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sabato 27 ottobre 2007

LA GUERRA E PACE DI RAIUNO



Eccomi, forse in ritardo, nel commentare la fiction Guerra e Pace, andata in onda su RaiUno nelle serate di domenica e lunedì scorso, e le cui puntate finali ci attendono negli analoghi giorni della settimana in corso. Devo dire che sono rimasto molto colpito. Piacevolmente intendo. Una fiction che più che fiction, è un film in costume vero e proprio. All’altezza di film del grande schermo, del calibro di Ragione e Sentimento e Orgoglio e Pregiudizio, infatti la fiction proposta dalla prima rete di stato ha potuto contare su un cast di tutto rispetto. Ambientazioni da sogno e paesaggi degni del miglior classico della letteratura, hanno fatto da sfondo al prodotto, realizzato dalla LuxVide e dalla Rai. Artisti di tutto rispetto hanno infatti mosso i loro passi in palazzi reali, case di corte, utilizzato le loro armi in veritiere battaglie. Non voglio, almeno per ora soffermarmi sui singoli attori. Devo però dire che troverei solo parole di elogio per attori affermati o giovani che hanno maestralmente prestato la loro professionalità per questo capolavoro. La prima puntata forse un po’ lenta. Credo, a mio avviso, che questa lentezza sia stata però prevedibile. Parliamo infatti di una prima di quattro puntate. Tante sono quindi le presentazioni da realizzare, dal complicato contesto storico nel quale Tolstoj decise di ambientare il tutto, sino a giungere agli innumerevoli personaggi facenti parte di più famiglie. Rendere noto al telespettatore le varie sfaccettature facenti parte dei singoli personaggi deve essere comunque stato compito arduo per il regista e per gli sceneggiatori. Parliamo comunque di un classico della letteratura. Impensabile, a mio parere almeno, fornire questa fiction di un ritmo molto più serrato. E’ necessario infatti pensare, che comunque ogni tipo di prodotto necessita un certa cadenza di colpi di scena o cambiamenti di fronte. Spesso infatti, taluni telespettatori, vogliono anche avere a disposizione il tempo di cogliere sguardi o godersi gli spettacolari paesaggi che fanno da sfondo a questa fiction. Già infatti, viste che le problematiche appena accennate sono venute meno, la seconda puntata è risultata a tratti più scorrevole. In attesa ora delle ultime due puntate, sinceramente, almeno per ora, non mi sento altro che di fare i complimenti a coloro che hanno realizzato questo lavoro. In termini auditel il prodotto è andato bene. Impensabili i livelli degli anni passati però. Questa stagione è cominciata così e stenta a cambiare. Oltre sei milioni infatti hanno seguito la fiction di RaiUno, portando almeno sinora, la media in termini di share oltre il 26%. Le aspettative forse facevano prospettare un dato più alto, ma per i tempi in cui si trova RaiUno, questi dati sono oro colato. Le critiche ci sono state. Alcune autorevoli firme del giornalismo italiano hanno tacciato infatti i realizzatori di aver fornito a questa fiction un aspetto troppo da soap. Personalmente ritengo che ciò, se è accaduto, sia anche giusto. La descrizione accurata delle battaglie e del contesto storico esistente nel romanzo sono da destituire ad appositi documentari. Parliamo di un pubblico di RaiUno, per lo più familiare. Avrebbe attirato più l’attenzione le date storiche o le varie ricostruzioni di guerra, o la storia d’amore che fa da fil rouge all’intera fiction? Beh, io propendo per la seconda….e voi?
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GLI HEROES NON SI SALVANO NELLA DOMENICA DI ITALIA 1



