AVVISO IMPORTANTE PER TUTTI I LETTORI DI SCAVICCHIA LA NOTIZIA

Carissimi lettori di Scavicchia la Notizia. Ci siamo trasferiti ad un altro indirizzo. Volete venirci a trovare? Bene basta cliccare su questo nuovo indirizzo:
http://scavicchialanotizia.wordpress.com/

domenica 31 agosto 2008

E' TORNATO 90MINUTO: UNA TRADIZIONE CHE RITORNA DOPO UNA "PICCOLA FERIE"


Sono state tante le notizie, e tanti sono stati i nostri post per tenervi al corrente di quanto stesse accadendo nelle "stanze del potere" sia della Rai, che della LegaCalcio, escludendo Mediaset che, forse considerando i risultati ottenuti nei recenti tre anni appena trascorsi, si è tirata indietro quasi subito da questa asta al ribasso, per l'assegnazione dei diritti sportivi in chiaro, alla televisione generalista. Ebbene si, televisione generalista. Una televisione che deve fare i duri conti con una televisione satellitare che, grazie a mille risorse e mille reti, sembra sempre sulla cresta dell'onda, senza perdere mai un colpo.
La Rai, dopo conferme e smentite, è ritornata in possesso di quelle immagini che, forse stravolgendo alcuni equilibri in maniera troppo forzata e repentina, gli erano stati "sottratti", in maniera del tutto legittima sia chiaro, da una televisione privata che, forse facendo sin troppa fede sul suo pubblico in maggioranza giovane, credeva ciecamente nel "botto", ancor di più considerando che il primo a prendere il timone del 90minuto Mediaset, ribattezzato SerieA, era nientepopodimenoche Paolo Bonolis, fresco dal successo Rai di Affari Tuoi e Sanremo. Nulla di fatto. Il futuro, ora oramai trapassato, è facilmente sintetizzabile nella sostituzione dell'oramai ex reMida della tv con Enrico Mentana, e con una migliore collocazione delle immagini, su Italia1, con Controcampo, ed il bravo Sandro Piccinini con buoni risultati.
E' tornato 90Minuto, è tornata a pieno regime la DomenicaSportiva, Simona Ventura si reimpossessa dei collegamenti da tutti gli stadi italiani; insomma un futuro che sa di passato, ma che a molti, sembra far estremamente piacere. Forse è vero. Ci sono progetti ed idee che trovano una loro collocazione naturale in una emittente, e che difficilmente, nonostante tutti i possibili e convincenti sforzi, non riescono mai a "far radici" altrove. La mia impressione è sempre stata, non so perchè in verità, si tratta di un solo sentore, che la coppia calcio-Mediaset sia sempre stata passeggera, come una parentesi che trova la sua reciproca chiusura dopo un piccolo intervallo temporale, senza alcuna proroga. Forse è questa l'idea anche di molti italiani, indipendentemente dai propri gusti televisivi e soprattutto indipendentemente dai risultati auditel, responsabili di tante critiche e discussioni. 90minuto fa forse parte della "memoria storica" di una generazione, e di quella successiva ancora; quella sigla che difficilmente dimentichi, il semplice ma quasi sempre presente alle vecchie edizioni, a quelle presentate dallo storico Paolo Valenti, in compagnia di Luigi Necco, Tonino Carino ed altri storici volti ancora. Tutto quello che non si ritrovava in una organizzazione priva di radici, e che, con coraggio e capacità, si era gettata nella mischia, invadendo ed oscurando un fantasma che difficilmente si dissolve. 90minuto è tornato, come se fosse tornato un vecchio amico, dopo un seppur breve periodo di vacanza, di ferie, quasi come in attesa di un richiamo, di un ricoinvolgimento nella programmazione che conta, riprendendo una tradizione che difficilmente scomparirà. Come una rivalsa per RaiSport che, nella persona del direttore Massimo De Luca, nell'inaugurare la DomenicaSportiva dichiara

"Inutile negarlo. Questa è una giornata particolare per noi e per la Rai. RaiSport infatti è tornata al centro dell'attenzione vista l'acquisizione dei diritti in chiaro del calcio. E se pure non li avessimo avuti? Beh, saremmo stati ugualmente qui"

Sicuramente sottotono Alberto Brandi che, "retrocesso" con il suo ControCampo su Rete4, dichiara quasi contemporaneamente
"Salutiamo Sandro Piccinini che non presenterà più ControCampo Ultimo Minuto, visto che, come saprete, non abbiamo più la possibilità di presentarvi le immagini in anteprima. (disappunto di Maurizio Mosca). In ogni caso, andiamo avanti così."
Continua a leggere: E' TORNATO 90MINUTO: UNA TRADIZIONE CHE RITORNA DOPO UNA "PICCOLA FERIE"

UN MEDICO IN FAMIGLIA 6, TRA RITORNI DI GLORIA E MORTI INASPETTATE

La televisione è spesso vista come lo specchio dei tempi, l’annunciatrice di mode e la portatrice di costumi. La stessa, in questa sua triade di funzioni, non è ricoperta dalla passività nel suo ruolo ma, anzi, è attiva e in continuo fermento. Non a caso tormentoni, modi di dire, personaggi da imitare sono, per la maggiore, direttamente tratti dal piccolo schermo, sbucando incessantemente dal suo cilindro magico. Capita così che, se dessimo inizio ad uno scavo nei nostri personali ricordi, nel 1998 le nostre famiglie si allargarono a dismisura, qualora ce ne fosse stato bisogno dato che già sarebbero potute essere tali di loro e qualora fosse perciò stato possibile, e accolsero a braccia aperte un nuovo nonno, un nuovo papà, dei nuovi fratelli e sorelle, nuovi amici e nuovi conoscenti che, forieri delle caratteristiche e delle pulite qualità di ogni buon nucleo familiare di stampo italiano, entrano dritti e senza difese nei cuori degli italiani, che attribuiscono ad essa, in quanto fiction ed esclusivamente in termine di ascolti, uno dei più grandi ed incredibili successi della televisione italiana.

Parliamo di Un medico in famiglia, la serie di origine spagnola che narra le vicissitudini della famiglia Martini cui fanno parte Nonno Libero (Lino Banfi), Lele (Giulio Scarpati), Guido (Pietro Sermonti) ed altri a seguire. Chi non ha mai usato il detto “una parola è troppa, e due sono poche?”, come esempio e testimonianza di quanto siano radicati nella nostra routine televisiva? Pochi, tanto è vero che il seguito della fiction è sempre stato crescente, e non è stato raro vedere punte di oltre 10 milioni di telespettatori. Non è stato, però. La fiction, di punto in bianco ha vissuto un inimmaginabile calo fisiologico e d’appeal, durante quella che è stata la quinta stagione. In realtà, più che tale, a dettare ascolti non a livello delle scorse serie, per gli episodi andati in onda nella primavera del 2007, è stata una carenza di idee a livello autoriale il cui effetto è registrato in un tasso di noiosità e banalità della resa alto, così che il diretto concorrente, un morente Grande Fratello alla settima edizione vivente di stenti e di fama acquisita nel corso del tempo, non sporadicamente aveva la meglio in sovrapposizione. Cambio di giorno di programmazione, dal giovedì al martedì, che sono pur sempre giornate non ideali per il girato, dato il suo nido d’oro scavato e radicato alla domenica sera, e ascolti che, per la season finale, toccano la punta massima di share pari al 30%.

Forse per gli ascolti non pienamente soddisfacenti, per una ventilata volontà di chiusura della fiction di cui si parla ad ogni fine anno ma che mai avviene, o per una svolta dopo la pessima trama della quinta serie a base di indiani pessimamente doppiati, la sesta stagione, che si preannuncia essere l’ultima, porterà con sé tantissime novità. Dopo un piccolo cameo durante la puntata finale della quarta stagione, torna fisso per la prossima, forse non appagato e soddisfatto dalle scelte fatte dopo l’abbandono alla fiction, Giulio Scarpati, l’indimenticato e l’indimenticabile Lele Martini. E questa volta sarà a braccetto di Guido Zanin, ovvero il medico subentrato alla terza stagione dopo l’addio del primo, a cui dà vita Pietro Sermonti, che nella quinta stagione aveva ceduto il posto ad un mai particolarmente amato e facilmente dimenticabile David Sebasti, che ha interpretato lo scorbutico dottore Emilio Villari, il quale, insieme alla famiglia di fantomatici indiani senza padronanza della lingua italiana, non ci sarà nella sesta. E per una zia Alice (Claudia Pandolfi) che va, uno zio Giulio (Ugo Dighero) che torna. Fin qui, nulla di nuovo, dato che era cosa risaputa già dal lontano marzo. Sicuramente già questo getta le basi ad un più che assicurato successo televisivo.

