare, nella televisione generalista, qualche trasmissione dedicata al mondo dei bambini. Eppure i bambini ci sono sempre, o sbaglio? Vabbe la crisi demografica, ma non credo sino a questo punto. Cosa sta accadendo? Un tempo il pomeriggio televisivo, al posto del gossip di Cucuzza, e delle telenovelas tedesche di Canale 5, era occupato da programmi di evasione per bambini, quelli che aiutavano a tenerli a bada se trattasi di piccole pesti, ma allo stesso tempo li distraeva dal quotidiano strazio dei "compiti per il giorno dopo". I vari "Bim Bum Bam", "Ciao Ciao", ed appunto il più recente "Solletico", oramai non trovano più spazio nella programmazione quotidiana. E allora almeno io mi chiedo, "ma perchè"?
Ad oggi, l'unica televisione rivolta al mondo dei piccoli è rappresentata dalla "Trebisonda", su Raitre e dalla "Melevisione" e da cartoni animati, anche molto noti su Italia 1, tra cui Dragon Ball ed altri, nonchè dal famoso Art Attack di Muciaccia. Conclusione; se non ci si vuole necessariamente armare di parabola, e comprare il tanto famoso pacchetto contenente "Disney Channel", molto scarna e vuota è la televisione rivolta ai nostri piccoli amici.
E' forse giusto? Io non credo. "Solletico", "Bim Bum Bam" e magari altri prodotti che ora non mi sovvengono, erano trasmissioni tranquille, serene; anzi, senza troppi giri di parole, "per bambini".
Senza troppe pretese e faticosi mezzi, facevano compagnia ai piccoli, semmai ce ne fosse stato bisogno. Perchè ora ridursi alla replica di Art Attack della domenica mattina, per ritornare, finalmente alla cara, vecchia, "tv dei piccoli"? Si tratta allora di un qualcosa di imposto dalla stessa tv o conseguenza, forse, del cambiamento dei bambini odierni. Bah. Certo che i bimbi di oggi non son i bimbi di ieri, è poco ma sicuro. Più sfacciati e meno con la testa tra le fantasie. Non credo però che sia questa la causa di questa drastica modifica della televisione italiana. Le parole mie saran pure inutili, ma non è altro che l'analisi di un mondo che, testimone anche la televisione, sta cambiando.
Purtroppo non basta farne il verso della sigla, come nel titolo del post, per far sì che un certo tipo di tv torni in onda.....purtroppo
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mercoledì 2 maggio 2007

Che fine ha fatto Fiorello?

Oggi parliamo di un grande artista. Rosario Fiorello che, dal karaoke ad oggi, ha visto crescere sempre più la sua popolarità. Pochi i flop nella sua carriera televisiva, tra cui "Superball", preserale che su Canale 5 sprofondò contro "In Bocca al Lupo" di Carlo Conti, in onda su RaiUno, ed il precedente "Non dimenticatevi lo spazzolino da denti" con Maurizio Costanzo. Poca cosa rispetto ai grandi successi della sua carriera. Basti pensare appunto al Karaoke, innovativo giochetto musicale trasmesso da Italia 1, sino ai grandi varietà del sabato sera di RaiUno, tutti con lo stesso nome "Stasera pago io", successi Rai targati Ballandi. Le sue ultime incursioni risalgono a due apparizioni televisive con lo show in access prime time della rete ammiraglia Rai, con "W Radiodue e un pò anche RaiUno", trasposizione televisiva della omonima trasmissione radiofonica in onda con grande successo sulle frequenze di RadioDue ogni primo pomeriggio. Ulteriori conferme della sua popolarità e verve, oltre che da un punto di vista professionale, anche da quello auditel, raggiungendo lo scorso 19 novembre una media di ascolto pari a 10.336 milioni di telespettatori con il 35,86% di share. Una successone, considerando che trattasi anche di domenica, giorno in cui gli ascolti delle abituali trasmissioni di quella fascia tendono a calare.
Ed ora? Che fine ha fatto Fiorello? Uno speciale su Raisat Extra nei giorni scorsi, ma per il pubblico di RaiUno una assenza lunga tanti mesi.
Perchè non riproporre più spesso i suoi speciali. Perchè rendersi così pregiato? Un artista sì, ma cmq ancora giovane. Più volte ha dichiarato di aver paura di una sovraesposizione televisiva e di stancare il pubblico con il suo simpatico faccione, ma l'unica sovraesposizione visibile oggi, è quella effettuata mediante numerosi spot pubblicitari in compagnia rispettivamente di Mike Bongiorno e Marco Baldini, suo fedele amico nella trasmissione radiofonica. Sarebbe bello vederlo più spesso sul piccolo schermo, magari tornando in carne ed ossa, senza essere costretti a poter sentire solo la sua voce. Non tutta la tv è fatta di Sanremo......(che lui stesso dichiara di non essere in grado di presentare)......
Pensaci, Fiorello.
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