Italia1, quest’anno, grazie anche alla politica del suo direttore Tiraboschi, aveva basato l’intera organizzazione e presentazione del nuovo palinsesto sui noti Heroes. I supereroi infatti, che hanno spopolato in america, sono giunti in Italia in quel di settembre, pronti a destare l’intera attenzione dell’appassionato pubblico della giovane rete Mediaset. Ebbene, codesti Heroes, in Italia almeno, non hanno mai sfondato. Sinceramente non mi spingo in giudizi sul prodotto, visto che mi sono limitato alle sole prime due puntate. Però, a quanto ho potuto capire da commenti vari il prodotto è andato via via migliorando, rendendosi comunque sempre più, televisivamente parlando, attraente. C'è da dire soprattutto che, a mio modesto parere, è stata errata la collocazione, e la testardaggine con la quale non si è mai pensato di provarne una nuova. Errato partire con un prodotto con un pubblico così giovane, nella domenica sera di inizio settembre...ancora estate piena.
Gli ascolti infatti non sono mai decollati, e piano piano, dal 10% relativo ai primi episodi, si è scesi inesorabilmente sino al 5% dell’ultimo mercoledì. Apprezzabile la scelta della direzione di Italia1. Era prevalso il rispetto del telespettatore sul raggiungimento degli obiettivi di rete. Ma questa decisione non è stata portata in porto sino alla fine. Inspiegabilmente, infatti, gli ultimi due episodi sono stati cancellati dalla programmazione. Non vorrei essere nei panni di coloro che, affezionati a questa serie, hanno visto sfumare, proprio nelle ultime due puntate, questo appuntamento fisso. Le ultime puntate saranno proposte nella seconda serata dei due prossimi mercoledì. E’ proprio il caso di dire, che questi eroi, non hanno salvato proprio nulla….anzi….
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lunedì 22 ottobre 2007

GUERRA E PACE....SU RAIUNO


Il capolavoro di Tolstoj in un film in quattro parti, per la regia di Robert Dornhelm, in onda su Raiuno nelle serate di domenica e lunedì, il 21, 22, 28 e 29 ottobre. Un affresco della Russia di inizio Ottocento, nel momento cruciale dell'invasione Napoleonica. Ma anche la vita, l'amore, la morte, il desiderio di vendetta e il perdono, la ricerca della felicità, la volontà di fare il bene e la caduta nel male di ogni uomo. Nel cast italiano, Alessio Boni è il principe Andrej, Violante Placido è Hélène, Valentina Cervi è Maria, Ana Caterina Morariu è Sonia, Andrea Giordana è il conte Rostov e Toni Bertorelli è il principe Kuragin. Ad interpretare Natasha la giovane attrice francese Clemence Poesy.