Ma. Perché c’è sempre un ma. C’è una svolta, drammatica, che avrà luogo a metà della stagione che da una parte getta nello sconforto gli aficionados, e dall’altra è motivo di conferma della chiusura finale della serie. E riguarda il protagonista assoluto, la colonna portante della fiction: Libero Martini interpretato da Lino Banfi. Cosa succederà al nonno più amato della tv? Stando alle parole dell’attore, si sarebbe verificato quanto desiderato: «Vorrei che Nonno Libero morisse». Ed è ciò che accadrà, continuando a leggere la dichiarazione, il cui stralcio è prelevato dal Corriere:
«All'inizio ho chiesto di farmi fare tre puntate - racconta Banfi - ma poi mi convinsi di fare tutte le puntate, alla stessa cifra di due anni fa, senza alcun aumento». Dopo aver fatto quattro conti, i produttori gli fecero capire che se ne avesse fatte meno delle 13 previste, si potevano risparmiare abbastanza soldi per pagare gli attori che rientravano, perchè il cast quest'anno è numeroso. Alla fine Banfi sarà protagonista in sette puntate. Ma i produttori vorrebbero farlo comparire a singhiozzo anche nelle altre sei puntate. «Non so se è giusto perché può confondere la gente» commenta l'attore, che aveva proposto anche una partenza del suo personaggio.
Addio a Nonno Libero, quindi. E i ritorni di gloria, paradossalmente, sono pagati con la morte di chi è sempre rimasto al suo posto. Fa sorridere, ma è così. A questo punto non era meglio una chiusura che non portasse a queste spiacevoli conseguenze, ma fatta nel culmine del successo, evitando così strascichi da dimenticare, quale la quinta e, molto probabilmente, anche la prossima serie?
Continua a leggere: UN MEDICO IN FAMIGLIA 6, TRA RITORNI DI GLORIA E MORTI INASPETTATE

E' MORTO PASQUALE AFRICANO, LA STORICA GUARDIA DI FORUM

Che brutte notizie, e che brutte e tristi queste occasioni dove, a critiche e complimenti, a osservazioni e riflessioni sul nostro amato-odiato piccolo schermo, si sostituisce una nuova poco felice, e piena e colma di tristezza e sconcerto. Un volto storico del piccolo schermo. Impossibile non conoscerlo. Inconcepibile non avere nella propria memoria quel volto e quella voce che, per anni ed anni, ha calcato le scene del tribunale televisivo più famoso del piccolo schermo. Pasquale Africano, la storica "guardia" di Forum, è scomparso, e con lui scompare sicuramente un simbolo di una storica trasmissione marchiata tutta Mediaset. Un simbolo, in compagnia del giudice SantiLicheri e di Rita Dalla Chiesa che, per anni, hanno tenuto banco nella trasmissione che proprio domani vede una nuova edizione, con tutte le novità che noi stessi vi abbiamo annunciato. Ecco la notizia, tratta da LaStampa:
E' morto Pasquale, "guardia" di Forum
Assieme al giudice Santi Licheri, è stato uno dei personaggi più "longevi" del programma.
ROMASi è spento ieri sera Pasquale Africano, noto ai telespettatori per essere stato per 20 anni la guardia giurata del programma "Forum". Africano, 64 anni, morto dopo una lunga malattia all’Ini di Grottaferrata, lascia due figli. Assieme al giudice Santi Licheri, è stato uno dei personaggi più "longevi" del programma, in onda sulle reti Mediaset, al quale ha partecipato fino al 2004.
Continua a leggere: E' MORTO PASQUALE AFRICANO, LA STORICA GUARDIA DI FORUM

LA SCUOLA DI NAPOLI PROTAGONISTA DE "’O PROFESSORE", IN ONDA DOMANI E MERCOLEDI’ SU CANALE5

La TV continua a battere una strada che riserva non poche soddisfazioni a chi produce fiction: quella della scuola. E pare proprio che tutti i girati vertenti su tale tematica debbano obbligatoriamente accompagnare i tantissimi studenti che tra pochi giorni ritorneranno sui banchi di scuola, ammesso e non concesso che non stiano già sgobbando sui libri per il recupero di qualche insufficienza. Era stato così nel caso de I Liceali, la fiction a tratti romanzata prodotta dalla TaoDue andata in onda a metà maggio scorso quando interrogazioni e compiti in classe si susseguivano in un flusso ininterrotto, e sarà così anche odiernamente. Domani, infatti, prima giornata di vera accensione dei palinsesti televisivi, almeno per quanto riguarda Canale5, andrà in onda il prodotto interpretato da Sergio Castellitto e Luisa Ranieri intitolato ‘O professore. Presentata al Roma Fiction Fest nel 2007, era stata programmata anch’essa per maggio 2008, ma una leggera somiglianza relativamente ai temi affrontati ha fatto sì che fosse posticipata a lunedì 1 settembre, dopo essere andata in onda, durante l'estate, già su Mediaset Premium. Qualche anticipazione e i commenti di Castellitto in un articolo pubblicato da La stampa e qui riportato:
Salirà in cattedra per dare speranza ai ragazzi difficili, che vivono nelle periferie di Napoli. Sergio Castellitto, protagonista di «’O Professore», miniserie in due puntate in onda lunedì e mercoledì prossimi su Canale 5 in prime time, parla con entusiasmo del suo nuovo lavoro: «È un tv movie commovente, entusiasmante e soprattutto di stretta attualità. Scelgo -sottolinea Castellitto- solo copioni necessari, cioè quelli che possano aiutare il pubblico a riflettere». Realizzata da Grundy Italia per Canale 5, diretta da Maurizio Zaccaro e ispirata al libro «Gli ultimi della classe» di Paola Tavella, la fiction racconta le vicende di Pietro (Sergio Castellitto), insegnante di italiano delle scuole medie che, dopo qualche iniziale esitazione, decide di prendere il posto della coordinatrice dell’istituto in cui lavora alla periferia di Napoli, aggredita dopo aver sottratto una sua ex alunna dalla prostituzione, col compito di convincere i ragazzi “difficili” a tornare sui banchi di scuola.

Castellitto racconta di aver imparato tanto da questa esperienza sul set, in particolare dai ragazzi napoletani che Zaccaro, dopo una serie di “incontri”, ha inserito nel cast del telefilm. «Sono adolescenti “qualunque”, non attori professionisti - spiega Castellitto - Ho sempre amato il mondo adolescenziale, mi appassiona e mi incuriosisce perchè mi coinvolge direttamente nella vita, avendo io stesso figli che si trovano in quella fascia d’età». Su come sia riuscito a calarsi nel personaggio di Pietro e se si sia “esercitato” con i suoi quattro figli, Castellitto precisa: «Fare il padre non può essere paragonato a fare il professore. È un mondo a sé. Certo, avere dei figli ti aiuta ad avere più energia e a capire meglio l’universo giovanile». Sulla scelta di Napoli come sfondo di «’O Professore», l’attore spiega: «Non è stata casuale, tutti sanno in che situazione si trovano molti ragazzi che abitano nelle periferie campane, dove vige la legge della camorra».


«Certo -sottolinea- il problema della dispersione scolastica non riguarda solo Napoli ma anche tante altre metropoli del mondo. Quello della fiction, più che essere un messaggio d’accusa, è un messaggio di riscossa». Pietro, infatti, riuscirà a riportare a scuola Teresa e Toto, che vivono in stato di abbandono con i tre fratelli più piccoli; Gennaro che, a causa di un furto, rischia la galera; e Davidello, figlio di un piccolo malavitoso. Alternando ironia, coraggio e capacità di mediare, alla fine Pietro riuscirà a “salvare” l’intero gruppo e a guidarlo verso il diploma di terza media. Nel cast, tra gli altri, Luisa Ranieri (Manuela, compagna di lavoro e di vita del professore) e Donatella Finocchiaro (madre di uno dei suoi allievi più problematici).
Come è vissuta la scuola nel napoletano, in quella realtà complessa da narrare e ancora più tale da vivere, giorno per giorno. Non ci sbilanciamo in merito, posticipando i giudizi ed i commenti alla fine del tv movie, con un’agognata obiettività e sempre ricercata parzialità. La speranza, ovviamente, è quella di non vedere banalizzato né stereotipizzato un qualcosa che facilmente è vulnerabile e suscettibile sotto questo punto di vista, con un conseguente scadere in luoghi comuni semplici da dirsi e da farsi. Il desiderio e l’augurio da farsi, e che facciamo, è quello che si possa trattare di un prodotto di denuncia.