Ecco il riassunto della prima puntata:
Prima puntata Mosca 1805. La Grande Armata francese, guidata da Napoleone, avanza inesorabile verso l’ignara Russia, facendo terra bruciata attorno a sé. A Mosca, intanto, la vita continua. A casa dei conti Rostov fervono i preparativi per la festa di onomastico della giovane e bella Natasha, che aspetta con impazienza i suoi ospiti. Primi ad arrivare: il principe Andrej Bolkonskij, ufficiale dello Stato Maggiore, con la moglie Lisa, incinta, e poi Pierre, amico di famiglia, accompagnato dalla sua madrina, Maria Dmitrievna, parente stretta dei Rostov. Andrej e Pierre si incontrano dopo anni di lontananza. Entrambi sono visibilmente a disagio: Andrej spicca per la sua fierezza, mentre Pierre, più maldestro, soffre il peso della sua condizione di figlio illegittimo. La sua vita, però, potrebbe cambiare da un momento all’altro, se il padre - il conte Bezuchov – ormai prossimo alla morte, lo nominasse suo unico erede, scavalcando nella successione Vasilij Kuraghin, anche lui presente alla festa, insieme alla bellissima figlia Elena. Si aprono le danze: Natasha, legata a Pierre da una profonda amicizia, lo invita a ballare, ma lui rifiuta; Nicolaj - il primogenito di casa Rostov - si stringe, invece, alla cugina Sonja, sotto lo sguardo critico della madre, a cui non è sfuggito il sentimento che da tempo unisce i due ragazzi. L’arrivo di un dispaccio imperiale interrompe la festa: per ordine dello zar Alessandro, la Russia entra in guerra a fianco dell’Austria contro la Francia. Nell’entusiasmo generale, Pierre è la sola voce dissenziente, disposta ad appoggiare gli ideali di libertà e uguaglianza per cui si batte Napoleone. Finita la festa, l’emozione di Natasha è così grande che non riesce ad addormentarsi: confida a Sonja di essersi innamorata del principe Andrej, sebbene sia un uomo sposato e irraggiungibile. La notte non è finita nemmeno per Pierre, che raggiunge i suoi compagni di bagordi - Anatole Kuraghin, fratello di Elena, e Dolochov – al circolo degli ufficiali. Qui lo recupera la Dmitrievna, ormai ubriaco, per portarlo al capezzale del padre, che, di fronte ad uno sconcertato Vasilij, lo riconosce come figlio legittimo. Ora Pierre è il nuovo conte Bezuchov, uno degli uomini più ricchi di tutta la Russia. All’improvviso la bella Elena sembra attratta da lui. Stregato da tante attenzioni, Pierre si trova presto imprigionato in un matrimonio d’interesse, legato per la vita ad una donna che non lo ama. Per i soldati, invece, è tempo di addii: Nicolaj si arruola come ussaro; il fratellino, Petja, vorrebbe seguirlo, ma è troppo giovane per combattere. Andrej è nominato aiutante di campo del generale Kutuzov. Prima di partire, affida la moglie Lisa alle cure della sorella Marja, del padre, uomo eccentrico e scontroso, e della loro dama di compagnia, Mlle Bourienne. Questa guerra, però, sembra una disfatta annunciata: a Branau, i russi battono in ritirata. Nicolaj viene colpito da una granata e portato in salvo dal suo superiore Denisov. Durante lo scontro decisivo ad Austerlitz, Andrej, ferito, stramazza al suolo, nel tentativo di organizzare una controffensiva. Ogni sogno di gloria sembra essere infranto, su di lui soltanto il cielo aperto ed infinito. I soldati, sconfitti, cominciano a far ritorno a casa: Nicolaj, accompagnato da Denisov, riabbraccia i suoi genitori e l’amata Sonja, mentre Dolochov trova ospitalità a casa di Pierre e rimane colpito da Elena. Non tutti però possono ricongiungersi ai loro cari, la notizia della morte di Andrej arriva con tempestività nella tenuta di Lysya Gory, gettando nello sconforto il principe Bolkonskij e Marja, che non ha il coraggio di dirlo a Lisa. Ed è proprio quando la donna è prossima al parto che Andrei, inaspettatamente, fa ritorno a casa. E’ stato salvato da un medico francese ed ora è arrivato in tempo per vedere Nicoluska nascere e la moglie morire mentre lo dà alla luce. Andrej è disperato, oppresso dai sensi di colpa. Non ha più il diritto di desiderare la felicità. Non appena Pierre viene informato del ritorno di Andrej, decide di andarlo a trovare. Il suo entusiasmo, a tratti infantile, non riesce a risollevare l’amico. Sarà il secondo, casuale, incontro con Natasha a ridare ad Andrej la forza di sperare. I due si rivedranno una terza volta ad un ballo, indetto a Mosca per celebrare la pace appena stipulata tra la Francia e la Russia. Natasha è molto emozionata: ritta, con la schiena alla parete, aspetta che qualcuno la inviti a ballare. Contro ogni sua speranza, è Andrej ad avvicinarsi a lei. I suoi occhi non si staccano da quelli di lui, mentre si lasciano trasportare dalle note di un romantico valzer. Alla fine del ballo, Natasha e Andrej continuano a cercarsi nella sala e si scambiano uno sguardo carico di promesse.
fonte:Ufficio stampa Rai
a domani per un mio giudizio personale.
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domenica 21 ottobre 2007

IL TRENO VA SUL BINARIO DEL GIOVEDI'....I FUORICLASSE AL SABATO




RaiUno, in primetime, almeno per quanto riguarda le trasmissioni, ha errato non una sola scelta. Il Treno dei Desideri non riesce a sfondare al sabato sera, sempre staccato dal C'è Posta per te di Maria De Filippi. Al contempo I FuoriClasse di Carlo Conti, non riescono a raggiungere nemmeno il 20% di share. Sempre circa il 19%. Riguardo il treno mi sono già espresso. Trasmissione che negli anni scorsi è andata bene perchè sempre contrapposta a trasmissioni si tutt'altra tipoogia. Parliamo della Corrida di Gerry Scotti e di Paperissima di Antonio Ricci. Quest'anno fin troppo azzardata l'idea di scontrarsi con un programma tanto simile, quanto affermato e dotato di un pubblico fedelissimo. Per quanto riguarda i FuoriClasse il mio giudizio è fortemente negativo. Tanto valeva riproporre I Raccomandati che tanto successo hanno avuto lo scorso anno, senza ricorrere a questa diluita versione del giovedì sera. Ed ecco quindi che, dopo i risultati, giungono i primi cambiamenti. Il Treno dei Desideri infatti ora verrà proposto il giovedì sera, mentre Carlo Conti raggiungerà il sabato sera. Ecco infatti la notizia, tratta da Il Giornale:

Alla fine, i vertici di Raiuno si sono decisi. Dalla prossima settima si farà inversione tra «I Fuoriclasse» e «Il Treno dei desideri»: il primo sarà spostato al sabato e il secondo al giovedì, come ci si sarebbe aspettato in una programmazione più sensata. Lo show della Clerici infatti è troppo simile (e pesca nello stesso pubblico femminile) a quello della De Filippi. Mentre il programma di Conti le prende sempre da «Distretto di polizia».

In questo modo RaiUno tenta di salvare almeno uno dei due show, e credo si tratti del Treno di Antonella Clerici, che comunque qualche soddisfazione aveva dato, come detto, negli anni passati, superando programmi storici e difficili da battere. La mia impressione è che la stessa dirigenza di RaiUno si sia resa conto che lo show di Carlo Conti sia senza speranza. A questo punto, tanto vale perdere di sabato sera, destinato, fino a quando RaiUno non si inventerà qualcosa di nuovo ed originale, ad essere terreno di Canale5 e di Maria De Filippi.
E nel contempo, da TvBlog giunge la notizia che anche la fiction Gente di Mare2, anch'essa punto debole della programmazione di RaiUno, si estenda anche al mercoledì. Un colpo al cerchio, un colpo alla botte. Una non-concorrenza alla isola della Ventura, ed un modo per finire quanto prima questa infinita fiction.
Non ci tocca ora che vedere i risultati.
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VENTURA E DR.HOUSE, LA FEBBRE DEL MERCOLEDI' SERA




Quella del mercoledì sera è divenuto oramai una delle sfide più interessanti, in termini di auditel, della settimana. Simona Ventura infatti, forte della sua rediviva Isola Dei Famosi, raggiunge ottimi livelli su RaiDue. D'altro canto, Canale 5, ha deciso di porre una concorrenza ben più forte dell'ennesima riproposizione dei film di Natale. La dirigenza dell'ammiraglia Mediaset ha infatti deciso di portare su Canale5 il telefilm americano Dr.House, che tanto successo ha già riscosso su Italia1, quest'anno e negli anni passati. Mercoledì si è avuto il primo confronto. Analizzando i dati auditel è difficile dare un giudizio lampante. Dr.House ha però tutto sommato prevalso sul reality di RaiDue. Superando i 6 milioni di ascolto ha infatti destato non poca sorpresa. Ovviamente in termini di share, Simona Ventura ha superato di ben tre punti lo sgorbutico dottore, complice sicuramente la maggiore durata. Entrambi soddisfatti quindi. Proprio una bella sfida, e di questi tempi.....meno male!
Devo dire che inizialmente ero un pò diffidente. Pensavo infatti che, a serie già iniziata, Dr.House, il noto telefilm interpretato da Hugh Laurie, non potesse di gran lunga superare i suoi già grandi successi su Italia1. Ma la mossa è stata azzeccata.
Grazie all' (AGM-LSP), ecco l'identikit dei telespettatori di Dr-House.

(AGM-LSP) Sono giovani, colti e abitano prevalentemente al Nord. Questo l'identikit dei fan di Dr House, il dottore più bisbetico e nevrotico protagonista della serie tv.Il pubblico che premia con record d'ascolto il telefilm è composto soprattutto da uomini e ha le caratteristiche del target pregiato. A seguire House sono soprattutto persone con un'istruzione media superiore (29.6%) e laureati (27.3%) e che abitano prevalentemente al Nord Ovest (29%). Seguono il Nord Est (23%), il Centro (21.4%) e il Sud e Isole (18.8%).
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LA FUGA DEL SABATO SERA


No, non mi sto riferendo ad una parodia del noto musical che vede protagonista John Travolta, bensì a quello che sta accadendo dinanzi alle nostre televisioni nella fascia del prime time del sabato sera. RaiUno e Canale5 hanno infatti programmato rispettivamente Il Treno dei Desideri con Antonella Clerici e C’è posta per te di Maria De Filippi. La seconda trasmissione, sull’ammiraglia Mediaset, riesce sempre a prevalere sulla concorrenza. Indipendentemente però dal risultato finale, una superficiale lettura dei risultati auditel porta ad una conclusione inconfutabile. Le abitudini sono cambiate, e difficilmente la gente rimane in casa a guardare la tv nel sabato sera. Le due bionde protagoniste del sabato sera infatti, veleggiano entrambi intorno al 20-22% di share, con un ascolto in valore assoluto bassissimo. La scorsa settimana infatti i postini della De Filippi hanno prevalso sui binari della Clerici per poco più di 4.milioni 400.000 spettatori, superando i miseri 4 milioni della regina dei fornelli di RaiUno. Sono lontani i tempi in cui il sabato sera era la serata principe della programmazione televisiva. Quelli in cui essere protagonisti di uno show del sabato sera corrispondeva ad una promozione ed una sicura maggiore popolarità. Sono lontani e passati i tempi i cui Raffaella Carrà, con il suo Carramba che Fortuna, racimolava oltre 11 milioni di telespettatori dinanzi al televisore in tutta la penisola. Ascolto che non è raggiunto nemmeno con la somma di quello delle due ammiraglie. Ovvio che un mutamento sociale possa aver influito su questo dato, ma impressionante il modo in cui oramai gli ascolti del venerdì sera superano sempre, di gran lunga, quelli del sabato. Il mio però spirito critico nei confronti di entrambi le tristi trasmissioni, mi porta ad una piccola riflessione: sono le nostra abitudini che sono autonomamente cambiate, o è la stessa offerta televisiva che ci ha costretto a cambiarle?
E’ vero la Carrà non era di granchè diverso dalla Clerici, ma prima di tutto la Carrà è la Carrà, e soprattutto quella trasmissione appariva originale agli occhi dei numerosi telespettatori reduci solo, in genere da Stranamore di Alberto Castagna e del meno recente Portobello di Enzo Tortora.
Ad onor del veo bisogna però aggiungere a questa mia personale analisi il fatto che l’intera televisione generalista sta attraversando un periodo non facile. RaiUno e Canale 5 infatti riescono a vincere una prima serata con poco più di cinque milioni, cosa che non accadeva in passato. Lo stesso Ciao Darwin, in onda il martedì, riesce a prevalere sulla fiction di RaiUno, Gente di Mare2, con poco più di 5 milioni e poco oltre il 23% di share.
Però è questo sabato ad essere triste, troppe lacrime, e troppi poco sorrisi ed ascolti…
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mercoledì 17 ottobre 2007

LA BARONESSA DI CARINI SI E' REINCARNATA SU RAIUNO

Domenica e lunedì sera, come già detto in altri post, abbiamo potuto assistere su RaiUno alla fiction in due puntate, la Baronessa di Carini. Ne avevamo già parlato in un precedente post. Inutile quindi dilungarsi sulla attraente trama del prodotto. Vorrei più fare luce su quello che è stato questo ennesimo pargolo di RaiFiction, da un mero punto di vista qualitativo. Soddisfacenti gli ascolti. Parliamo di una media superiore al 26%. Risultato che vale oro in questo inspiegabile momento di stanca auditel. La protagonista era Vittoria Puccini. La famosa Elisa di Rivombrosa infatti, dopo aver fatto parte delle quattro ragazze di San Frediano, sbarca per la seconda volta su RaiUno, in una fiction sempre in costume. Impeccabile la sua performance. E’ pur vero che sembra nata per quel ruolo. Una espressività vocale e visiva di altissimo livello hanno infatti confermato la lucentezza interpretativa di questa giovane attrice che, piano piano, si sta facendo sempre più spazio nel panorama televisivo-cinematografico italiano. Discorso opposto per Luca Argentero. Ebbene, nel precedente post non ero prevenuto. L’ex concorrente del Grande Fratello, a mio modesto parere, non si è dimostrato all’altezza del ruolo. Accettabile l’interpretazione, meno le sue battute. Forse, quel ruolo così importante, avrebbe meritato attori di altro livello, incidendo positivamente sull’intero giudizio. Bravo Lando Buzzanca, che dopo aver interpretato il padre di San Francesco in Chiara e Francesco, nell’arco di una settimana è passato al ruolo di Don Ippolito, medico di Carini.
Buona anche l’interpretazione di Enrico Lo Verso, Don Mariano nella fiction. Per lui si tratta soprattutto di una conferma.
Eccellente la trama. Un giallo misto ad una storia d’amore, eccellentemente gestito dal regista con una originale fotografia, hanno fatto da sfondo a questa fiction appena terminata su RaiUno. Meno entusiastico è il mio giudizio riguardo il finale. Ai miei occhi apparso forse troppo frettoloso ed avventato. Sarebbe bastato un batter d’occhi per ritrovarsi dall’incendio della Villa Vernagallo, al lieto fine che vedeva i protagonisti distesi su un prato giurandosi amore eterno, avendo sfatato la tradizione centenaria.
Il mio voto. Sicuramente un 7 pieno. Non è stata di certo una delle migliori fiction proposte dalla nostra televisione, ma sicuramente le altissime capacità di alcuni attori, e la originale realizzazione, ne hanno fatto un buon prodotto, godibile. A tratti lento, ma godibile.
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BONOLIS E LAURENTI, BONOLIS E LAURENTI....E SOLO BONOLIS?