L’appuntamento è per lunedì 1 e mercoledì 3 settembre, alle 21.10 circa, su Canale5.
Continua a leggere: LA SCUOLA DI NAPOLI PROTAGONISTA DE "’O PROFESSORE", IN ONDA DOMANI E MERCOLEDI’ SU CANALE5

sabato 30 agosto 2008

PAOLA CORTELLESI, PROSSIMAMENTE, AUTUNNO 2008, SU RAITRE

Di certo non siamo LeIene, quelle che "portano bene", ma un pò di fortuna l'abbiamo portata. A chi? A Paola Cortellesi. Ebbene si, la coincidenza ha voluto che, proprio nel pomeriggio del lunedì scorso, giorno in cui avevo parlato della sua carente continuità nel piccolo schermo, sfogliando e risfogliando il numero di TvSorrisieCanzoni, mi sono ritrovato dinanzi all'intervista interamente rivolta a Paolo Ruffini, responsabile di RaiTre da ben sei anni che, sollecitato, ha svelato parecchi retroscena della terza rete nazionale che, dopo i grandi successi della scorsa stagione, giunta ad essere in termini auditel la terza rete nazionale, getta le carte in tavola nella speranza di ripetere il successo. E non crederci sarebbe davvero un peccato. Gli speciali in prime time di Fabio Fazio, l'"infittimento" della trasmissione di Serena Dandini, Parla con Me, sino all'anno scorso relegata alla seconda-terza serata domenicale. E tra le tante risposte ha scorto una questione estremamente interessante. Ebbene si, il caso ha voluto che, proprio dopo averne parlato qui a ScavicchiaLaNotizia, e dopo aver sperato in suo maggior impiego nella televisione generalista, Paola Cortellesi sia finalmente in "onda di ritorno"
Per l'autunno avete tante novità. Potrebbe essere più chiaro? "Avremo una striscia quotidiana con Serena Dandini. Poi la nuova soap Agrodolce. Avremo poi cinque puntate con Paola Cortellesi: ognuna sarà incentrata su un grande tema , per esempio l'amore, e su questo Paola proporrà le sue imitazioni, i duetti con gli ospiti e via dicendo"
Insomma, un one-woman show come nelle migliori speranze. Ben cinque serate per risollevare un talento tenuto sin troppo tempo nelle stive di un baraccone illuminato a dovere, a mò di Paola Ferrari, per nascondere i palesi difetti.
Tanti post sono dedicati a critiche e delusioni. Raramente ci ritroviamo a fare complimenti, e questo ne è il caso. Complimenti al direttore di RaiTre che ha creduto dove nessuno ha puntato negli ultimi tempi. Un pò di merito, seppur nel silenzio, ce lo prendiamo anche noi. Come dire? ScavicchiaLaNotizia porta una sorte propizia....
Continua a leggere: PAOLA CORTELLESI, PROSSIMAMENTE, AUTUNNO 2008, SU RAITRE

UFFICIALE, 'LA TALPA 3' PROSSIMAMENTE SU ITALIA1: IN ONDA I PRIMI PROMO E ANNUNCIATE LE PRIME NOVITÀ DA LUCA TIRABOSCHI


Manca poco all’avvio della nuova stagione televisiva, il cui inizio è coincidente con quello del cosiddetto periodo di garanzia, all’interno del quale sono proposti i programmi su cui v’è maggiore sicurezza riguardo il raggiungimento di concordate, tra aziende e pubblicitari che investono, quote d’ascolto. Tra questi, per quanto concerne Italia1, c’è La talpa, il reality show prodotto dalla Triangle Production andato in onda su RaiDue nel gennaio 2004 e trasferito, nell’autunno 2005, sulla rete minore Mediaset. Ascolti brillanti nelle due edizioni, subenti un normale e fisiologico calo tra la prima e la seconda, ma ben oltre le rispettive medie di rete, assicuranti una confermata e mai prodotta né trasmessa, ma in compenso sempre rinviata, terza edizione che avrebbe dovuto vedere vita, finalmente, il 17 settembre in prima serata, condotto sempre da Paola Perego. Il condizionale è stato doveroso, nel momento in cui per il reality pareva sulla strada della morte, con una conseguente cancellazione in vista dai palinsesti della rete, in vista di cui era stato proposto il ritorno del cult Matricole & Meteore. Un uso al passato delle forme verbali che, ancora per poco, preclude la più importante novità che sarà accolta, sicuramente, con piena contentezza dai lettori e dal folto novero costituito da chi non aspetta altro che il reality game.
Ora più che mai, è ufficiale. Torna La talpa, con la sua terza edizione, sui teleschermi di Italia1. E questa volta non ci si accontenta di voci né di rumours, quanto piuttosto di prove tangibili quali la messa in onda di due differenti tipologie di spot, iniziata tra venerdì 29 agosto e sabato 30, quella di cui la mancanza si era sentita per tutta l’estate e che, come ipotizziamo, finirà, carburando giorno dopo giorno, per tartassare gli spettatori della rete. Il primo promo, andato in onda attorno alle 22.40, in una sequenza pubblicitaria interna alla trasmissione degli ordinari tre episodi del telefilm Standoff, vede protagonista una donna che rivela di non potersi fidare di nessuno e di essere protagonista di dure prove. Il secondo, invece, in onda tra la sintesi delle prove all'interno di Gran Prix, verso le 2.00, è ancora più chiaro, seppur circoscritto all’alone di mistero di cui generalmente si circondano gli spot annuncianti trasmissioni, del primo. Un uomo, a torso nudo, madido di sudore, confabula tra sé e sé alcune frasi, facendo brevi bassi ed illuminato da una sottile luce sul solo mezzobusto, a capo calato, dalle quali traspare la paura di non saper mantenere un segreto, come rivelerà esplicitamente. Quello di cui sarà portatore, evidentemente, la talpa all’interno del game. Nella classica struttura degli spot della rete, è “prossimamente” la dicitura relativa alla data di messa in onda, segno o di una indecisione su quest’ultima o sinonimo di volontà d’implicita immissione d’attesa nello spettatore. Scalzate via, quindi, le voci che ne declamavano il de profundis.

Girano, intanto, nuove voci sulla trasmissione. Come leggibile dai commenti rilasciati al post che parlava della oramai appartenente al passato idea di cancellazione dai palinsesti del reality, trapelano rumours circa il numero di puntate previste e, più generalmente, sulla durata dello stesso gioco. Dato l’avvio slittato al 30 settembre, con evidente cambio di giorno di programmazione, dal complesso mercoledì per la controprogrammazione a sfondo calcistico, al più canonico martedì, stessa giornata utilizzata per la seconda edizione (a dispetto della prima serata del venerdì della prima), e per gli indubbi problemi di budget è stato ripensato il numero di prime serate, con ovvia diminuzione delle stesse. Solamente 7 settimane, per 7 puntate e 42 giorni di permanenza in Sud Africa (location quasi certificata) con la co-conduzione della quasi ufficializzata Paola Barale, alle quali si aggiungerà la classica ed evitabilissima reunion, compromesso tra l'ammortizzamento dei costi e l'allungamento del reality.

Novità per il numero di concorrenti. Saranno forse 12, come annunciato nei promo. Che si tratti di una più che probabile svista, date le 14 caselle adibite per i singoli concorrenti nel sito ufficiale? Ultima, ma non per importanza, quella del logo, già presentato a fine pubblicità. Non si discosta particolarmente da quello utilizzato per la seconda edizione, e, a primo impatto, ne sembra una rivisitazione, senza però essere a conoscenza del se si tratti di quello ufficiale o di uno provvisorio. Utilizzo degli stessi caratteri nella scrittura dell’intitolazione del game, sempre posti dinanzi alla giallognola ed immancabile impronta digitale, ma differenza nell’effigie avente luogo nella frapposizione tra gli uni e l’altro. Non più un albero di sole radici, ma tre lance, due delle quali poste in decusse e l’altra rivoltata in palo, con le punte verso l'alto, sorgenti dietro la “L” della scritta Talpa. Da sottolineare la mancanza di un numero che ricordi l'edizione in onda, a contrario di come è prerogativa, ad esempio, del logo de L'isola dei famosi.

Tutto tace, invece, per quanto riguarda la costituzione del nuovo cast, del quale dovrebbe fare parte, in non meglio specificata veste, Karina Cascella, la fidanzata di Salvatore Angelucci, probabile partecipante al reality nonostante, come da lui stesso rivelato, non abbia ancora firmato. Per lei, quasi sicuramente in partenza dallo sgabello di consigliera di Uomini e donne, in ballo la possibilità di essere opinionista o addirittura concorrente, forse in coppia con il protetto di Lele Mora. Ufficializzato, invece, uno dei concorrenti, che porta il nome di Mario Adinolfi, famoso politico e blogger italiano al quale è stata fatta un'intervista che riportiamo direttamente da Il giornale:

Gli mancava solo di partecipare a un reality. Giornalista, politico, blogger, conduttore, immbiliarista, giocatore di poker, guascone per natura, sarà uno dei concorrenti della Talpa. A Mario Adinolfi non appena dicono che una cosa non andrebbe fatta, ci si butta a capofitto. E così, mentre la maggior parte degli amici gli sconsigliava di accettare la proposta di Italia Uno, lui ha ha cominciato a pensare il contrario. «Ehi, ma io il contratto non l’ho ancora firmato».
Vabbè, appena arriverà la firma, nessuno, conoscendola, si stupirà più di tanto...

«Infatti, ho affrontato le sfide più assurde, da fondare un giornale a fare concorrenza a Veltroni alle primarie del Pd. Pur sapendo che non avrei avuto successo. Vale lo stesso con il reality: è una sfida, le sfide mi divertono e il divertimento è la base della mia vita».

Più che divertente, partecipare a uno show dove capita di mangiare vermi, è masochismo...

«Invece penso che affrontare i propri limiti sia interessante, soprattutto per uno in condizioni fisiche non smaglianti come me».

Stuzzicheranno le sue fobie, di che cosa ha paura?

«Vi prego, non fatemi lanciare con un paracadute».

Potrebbe essere chiamato in Parlamento mentre sta in Sudafrica per il reality visto che è il primo dei non eletti del Pd.
«Nel caso faccio le valigie ... e non ci troverei nulla di male a passare dall’uno all’altro. Anzi in questo asfittico mondo politico per avvicinarci alla gente bisogna essere pop».

E ficcarsi pure nella tana del lupo, nella televisione del «nemico»...

«E certo, se a sinistra continueremo a pensare di conquistare la gente con gli articoli di Michele Serra, stiamo freschi. Io su Italia Uno ci vado proprio perché a guardarla ci sono i giovani con cui voglio parlare».

Coincidenze: lei va alla Talpa, Luxuria, ex Parlamentare, all’Isola...
«La differenza è che io in Parlamento ci potrei andare».

Update: Ecco le prime conferme sul reality show direttamente tratte dall'intervista de Il giornale al direttore di Italia1, Luca Tiraboschi. La data di partenza è fissata per il 9 ottobre, ovvero un giovedì, subito dopo il ciclo di puntate di Primo & Ultimo di Teo Mammucari. Prende forma, poi, il novero dei concorrenti, data l'ufficializzazione di quattro di essi: a parte Mario Adinfoldi di cui sopra, ci saranno Melita Toniolo, l'attore hard Franco Trentalance e l'attrice di soap Emanuela Tittocchia, mentre si vorrebbero avere Francesco Damiani e Pamela Prati. Sulla crudeltà del programma, afferma: «In questa seconda edizione si limerà qualcosa, per esempio non si dovranno mangiare bulbi oculari o cavallette. Ogni concorrente dovrà sostenere prove ad personam che daranno diritto a partecipare a quelle generali». Chi dice a Tiraboschi che questa è la terza? Sulla più che ventilata possibilità di cancellazione, «Tutto risolto facendo più economia possibile».

Intanto, sono stati inseriti su Youtube le due tipologie di spot di cui vi abbiamo parlato sopra. Potete vederli qui e qui.
Continua a leggere: UFFICIALE, 'LA TALPA 3' PROSSIMAMENTE SU ITALIA1: IN ONDA I PRIMI PROMO E ANNUNCIATE LE PRIME NOVITÀ DA LUCA TIRABOSCHI

TORNA CARLO LUCARELLI ED IL SUO "BLU NOTTE", SU RAITRE


Torna Carlo Lucarelli, e con lui torna anche il suo inaffondabile BluNotte, la trasmissione che da ben otto edizioni è presente nel palinsesto di RaiTre, prima in seconda serata, ed ora anche in prima. Da domani, infatti, lo scrittore di successo di tanti gialli, ed autore della fiction Il Commissario De Luca andata in onda con magro successo nella scorsa primavera su RaiUno, torna nel suo ambiente preferito. I gialli, l'intrigo, le inchieste e le indagini. Da non perdere per gli appassionati del genere e della cronaca. Un appuntamento che quest'anno la terza rete nazionale utilizza come "biglietto da visita" all'inizio della nuova stagione, e ne ha ben motivo. Ecco la notizia:
TV: SU RAITRE 'BLU NOTTE-MISTERI ITALIANI'
Roma, 29 ago. - (Adnkronos) - Il programma 'Blu notte - misteri italiani', condotto da Carlo Lucarelli e giunto alla sua nona edizione, prosegue in sei puntate il suo percorso di approfondimento e ricostruzione di alcune delle piu' controverse vicende della storia italiana. Carlo Lucarelli parlera' dell'inchiesta di 'Mani pulite' che ha dato vita alla Seconda Repubblica ed ha visto la discesa in campo di Berlusconi. Raccontera', poi, gli intrecci tra mafia e politica e la penetrazione della mafia nel ricco Nord.
Si affrontera' il problema delle morti sul lavoro con il racconto della silenziosa strage dei morti di cancro da amianto, si ricorderanno i piccoli eroi dimenticati, quelle donne e quegli uomini che hanno affrontato la mafia in una delle sue manifestazioni piu' aggressive: il racket; uomini e donne che hanno pagato il loro coraggio con la solitudine, e spesso con la vita. Si tentera' infine di raccontare l' intreccio tra mafia, servizi segreti e gruppi eversivi neofascisti che ha avuto anch'esso i suoi piccoli eroi, uomini che forse avevano visto troppo o sapevano troppo come Mauro Rostagno e Peppino Impastato.
La prima puntata, dal titolo 'la Mafia al nord', andra' in onda su Raitre domenica 31 agosto alle ore 21. Il 7 settembre, sempre alle ore 21 sara' la volta di 'Tangentopoli'. Le altre puntate, non in ordine di messa in onda saranno: 'Mafia & politica', 'Amianto: una strage silenziosa', 'Il racket delle estorsioni' o 'i piccoli eroi dimenticati' e '6° caso'.
L'appuntamento è per domani sera, alle 21:00, su RaiTre.
Continua a leggere: TORNA CARLO LUCARELLI ED IL SUO "BLU NOTTE", SU RAITRE

ECCO CHI SONO I CADETTI DE 'IL BALLO DELLE DEBUTTANTI' DI CANALE5

I primi spot imperversano sulla rete che ne ospiterà il naturale corso, quando mancano oramai pochissimi giorni all’avvio. Parliamo de Il ballo delle debuttanti, il nuovo reality show che andrà in onda su Canale5 a partire da domenica 14 settembre con la conduzione di Rita Dalla Chiesa e Garrison Rochelle e prodotto dalla Fascino di Maria De Filippi. Per rinfrescare la memoria a chi non ricorda o chi non conosce il meccanismo del programma, il reality vede dodici ragazze, danzatrici aventi età compresa tra i 18 e i 23 anni, contendersi il titolo di Debuttante del 2008 per poi partecipare al Gran ballo delle debuttanti, che si tiene annualmente a Vienna, più 100.000 euro di borsa di studio. Due squadre, capitanate da due mostri sacri della danza: Gheorghe Iancu, per cui la danza è, come afferma negli spot, un tango passionale e Bill Goodson, per il quale è semplicemente una samba selvaggia. Una giuria popolare che il cui scopo è quello di giudicare i numeri e le dinamiche che avranno sviluppo ogni domenica sera. Manca qualcuno? Sì, mancano i cadetti, ovvero gli accompagnatori delle debuttanti. Dieci ragazzi famosi, appartenenti al mondo dello spettacolo, che vogliamo, in maniera leggera, in questo sabato mattina di fine agosto, conoscere un po’ meglio. Eccoli, elencati in ordine di squadre, come riporta la rivista Big.

Squadra di Ghorghe Iancu
Josè Perez
Nato l’: 8 marzo 1976
Segno zodiacale:Pesci
A suon di medaglie, premi e diplomi, e girando mezzo mondo Josè si fa notare anche in Italiana, tanto che viene invitato nel 2004 ad esibirsi durante Amici. Per la bravura riceve il premio “Gino Tani”, ma non finisce qui: dalla quinta edizione di Amici, Josè diventa ballerino professionista.

Kledi Kadiu
Nato il: 7 aprile 1974
A: Tirana
Segno zodiacale: Ariete
Lui sì che era bravo a scuola: studia all’Accademia Nazionale di Danza di Tirana e si diploma a pieni voti, così in pochissimo tempo diventa primo ballerino del teatro nazionale. Quando con la sua compagnia viene in Italia per lavoro, ha l’occasione di conoscere Maria che lo vuole nei suoi programmi.

Francesco De Simone
Nato il: 2 aprile 1985
A: Corigliano Calabro
Segno zodiacale: Ariete
Anche lui è un volto già conosciuto. Dove l’abbiamo visto? Nell’edizione di Amici 2004/2005. Poi a Buona Domenica o magari a teatro, quando nel 2006 è stato il protagonista del musical Lungomare per la regia di Patrick Rossi Gastaldi e le coreografie di Steve La Chance.

Leon Cino
Nato il: 10 agosto 1982
A: Tirana
Segno zodiacale: Leone
Danza dipendente, talentuoso già da bambino! Passa da alcune trasmissioni televisive albanesi, alla scuola del Teatro Carcano, a Milano, ammesso anche alla scuola di ballo del Teatro alla Scala: si diploma nel 2001. Nel 2003 partecipa ad Amici e vince la terza edizione.

Stefano Pisolato
Nato il: 21 aprile del 1977
A: Mestre
Segno Zodiacale: Toro
Non è andato troppo lontando da casa, Venezia andava benissimo! Lì ha studiato danza moderna, classica e jazz. Per approfondire tutto però è scappato a Parigi. Adesso balla modern jazz, contemporaneo, hip hop, popping e wave.

Squadra di Bill Goodson
Francesco Mariottini
Nato il: 6 novembre 1985
A: Jesi (AN)
Segno zodiacale: Scorpione
Studia danza da quando ha 11 anni e si fa notare in fretta, bel fisico, bella faccia, tanto talento e grande volontà. Studia tanto e cerca di migliorarsi sempre. Già dentro ad una compagnia, Francesco decide di tentare la sorta con Amici: alla settima edizione si classifica quarto.

Kris Jobson
Nato il: 28 novembre 1977
A: Kingston, in Giamaica
Segno zodiacale: Sagittario
Laureato a New York in una rinomata accademia dello spettacolo, ha per qualche tempo continuato a studiare (è proprio vero, non si finisce mai!) frequentando tanti altri corsi. Poi lo scrittura un’agenzia di spettacolo e ha la possibilità di lavorare nei teatri di tutto il mondo, Italia compresa…

Danilo De Lorenzo
Nato il: 10 novembre 1978
A: Castellamare di Stabia (NA)
Segno zodiacale: Scorpione
Ballerino e modello, in tv dal 2000 ed è bravissimo. Le sue esperienze più significative? Il Festivalbar e ballare nel tour di Paola & Chiara. La7 l’ha chiamato come coreografo per uno dei loro programmi.