Tra i miei personaggi televisivi preferiti figura sicuramente Paolo Bonolis. Innata verve e capacità di intrattenimento fanno di lui infatti un vero animale da palcoscenico. Un po’ opaco negli ultimi anni, ma comunque innegabile l’ammirazione nei confronti del suo stile di presentazione. C’è però un neo nella carriera di Paolo Bonolis, c’è qualcosa che talvolta mi stanca, qualcosa che, ai miei occhi, mi rende lo stesso presentatore romano più pesante e ripetitivo. Questo neo ha un nome ed un cognome: Luca Laurenti. Infatti, colui che è chiamato in scena con il nomitativo di “maestro” da Bonolis, ha rappresentato per me, sin dai tempi dei Cervelloni, su RaiUno, motivo di dubbio e perplessità. Inizialmente la coppia poteva in realtà funzionare. Qualche gag poteva risultare gradita ed originale. Ma già dopo un po’ questo matrimonio professionale tra i due ha creato in me non pochi tentennamenti. Troppa l’ombra di Totò e Peppino è presente in questi sketch (con le dovute differenze, non mi si risenta Totò ed il fratello De Filippo), troppo marcata la forzatura del personaggio. Una voce stridula e acuta, a cui io non ho mai creduto, ha infatti caratterizzato la presenza di costui. Lo avete mai sentito cantare nella Buona Domenica di Maurizio Costanzo?
Sarebbe da studiare alla Nasa una tale variabilità di modulazione delle corde vocali.
Il tutto accompagnato da una fin troppo finta tontolaggine. Degno infatti del più puro dei cartoni animati è infatti il comportamento di Laurenti, in ogni trasmissione in compagnia di Bonolis. Impensabile pensare che questo personaggio possa reggere al ritmo quotidiano con questo tasso di scemenza nel proprio cervello. Ma soprattutto, ciò che oramai mi ha proprio stancato è la ripetitività degli sketch. Sempre uguali. Vedere un filmato di Striscia la Notizia degli anni passati e vedere l’odierno Ciao Darwin nel momento del “documentario”, per credere. La “bavosa” è sempre lì…. Ma perché Bonolis non può presentare da solo? Perché deve appesantirsi di questo inutile portachiavi indossato perennemente non appena mette piede in casa Mediaset. Affari Tuoi, Domenica In, Sanremo, hanno dimostrato che Bonolis non ha bisogno di una spalla. Anzi.
Una coppia stantia, che oramai non ha nient’altro da dire. Va bene l’amicizia, ma molteplici situazioni ci hanno dimostrato quanto questo raro sentimento valga in un mondo dove contano solo due numeri. Quelli dei soldi e degli ascolti.
Bah…..forse mi devo fare gli Affari Miei……
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lunedì 15 ottobre 2007

TORNANO CROZZA E MAMMUCARI..