Arduino Bertoncello
Nato il: 16 settembre 1984
A: Casaretta Cittadella (PD)
Segno zodiacale: Vergine
Tanta danza nelle sue giornate e tantissimo studio. Poi il debutto il tv. Nel 2000 debutta nel programma di RaiUno La vita in diretta, qualche anno più tardi a C’è posta per te e dal 2005 al 2006 a Domenica In. Ma nel suo curriculum vanta anche il Bagaglino e il musical La febbre del sabato sera.

Raffaele Casuccio
Nato il: 29 settembre 1978
A: Napoli
Segno Zodiacale: Bilancia
Tutto lo vogliono. Ha danzato per Ricky Martin, Robbie Williams, Giorgia, Tiziano Ferro, ha fatto parte anche del corpo di ballo che ha seguito in tour Renato Zero. In tv l’hanno voluto a Sanremo e pure a Ciao Darwin. Non è un mito?
Continua a leggere: ECCO CHI SONO I CADETTI DE 'IL BALLO DELLE DEBUTTANTI' DI CANALE5

TIRABOSCHI ED ITALIA1. OLTRE LA TALPA C'E' DI PIU'


La notizia del giorno è certamente la conferma del "tormentatissimo" reality LaTalpa3, con Paola Perego, dopo un periodo altalenante almeno quanto le quotazioni dei titoli in borsa meno accreditati. La conferma ufficiale, è succeduta a smentite e ri-smentite. Insomma, al 30 agosto, seppur con rinvio, "la Talpa si fa"...Ma c'è anche altro per Italia1, per la fortuna di alcuni, e per il semplice piacere di altri. Forse meno aggressivi, più di intrattenimento, e senza alcun bulbo oculare da "mordicchiare", la rete giovane di Cologno Monzese ha anche altri programmi, e non depone le armi nonostante alcuni programmi dello scorso anno non abbiano reso quanto previsto, anzi. Nella speranza che qualcuno ricordi a Tiraboschi che Paola Barale non è la prima inviata donna di un reality (succede infatti nel ruolo a Rosita Celentano e Chiara Tortorella, rispettivamente impegnate in MusicFarm di RaiDue e Ritorno al Presente di RaiUno), il direttore di rete "fa il punto della situazione". E' in arrivo infatti Medici Miei, sit-com che vede impegnato un Enzo Iacchetti zoppicante come quel Dr.House, costretto ad emigrare su Canale5, "causa elevati ascolti". Altra novità e, almeno sino a gennaio, il cambio di conduzione de Le Iene, dove a Luca e Paolo, si sostituisce Fabio De Luigi, e non più Teo Mammucari, impegnato in un già elevato numero di nuovi progetti. Tante altre novità ancora coinvolgono Italia1, basta leggere questo articolo tratto da IlGiornale:
«La Barale è una Talpa De Luigi fa la iena e Iacchetti il Dr House»
Le Iene senza Luca e Paolo. La Talpa con Paola Barale come inviata, politici e attori porno tra i concorrenti. Iacchetti che si crede il Dr House. Un nuovo gioco con quell’altra iena che è Teo Mammucari. Un pizzico di sit com e le amate serie americane. Da lunedì Italia Uno si appresta a raggranellare il pubblico dei ragazzi che rientrano nella routine scolastica. E spara le cartucce a disposizione per restare la rete leader nella fascia di pubblico più giovane. Già da martedì ci sarà un assaggio di quello che si vedrà sul secondo canale Mediaset: parte Medici miei, la prima sit com che prende in giro le serie ambientate negli ospedali con la spassosa coppia Iacchetti-Covatta e una stralunata Elisabetta Canalis. Enzino nella prima puntata zoppicherà come l’ormai famosissimo Hugh Laurie della serie americana. Quattro serate, al martedì, che in ottobre lasceranno spazio alle Iene. E qui viene la forte novità per la storica trasmissione della rete: alla conduzione con ci saranno più Kessisoglu e Bizzarri, ma arriverà l’attore Fabio De Luigi cui resta accanto Ilary Blasi. I due, quando quest’estate si è sparsa la notizia, hanno storto il naso...Cominciamo da qui, direttore Luca Tiraboschi...«Con me Luca e Paolo non si sono lamentati. Del resto torneranno in studio da gennaio. L’idea di Davide Parenti, il papà delle Iene, è quella di modificare la formula tradizionale, alternando i conduttori sul modello di Striscia la notizia. E poi per loro due ci sono molti impegni: mi piacerebbe che rifacessero Camera café e c’è un progetto per un “two-man-show”».Il suo palinsesto si regge anche quest’anno sulle serate tematiche.«Sì, cerchiamo di avere sempre un filo conduttore, una identità in cui i ragazzi si ritrovino facilmente, ogni serata dedicata a un genere. Al martedì, sul filone dell’ironia e dell’irriverenza, dopo le quattro serate di Medici miei, partiranno le Iene. Al giovedì invece ci dedichiamo al sarcasmo, al taglio grottesco. Si comincia con un nuovo gioco condotto da Teo Mammucari che non mancherà di usare la sua vena dissacrante. Si chiama Primo e ultimo, in sostanza il concorrente deve indovinare la via di mezzo (es: capire chi è la più giovane e chi la più vecchia tra un gruppo di donne). «Il lunedì sarà la serata doc: uno dopo l’altro mandiamo in onda Grey’s Anatomy e Nip/Tuck. A mezzanotte, Californication. Il venerdì serata crime: Csi Miami, Life, Dexter e Six Feet Under».Le altre seconde serate.«Al martedì, parrà strano, Saturday night live: non lo mandiamo di sabato perché i ragazzi sono fuori casa. Al sabato invece Studio Aperto Live e in seguito Borders, nuovo programma di approfondimento ideato dal direttore Giorgio Mulè, con storie anomale confrontate con casi stranieri. Alla domenica Quello che le donne non dicono, nuovo talk con Enrico Ruggeri in cui si intervistano personaggi femminili controversi in una formula particolare che ricorda un po’ Harem di Catherine Spaak».L’estate non è stata facile, con la concorrenza delle Olimpiadi e serie come Ugly Betty sotto le aspettative...«Veramente per Italia Uno è stata un’ottima estate: nonostante la fortissima attrazione dello sport su Raidue, la rete non si è spenta. Anzi, abbiamo avuto buoni ascolti e questo grazie a una scelta precisa: puntare su prodotti che piacciono a un pubblico ancora più giovane del nostro tradizionale. Come? Programmando serie come Buffy, Smalville, Friends. Ugly Betty è tornata a fare il suo dovere appena spostata dalla prima alla seconda serata. E poi abbiamo anche recuperato Canta e Vinci di Amadeus: programmato male in inverno ha dato buoni risultati in estate».
Continua a leggere: TIRABOSCHI ED ITALIA1. OLTRE LA TALPA C'E' DI PIU'

LE TRASMISSIONI SUL CALCIO PROPOSTE DA RAI E DA MEDIASET PER LA SERIE A '08/'09

Accordo finalmente e straordinariamente raggiunto. I diritti del calcio in chiaro, per la televisione generalista, sono stati venduti. Posta, quindi, l’ultima pietra sulla strada che si snoda sino all’uscio di quella che sarà rappresentante il lavoro che da oggi, con l’inizio del campionato di calcio, vedrà redazioni giornalistiche viranti allo sportivo in pieno fermento e sovvertite, perciò, le ufficialità e fumose esclusive di cui narrava il presidente della Lega Calcio Antonio Matarrese, sia Rai che Mediaset, nel pieno campo d’azione di cui constano, direttamente proporzionale alla cifra promessa, e successivamente pagata, alla Lega, mettono a punto le trasmissioni che godranno della possibilità di trasmissione delle più belle azioni delle giornate calcistiche relative alla stagione 2008/2009 e 2009/2010. Cancellazioni in casa del Biscione, relative ai programmi che ruotavano attorno al possedimento dei diritti per il triennio appena conclusosi; ritorni di gloria a Viale Mazzini che faranno felici non solo chi ama il calcio, ma anche i nostalgici della vecchia tv che, attraverso uno spioncino, getta l’occhio su quella odierna. Quale, quindi, il panorama che da oggi, sabato 30 agosto, si definirà rispetto alla messa in onda dei programmi puramente calcistici?