La nostra televisione si arricchisce di due nuovi personaggi e trasmissioni. Parliamo ovviamente di programmi giù visti, consuetudine oramai di questo palinsesto italiano. La7 e Italia1 infatti ripropongono due punti saldi della propria programmazione. La rete del gruppo Telecom infatti presenta per la terza volta, il one man show che vede protagonista il comico Maurizio Crozza. Volto forse più noto al pubblico per i suoi passati a RaiDue a Quelli che.... e nel Sanremo di Simona Ventura, Maurizio Crozza dopo aver conferito una grossa connotazione politica ai suoi sketch, ha infatti deciso di ritornare in tv in corrispondenza delle elezioni primarie relative al Partito Democratico. Si tratta quindi di 10 puntate, di cui un "meglio di", in cui il comico genovese si destreggerà tra attualità, politica e spettacolo. L'esordio quindi stasera, cercando di sfruttare la scia delle tante polemiche provocate dalla copertina di Ballarò, da lui stesso curata due settimane fa.

Come detto, torna anche Teo Mammucari. Dopo infatti una estenuante estate fallimentare con Cultura Moderna, lo show man infatti rimette piede a Italia1, rete di Tiraboschi, per riprendersi il suo Distraction, in 7 puntate. Da domani sera infatti, Mammucari prenderà di nuovo posto nell'irriverente quiz che tanto successo ha avuto nella prima stagione, meno nella seconda con Enrico Papi che, sulla scia del successo delle Pupe e Secchioni, prese il posto dello storico presentatore di Libero su RaiDue. E' stata promessa qualche modifica. Lo stesso Tiraboschi infatti dichiarò, in una intervista estiva, che alcune modifiche sarebbero state poste al gioco per renderlo, diciamo più "accessibile".Niente pipì in compagnia, niente nudi, niente distruzione dei premi in palio.
Colgo appunto l'occasione per pubblicare uno stralcio di intervista al direttore di rete, la cui fonte è Il Giornale.
Niente pipì in compagnia, niente nudi, niente distruzione dei premi in palio.Allora, direttore Luca Tiraboschi, vi siete convertiti sulla via del Moige (il movimento che bacchetta i programmi tv)?«Noi siamo sempre attenti alle critiche che ci arrivano. Se capita di sbagliare, lo facciamo in buona fede. Due anni fa abbiamo sperimentato Distraction, che è stato molto gradito dal pubblico. L’anno scorso l’abbiamo aggiustato con Enrico Papi e, quest’anno, con il gradito ritorno di Mammucari, siamo riusciti ad eliminare altre forzature. Conto molto sulla sua conduzione, una garanzia per gli ascolti e per la tenuta del programma: non è solo un presentatore, ma un intrattenitore, un vulcano... È stato lo stesso Teo a fornirci nuove idee».Quali?«Per prima cosa, abbiamo cambiato il gioco finale, in cui il concorrente demoliva a colpi di mazzate l’auto in palio. Poi abbiamo eliminato le prove meno edificanti. Le novità sono la sigla iniziale scritta da Teo (nella speranza di ripetere il successo di ’Nvedi come balla Nando) e il gioco centrale, in cui i concorrenti devono passare attraverso sagome stile cartoni animati. In sostanza: pura goliardia».E, invece, l’altro burbero, il Dr House, l’ha dovuto cedere alla rete ammiraglia. Ammetta, un po’ le è dispiaciuto...«Certo. È come vedere un figlio lasciare la casa e andare all’università, ma vuol dire che è stato promosso a pieni voti e che farà una facoltà difficile. Ora sono curioso di vedere come si comporterà su Canale 5: finora dalla mia rete sono stati “esportati” Amici , Zelig, la Fattoria e la Gialappa’s, programmi che si possono modificare e adattare, cosa non possibile invece per un telefilm. Comunque, fa parte del mio mandato di direttore sperimentare e poi cedere i prodotti migliori alla rete ammiraglia: è il famoso gioco di squadra. Al posto di House, al mercoledì, andranno in onda dei film adatti al nostro pubblico, mentre al giovedì ci sarà un doppio appuntamento in prima serata con Grey’s Anatomy».Così, Ricci non andrà più in giro a dire che lei vuole danneggiare Canale 5 perché non ne è diventato direttore...«Ma quella di Antonio era solo una battuta... Io sto bene dove sono. E devo portare a termine alcune missioni come aggiustare il palinsesto del mattino».In che modo?«Da lunedì - all’una di notte - sperimentiamo Game Box, giochino telefonico in cui si vincono soldi, condotto (in diretta!) da Melita Toniolo e Alessia Fabiani. Se andasse bene, potremmo tentare, con formula diversa, anche una collocazione mattutina».Novità di primavera? Torna La Pupa e il Secchione?«Verso aprile, in una versione “evoluta”. Prima non può andare in onda perché sarebbe in concorrenza con il Grande Fratello che parte a gennaio. La Talpa, per ora, non è prevista. Invece, vorrei portare in prima serata il Bivio, il programma condotto da Enrico Ruggeri e studiare alcuni show di intrattenimento che non prevedono conduttori, studio, pubblico, come, per fare un esempio, Cambio moglie».Del pacchetto di film e telefilm americani acquistati da Mediaset, cosa arriverà su Italia Uno?«È ancora tutto da valutare. Molti andranno prima in pay (sul digitale terrestre di Mediaset) e poi passeranno in chiaro da noi. Mi piacerebbe avere le serie Gossip Girl, Bionic Woman e Californication. Per i telefilm già collaudati, vedrei bene 24 (ora assegnato a Retequattro), che, insieme a Csi, potrebbe formare una bella serata crime».A proposito di serie Usa, Heroes è andato peggio del previsto...«In una serata difficile come la domenica, con i giovani affamati di calcio, ha svolto il suo compito di presidiare il nostro pubblico».Usciamo dalla Tv, sta scrivendo un nuovo libro? «Sì, il quarto, racconta di un sindaco che inventa diavolerie pazzesche come spostare tutti gli orologi del suo paese per ricavarsi due ore di vita in più al giorno».
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INTERVISTA AD UN AMADEUS FURENTE