Partiamo dalla Rai, laddove lo sport più famoso la farà sicuramente da padrone e completiamo quanto già riportato a fondo del post di ieri pomeriggio. Il weekend calcistico avrà inizio sulla terza rete, quando, alle ore 18.10 sarà trasmesso 90° minuto Serie B, l’approfondimento settimanale sulla giornata di gare poco prima terminata riguardante la serie cadetta condotto da Mario Mattioli, subentrato a Franco Lauro che ne aveva condotto le edizioni che andavano dal 2005 al 2008, anni coincidenti con la perdita dei diritti. Terminerà la breve parentesi calcistica della serata giovane Sabato sprint, condotto da Paolo Paganini, alle 23.20 su RaiDue. Il giorno del riposo sarà anche il giorno della celebrazione completa delle partite di calcio, che troverà sicuramente diffusione all’interno di Quelli che il calcio…, il programma condotto da Simona Ventura che, finalmente, disporrà della possibilità di avere inviati direttamente dai campi. Un qualcosa che, nella sua piccolezza, sicuramente donerà maggior fascino al contenitore oltre che maggiore appeal e, molto probabilmente, incrementante audience, a partire dal 14 settembre, alle 13.45, su RaiDue. Subito dopo la linea passa, sulla stessa rete alle ore 17.10, sostituendo la soppressa terza parte del programma della Ventura, al redivivo Stadio Sprint presentato dall’onnipresente Enrico Varriale che raccoglierà commenti, interviste, opinioni a caldo direttamente dagli spogliatoi degli stadi italiani. La vera novità riguarderà, però, il ritorno della trasmissione calcistica più amata dagli italiani, il must, la storia che rivive: 90° minuto. Declassazione riguardante la rete, da RaiUno a RaiDue, il programma offrirà, a partire dalle 18.10, ovviamente, le prime immagini delle azioni e dei goals delle varie dispute, e sarà condotto da Franco Lauro, fresco, quindi, di promozione. RaiDue a tutto calcio ogni domenica pomeriggio, e l’appuntamento settimanale si concluderà con la storica Domenica Sportiva, condotta dal direttore di RaiSport Massimo De Luca che commenterà, assieme ai suoi ospiti, tra cui il confermatissimo Teo Teocoli, i filmati del posticipo serale domenicale.

Per quanto concerne l’azienda rivale, Mediaset, raggiunto l’accordo con la Lega Calcio per gli highlights della Serie A, per i quali non vale più il discorso di esclusiva, dato il quale le spettano i diritti audiovisivi delle immagini salienti e correlate per i campionati '08/'09 e '09/'10 esercitabili in chiaro dopo le 22.30, il fine settimana a tutto calcio accenderà la seconda serata di Rete4, alle 23.30 con l’avvio di Guida al campionato, condotto da Mino Taveri affiancato da Susanna Petrone. La geriatrica passa la staffetta alla giovane, che ne raccoglie l’eredità la domenica, alle ore 13.00, con la versione domenicale di Guida al campionato, ancora una volta presentato da Taveri in compagnia di Magda Gomes, Ciccio Graziani e Maurizio Mosca con il suo pendolino e le mirabili superbombe, accompagnati dagli immancabili comici della trasmissione in onda anche quest’anno su Italia1, tra cui Savi & Montieri, Andrea Perroni, I Turbolenti, Lallo Circosta e Davide Fratelli. Chiuderà la giornata sportiva Controcampo che, difettante della costola pomeridiana denominata Ultimo minuto, si trasferisce, come risaputo, su Rete4, alle ore 22.35, con la conduzione di Alberto Brandi accompagnato dalla conduttrice di RTV - la tv della realtà Cristina Chiabotto. Il parterre degli opinionisti sarà composto da Maurizio Mosca, l’ex arbitro internazionale Paolo Casarin, Gianpiero Mughini, Giovanni Galli e Ciccio Valenti che, sulla scia di come fatto nella scorsa stagione, commenterà le immagine più curiose e divertenti, con un pizzico di ironia, direttamente dai campi. Appendice finale sarà Fuoricampo, dall’1.00 all’1.30 con le interviste finali.

Schematizzando, quindi:
Rai
Sabato
18.10, Rai3 - 90° minuto Serie B (Mario Mattioli)
23.20, Rai2 - Sabato sprint (Paolo Paganini)
Domenica
13.45, Rai2 - Quelli che il calcio… (Simona Ventura)
17.10, Rai2 - Stadio Sprint (Enrico Varriale)
18.10, Rai2 - 90° minuto (Franco Lauro)
22.35, Rai2 - La domenica sportiva (Massimo De Luca)

Mediaset
Sabato
23.30, Rete4 - Guida al campionato (Mino Taveri)
Domenica
13.00, Italia1 - Guida al campionato (Mino Taveri)
22.35, Rete4 - Controcampo (Alberto Brandi)
Continua a leggere: LE TRASMISSIONI SUL CALCIO PROPOSTE DA RAI E DA MEDIASET PER LA SERIE A '08/'09

venerdì 29 agosto 2008

MATARRESE SMENTISCE L'ACCORDO CON LA RAI PER I DIRITTI TV DEL CALCIO (CHE VIENE POI UFFICIALIZZATO)

Ulteriore e nuovo colpo di coda nella questione legata ai diritti calcistici in chiaro. L’evolversi delle sue dinamiche eternamente sotto la luce dei riflettori stanno tenendo banco in queste ultime ore precedenti al vero avvio del campionato di calcio di Serie A che avrà luogo domani pomeriggio alle ore 18 con l’anticipo Udinese - Palermo. Sembrava fatta, e gli appassionati dello sport dalla palla di cuoio ad esagoni bianchi e pentagoni neri avevano tirato un sospiro di sollievo. Quanto di più sbagliato. Colpo di scena che preannuncia un reale punto a capo in tale bagarre, che sempre più assume le forme di una di quelle mediatiche, e che ci trova, puntuali, a smentire quanto detto in mattinata: i diritti non sono stati venduti. Il perché è legato alla parte mancante riguardante Mediaset, che pare non abbia messo ancora a punto gli ultimi tasselli per poter partecipare alla partita, rimanendo in tema sportivo. Riportiamo la notizia di fonte Digital Sat.
Ha destato sorpresa negli uffici della Lega Calcio la notizia dell'accordo raggiunto a Roma con la Rai per la cessione dei diritti. Il presidente Antonio Matarrese, raggiunto telefonicamente a Roma, ha "smentito che sia stato trovato un accordo con la Rai".

Le trattative in realtà dovrebbero essere ad una svolta
ma, secondo il pensiero di ambienti vicini alla Lega, mancherebbe ancora la parte che riguarda Mediaset, quindi la condivisione tra la tv pubblica e il gruppo commerciale del Biscione per quanto riguarda la seconda serata che, secondo l'ipotesi più accreditata, sarebbe condivisa tra 'Domenica sportiva' e 'Controcampo'.

Ieri Viale Mazzini aveva offerto 28,5 milioni per i diritti in esclusiva
(24,5 milioni per la serie A, 1,5 milioni per la serie B, 2,5 milioni per i diritti radiofonici) oppure, in alternativa, 23,5 milioni senza esclusiva (19,5 per la A, 1,5 per la B e 2,5 per la radio). La Lega, invece, puntava ad ottenere 30 milioni per i diritti senza esclusiva.
Insomma, a poco più di 24 ore dal fischio d'inizio della prima delle trentotto giornate di dispute, per quanto riguarda la visibilità di azioni, goals, e quant'altro abbia a che fare con esse, non c'è ancora chiarezza. E difficilmente verrà fatta nel giro di una serata e di una mattinata, seppur ci sia una strada da battere, aperta da una strana dispobilità all'ascolto dalla Lega e anche da parte della Rai, interessata, a quanto pare, all'acquisizione degli highlights e delle possibilità di cui potrebbe usufruire. Riusciranno le parti a trovare un definitivo accordo, che sulla carta pare, di conseguenza, smentire ogni qualsiasi volontà e annuncio di esclusività dei diritti, data la desiderata comproprietà tra le due aziende rivali?

UpDate delle 17.30: In barba a qualsiasi smentita, è di pochissimi minuti fa la notizia secondo cui i diritti sarebbero (finalmente, aggiungeremmo) acquistati. Un accordo ufficializzato, quindi, ed uno dei "gialli" maggiori di quest'estate vede finalmente soluzione. Ecco l'ANSA a riguardo:
ROMA, 29 AGO- Allarme rientrato: Rai e Lega calcio hanno raggiunto l'accordo sui diritti tv che assicura gol in chiaro per le prossime due stagioni. La Rai versera' alla Lega 27,5 milioni per il primo anno e 28 milioni per il secondo. L'intesa prevede per la Rai la disponibilita' degli highlights della Serie A nella fascia pomeridiana e, in forma non esclusiva, in quella serale; degli highlights della Serie B e dei diritti radiofonici.
Tutto è bene quel che finisce bene, allora. L'ultima domanda, in merito, è: quando verrà trasmesso 90° minuto? E la poniamo, ovviamente, con un pizzico di leggerezza e di sollievo, oltre che con la voce di chi attende una sorta di ritorno alle origini.
Ecco giunta la programmazione sportiva di RaiSport, in tempi record, per la prima giornata di campionato che avrà luogo già domani. Novità? L'assenza di Paola Ferrari da 90minuto, e la programmazione dello storico programma della Rai sulla seconda rete: RaiDue. Una strategia di rete probabilmente. L'ascolto della DomenicaIn di Pippo Baudo, ed il seguito della storica trasmissione sportiva storicamente presentata da Paolo Valenti, rappresentano una sicura roccaforte nella quotidiana sfida auditel. Ecco la notizia:
RAI: RITORNA ''90° MINUTO'', APPUNTAMENTO STORICO SUL PICCOLO SCHERMO
Roma, 29 ago. - (Adnkronos) - Il calcio torna protagonista dei palinsesti Tv e Radio di fine settimana.Il sabato calcistico iniziera' alle 18.10 su Raitre con ''90mo Minuto'' di Serie B, condotto da Mario Mattioli.Alle 23.15 su Raidue appuntamento con ''Sabato Sprint'' con la conduzione di Paolo Paganini.Domenica il grande calcio di Serie A prendera' il via alle 17.10 su Raidue con Enrico Variale alla guida di ''Stadio Sprint''.Alle 18.10, sempre su Raidue, il ritorno della trasmissione storica ''90mo Minuto'' condotta da Franco Lauro.Alle 22.35, ancora su Raidue, l'immancabile appuntamento con ''La Domenica Sportiva'' condotta dal direttore di Raisport Massimo De Luca.
Continua a leggere: MATARRESE SMENTISCE L'ACCORDO CON LA RAI PER I DIRITTI TV DEL CALCIO (CHE VIENE POI UFFICIALIZZATO)

BENEDETTI DAI REALITY SHOW/3 : LUCA JURMAN

Nuovo appuntamento con Benedetti dai reality show, la rubrica tutta targata Scavicchia la notizia il cui unico intento è l’ispezione, l’esplorazione, l’analisi dei protagonisti, ovviamente ricoprenti le più disparate vesti, quelle di inviati, di concorrenti, di opinionisti delle strutture televisive aventi più successo all’inizio del terzo millennio: i reality. Andiamo quindi avanti con questo nostro viaggio dopo aver fatto una breve ma opportuna digressione a scopo chiarificatore: quando parliamo di benedizione ovviamente non vogliamo intendere che grazie alla partecipazione ad un programma del genere un personaggio sia emerso dal nulla in cui era immerso precedentemente, quanto piuttosto sottolineare come, proprio prendendo parte ad una determinata trasmissione, sia reso conosciuto agli occhi del pubblico che ne snobbava l’esistenza, la bravura oltre che la particolarità espressa nel campo di originaria appartenenza. Detto ciò, allacciamo le cinture e partiamo per la prossima tappa. Breve, a dire il vero. La destinazione è la medesima, e ci siamo arrivati la volta scorsa: Amici di Maria De Filippi. E il nostro oggetto di studio sarà un altro appartenente al novero dei protagonisti reali della scuola televisiva, i professori. Parliamo, quest’oggi, del professore di canto arrivato solamente alla settima edizione, avente perciò alle spalle, per quanto riguarda la trasmissione, poco e niente: Luca Jurman.
Noto al pubblico di Amici soprattutto per l’azione difensiva avente le sfumature di una paternità ideale mai dichiarata nei confronti del vincitore Marco Carta, pochi di loro sono a conoscenza della strabiliante ed incredibile carriera del cantante dalla calda e suadente voce. Come apprendiamo dalla pagina dedicatagli nel sito ufficiale, però, parlare solamente di cantante appare come riduttivo rispetto al passato del professore. Milanese, nato il 28 febbraio 1967, è vocalist, musicista, arrangiatore, produttore ed anche attore, come abbiamo avuto modo di sapere in quella che è l’intervista riportata pochi giorni fa da noi, per un cameo in Ricordati di me, pellicola diretta da Gabriele Muccino. All’età di 13 anni iniziare a suonare il pianoforte mentre a 15 anni compone il primo jingle pubblicitario usato per lo spot dell’Asti Cinzano per poi darne vita a tantissimi altri, tra cui spiccano quelli della pubblicità dei biscotti Ringo, intitolato Ringo People, e poi quello dell’evento televisivo dei Telegatti, il mitico Sorrisi is magic. Collabora con tantissimi esponenti della discografia nazionale ed internazionale, tra cui Zucchero, Biagio Antonacci, Laura Pausini ed Eros Ramazzotti. Il primo lavoro discografico risale al 2004, in qualità di solista, ed è un cd live il cui titolo è Unplugged al quale segue Back To Luca Jurman, uscito poco tempo fa, anticipato, verso la fine del 2007, dal singolo Nera, il cui videoclip è stato girato proprio dall’amico Muccino. Televisivamente parlando, però, non bisogna attribuire la nascita del personaggio televisivo Jurman ad Amici, quanto farla risalire a qualche anno prima, precisamente nel 2002, al tempo dell’esperienza a Operazione Trionfo, il reality show di Italia1 condotto da Miguel Bosé nel quale sedici concorrenti erano rinchiusi in una sorta di Accademia all’interno della quale si tenevano lezioni di canto al fine di apprenderne le basi per un futuro da interprete.

Ebbene, nonostante ciò, la popolarità, la notorietà, il successo arriva con Amici, nel 2007. Apprezzato soprattutto da chi sosteneva quello che era etichettato come il suo "pupillo", il suo prediletto, Marco, Luca Jurman è il classico tipo che o si ama o si odia. Algido, istintivamente freddo e razionale, calcolatore nel momento in cui pondera e calibra precisamente il da farsi quando l’ironia prende sopravvento da parte dei professori di canto a lui avversi, quali Grazia Di Michele e Fabrizio Palma, che criticavano eccessivamente il metodo di studio alternativo proposto dal milanese, Jurman consta però di un alter ego: quello buono, paterno, che dispensa consigli alla sua squadra sentendosi parte di essa, in maniera incondizionata. Colui che, con sottile sete di rivincita, dando sfoggio della sua indubbia capacità interpretativa, intona con i suoi cantanti la stupenda I believe in can fly di Robert Sylvester Kelly, meglio conosciuto come R. Kelly, durante una puntata della fase serale della trasmissione, unendo l’utile (il prendere di petto una sfida implicita) al dilettevole (dimostrazione della bravura sua e della sua squadra) e battendo nettamente la proposta in chiave umoristica degli avversari. Una delle più gradevoli scoperte della settima edizione del programma condotto da Maria De Filippi, emerso non tanto per un prepotente farsi spazio, ma per un naturale evolversi delle situazioni e delle dinamiche che lo vedevano come uno dei fuochi protagonisti. Nella speranza che non vi sia modo di vedere rovesciati i propri, e non solo tali, in quanto estesi, giudizi con l’ottava serie della scuola. Sicuramente un altro benedetto dal reality!
Continua a leggere: BENEDETTI DAI REALITY SHOW/3 : LUCA JURMAN

I FISCHI AD ANNA TATANGELO E GIGI D'ALESSIO FARANNO "FISCHIARE LE ORECCHIE" ANCHE DI RAIUNO?


Ci sono dei detti popolari che trovano conferma quotidianamente nella nostra vita. In particolare, mai come in questo caso, è adatto proprio uno che recita: "Meglio un giorno da leoni, che cento da pecora". Applicando tale detto ad alcune situazioni, sembra però che questo perda un pò di fondamenta, nell'utilizzo e nella stessa veridicità. Insomma, limitandoci al patinato mondo dello spettacolo, non credo che Anna Tatangelo credi ciecamente in questa consuetudine, che di generazione in generazione, amiamo portare avanti. Il giorno da leone lo ha vissuto eccome, anzi credo molto più di un giorno. Una rapida, rapidissima ascesa dall'essere una giovane e timida cantante sedicenne sul palco dell'Ariston, sino a rompere la scaletta di Pippo Baudo per dichiarare, pubblicamente dopo mesi di "inciuci da parrucchiera", il suo amore per Gigi D'Alessio, cantante napoletano oramai noto a livello nazionale. Non sempre però i detti trovano conferma nella realtà; talvolta infatti, i fortunati "leoni" continuano ad avere il favore del pubblico per anni, imponendosi prepotentemente nel loro genere. Ma ogni leggenda, probabilmente questa vicenda ne è la conferma, ha un fondo di verità. O forse è meglio non accettare i 100 giorni da pecora?
E' da un bel pò, infatti che, in ogni uscita pubblica, Anna Tatangelo riceve fischi su fischi, sino ad offuscare presentazioni e ingressi in pompa magna. In ugual modo anche il suo attuale compagno, Gigi D'Alessio, sembra non ritrovare più il passato favore del pubblico, almeno in riferimento a quello di piazza, senza considerate le vendite di cd vari ed eventuali, ricevendo proprio nella sua città natale, in occasione del concerto di Pino Daniele trasmesso da RaiUno recentemente, una pioggia di fischi messa a tacere solo con la presentazione successiva di altri artisti ed i conseguenti applausi.
Risale però proprio a pochi giorni fa, in occasione del Trofeo Birra Moretti presentato, con dubbia capacità da Elisabetta Canalis, la stessa e sempre analoga rappresentazione dei fatti. In occasione di ogni presentazione, di ogni entrata sul palco organizzato allo stadio S.Paolo di Napoli, i fischi hanno travolto il duplice ingresso di Anna Tatangelo che, almeno nelle intenzioni, doveva allietare gli sportivi con le proprie canzoni, negli intervalli delle varie partite programmate.
Non voglio soffermarmi sul perchè. Vorrei però soffermarmi sulla oramai già definita e decisa trasmissione che proprio Gigi D'Alessio e Anna Tatangelo avranno nel sabato sera di RaiUno, nella prossima stagione, dal 28 novembre, nel sabato sera, dal titolo "GigieAnna" Quali potrebbero essere le ricadute di tale "scarso gradimento" sullo show? Con tale contesto, la dirigenza di RaiUno affiderebbe ancora un progetto a tale coppia artistica?
Tale situazione, in realtà, potrebbe scatenare un duplice effetto. Il gossip, inutile negarlo, è fin troppo usato come esca per raccogliere pubblico, vista la facilità estrema di accesso ad argomenti e surreali situazioni varie. E proprio il gossip esistente tra tale coppia, potrebbe ulteriormente rappresentare un motivo per non perdersi un minuto del programma organizzato da Ballandi e compagnia.
E' possibile però ravvisare, per la stessa coppia, una difficoltà nell'immergersi in tale progetto in una atmosfera che, innegabilmente, ha il sapore intenso della sfiducia. Mettere su un palco persone che, in più di una occasione, hanno subito delle brutte umiliazioni, rappresenta, televisivamente parlando, una dura incognita, da affrontare oramai a testa alta per RaiUno.
Continua a leggere: I FISCHI AD ANNA TATANGELO E GIGI D'ALESSIO FARANNO "FISCHIARE LE ORECCHIE" ANCHE DI RAIUNO?

RAI E LEGA CALCIO RAGGIUNGONO L'ACCORDO: TORNA 90MINUTO

Notizia dell'ultima ora, dove tutte le speranze erano oramai venute meno, è quella riguardante l'accordo raggiunto proprio pochi minuti fa tra la LegaCalcio e la Rai, la televisione pubblica italiana. Notizia lieta per gli appassionati di 90minuto che, dopo tre anni, vedranno il ritorno del loro programma preferito. Croce e delizia per Massimo De Luca, direttore di RaiSport che, entro domani, si vedrà costretto ad organizzare l'intero palinsesto sportivo della Rai. Ecco la notizia:
DIRITTI TV: RAGGIUNTO ACCORDO RAI-LEGA ROMA -
A quanto si apprende, Rai e Lega Calcio avrebbero raggiunto l'accordo per la cessione dei diritti in chiaro radio e tv dei campionati di serie A e B. Le parti sarebbero ancora al lavoro per perfezionare gli aspetti tecnici dell'intesa, che assicurerebbe a Viale Mazzini l'esclusiva sui diritti radiofonici e sulla fascia 13:30-22:30 (quella di Novantesimo minuto), ma non su quella di seconda serata (Domenica sportiva).
Lieta, lietissima notizia anche per Simona Ventura ed il suo Quelli Che..il Calcio che non avrà più bisogno di "emulare" collegamenti, ma potrà, dopo tanti stenti, potrà di nuovo collegarsi in maniera reale e concreta con i rettangoli verdi italiani. Diritti che però non riguarderanno anche la fascia della seconda serata. La Domenica Sportiva, quindi, si vedrà comunque contrapposto il giovane ControCampo, con Alberto Brandi e Cristina Chiabotto.
Continua a leggere: RAI E LEGA CALCIO RAGGIUNGONO L'ACCORDO: TORNA 90MINUTO

INTERVISTA A MICHELE SANTORO ED IL SUO NUOVO ANNOZERO

Istrionico, geniale ed estremamente necessario nel piccolo schermo. Egocentrico, fazioso e poco credibile. Beh, sono le due facce della medaglia riguardante Michele Santoro, il giornalista di RaiDue che, per questioni "varie ed eventuali", in un recente passato ha fatto non poco parlare di se. Idealmente ha atteso il ritorno in video di Adriano Celentano per riappropriarsi del proprio microfono e, con il suo Annozero, si è di nuovo imposto nel panorama televisivo italiano. Recenti sono le polemiche riguardanti la trasmissione di video di Beppe Grillo, altra questione che ha provocato giorni e giorni di vero e proprio dibattito. Un giornalista che, innegabilmente, in quella che lui stesso definisce "faziosità"è riuscito ad imporre un proprio stile, una propria dialettica, un pò frettoloso però nel definire talentuosa un personaggio come la sua "valletta di eccellenza" Beatrice Borromeo. Ecco una intervista che proprio oggi LaStampa riporta avente come protagonista appunto Michele Santoro, a breve impegnato con la sua nuova edizione di Annozero:
Santoro: "Grazie a Dio sono fazioso"
"Non prendo lezioni. Il Pd? È un accrocco di notabili nascosti dietro Veltroni"
ANDREA SCANZI
ROMAMichele Santoro è appena tornato dall'Africa. Di parlare di tv ha voglia, di commentare le critiche dei colleghi no. «Non mi piace, sembriamo galli nel pollaio».
Anno Zero. Vecchio nome, formula nuova. «Cambierò titolo quando tutti i censurati torneranno in tv. Ci saranno ancora Travaglio, Vauro, Ruotolo. Tornerà Corrado Formigli e spero anche Jacona. Vorrei che la fabbrichetta Santoro si riunisse, a quel punto farei un passo indietro».
E la Borromeo? «Bea è un talento straordinario, che adesso sente comprensibilmente voglia di provare altro».
Santoro: narciso, partigiano, giustizialista. «Se fai tv, non puoi non essere narcisista. Giustizialista? Gli interventi di Forleo e De Magistris sono stati momenti di tv altissima. Partigiano è un complimento, ho pure cantato Bella Ciao. Conosco la storiella: gli altri sono obiettivi, io e Travaglio no. Mentana dirà che è obiettivo, Floris che è 2 volte obiettivo, Vespa che ha il binocolo con 3 lenti. Perfino Ferrara e Feltri danno lezioni di obiettività. Ci hanno massacrato per gli attacchi a Mastella, poi però quando è uscita la sentenza della Corte di Cassazione che ha ritenuto legittima la detenzione di sua moglie, giornali e tv sono stati zitti. Se questa è l'obiettività, meglio essere partigiani».
Non teme un'altra censura? «Il "Santoro si contenga" avvenne con il centrosinistra al governo, col centrodestra al potere ho fatto buonissime cose. A farmi direttore è stata Letizia Moratti, a sdraiarsi sui binari per non farmi direttore del Tg3 è stato il centrosinistra. Attenti a luoghi comuni».
Per il Pd non stravede. «Auspicavo la nascita del "partito che non c'è" già ai tempi del Pci, ma il Pd non è un partito: è un accrocco di gruppi notabiliari nascosti dietro Veltroni. Paul Krugman ha scritto che nei periodi di crisi emergono le differenze tra i due schieramenti, ma io ne vedo poche».
Sembra Beppe Grillo. «Grillo arriva a conclusioni spesso rudimentali, ma non di rado lo condivido. Ha ragione quando ripete che la gente doveva saperlo prima di votare, che il Guardasigilli di Prodi sarebbe stato Mastella. Desidero come lui un totale rinnovamento e quindi l'azzeramento di questa casta».
Ma l'opposizione esiste? «E' debolissima. Berlusconi ha risolto l'emergenza rifiuti con idee del governo Prodi, solo che Prodi era una pappamolle, neanche è mai andato a Napoli».
Lei cerca la polemica, per questo chiama Sgarbi. «Se non inviti il contraddittorio, sei fazioso; se chiami l'avversario più agguerrito di Grillo, cerchi la polemica. Quella puntata è stata un mio fallimento, ma solo perché la mia fiducia negli intellettuali di destra è stata nuovamente tradita. Quando Sgarbi ragiona liberamente è eccezionale, quando risponde a comandi dall'alto è insopportabile. Per una puntata sul conflitto di interessi mi esortarono a chiamare Elio Vito. Venne solo per interrompere Rutelli».
Quelli di destra le ostacolano i dibattuti, quelli di sinistra la disertano direttamente. «Sempre Krugman ha scritto che il grado di libertà di una trasmissione si valuta dal numero di defezioni dei potenti. Nessuno come me ha ricevuto rifiuti dai diessini. Se oso parlare di Telecom, D'Alema non viene per due anni».
Per andare da Celentano, si è dimesso da parlamentare europeo. E gli elettori? «D'Alema, Bersani, Bresso, Del Turco: nessuno di loro ha terminato il mandato europeo. Berlusconi si è candidato in tutti i collegi e non ha mai messo piede a Bruxelles. Però gli editoriali si scrivono su Santoro. Non mi candidai certo per intraprendere la carriera politica, i miei elettori sapevano che l'obiettivo era tornare in tv. Col senno di poi non mi ricandiderei».
E col senno di poi tornerebbe a Mediaset? «Era una Italia 1 senza identità, dopo di noi sono arrivati Paolo Rossi, la Dandini, Luttazzi, Le iene e Zelig. Moby Dick faceva 2-3 punti più della media della rete, ma ancora oggi si parla di fallimento. Grazie a noi partigiani, Mentana divenne l'ago politico della bilancia. Adesso Italia 1 vorrebbe Floris: sarei curioso di vederlo a Mediaset, ma la Rai deve fare di tutto per tenerselo».
Lei accettò l'invito di Celentano, Biagi e Luttazzi no. «Grazie alla mia partecipazione, 11 milioni di italiani hanno sentito parlare del diktat bulgaro. Daniele sa che le porte di Anno Zero sono sempre aperte per lui, merita uno spazio tutto suo. Sulle mie polemiche con Enzo si è scritto molto. Non eravamo mammolette quando ci scontravamo, ma è stato un maestro. Le sue ultime telefonate sono uno dei ricordi più belli della mia vita».
Costanzo vorrebbe fare una serata al mese con lei al Brancaccio. «L'amicizia con Maurizio è stata cementata da una bomba, va oltre tutto. Vedremo. Però Maurizio sa suonare il piano con 10 dita, io no. Lavoro bene solo se mi fisso su una cosa per volta: con passione, come un invasato. Altrimenti che partigiano sarei?».
Continua a leggere: INTERVISTA A MICHELE SANTORO ED IL SUO NUOVO ANNOZERO