Amadeus è in vacanza. A Milano. Effetto strano per lui: «È vero, è un caso. Quando non lavoro adoro viaggiare e visitare luoghi e posti strani. Forse perché guardando i telegiornali viene voglia di ruggire dal nostro paese».A lei, talvolta, non viene voglia di fuggire dalla tv?«Perché mai? È il mio lavoro, lo faccio con passione e con una certa esperienza. Certo, ci' sono programmi che vanno bene e altri meno bene. Ma è cosi la vita». Hanno detto: il preserale di Amadeus "Uno contro 100" non è andato granché bene.«Ho letto, ho sentito i commenti di certi suoi colleghi che mi hanno impallinato, a volte giustificando le loro critiche con dati sballati. Io sono stato zitto per tutta l'estate, ora mi vorrei sciacquare la bocca». Prego, faccia pure.«Punto uno: il programma è andato in onda dall'8 maggio al 16 settembre, periodo estivo, di mare e di gente che sta più fuori casa che dentro. Inoltre, rispetto al programma concorrente di Pupo, noi abbiamo tre blocchi pubblicitari, la Rai uno solo. Naturale in un televisione che vive di spot, ma il telespettatore viene interrotto tre volte». Prosegua.«Punto due: lo share medio è stato del 22% consunte finali del 26%. Segno che il format non è andato in calando. Erano anni che il preserale di Canale 5 non andava così bene. Milionario di Geny Scotti a parte, ovviamente».
Punto tre?«"Uno contro 100" è andato a tal punto male che a Mediaset mi hanno chiesto di riprenderlo. Ripartiamo a inizio dicembre. Stessa collocazione, stesso orario. Le do il titolo per questa intervista: Amadeus torna In televisione è un ottimo segno». Punto quattro?«Ha ragione Bonolis. Tra noi conduttori ci sono figli e figliastri». Prima dell'inizio di "Uno contro 100", dichiarò: ho un debito con Mediaset per i cattivi risultati di "Formula segreta"». «Nel 2006 ero passato dalla Rai a Mediaset per studiare un nuovo preserale. "Formula segreta" andò malino, ma non gli fu dato neppure il tempo di sopravvivere. Con "Uno contro 100" penso di avere saldato il mio debito». In questi mesi si è mai sentito uno contro cento a Mediaset? «No. Ho un contratto con questa azienda che durerà fino all'agosto del prossimo anno, con opzione fino all'anno seguente. L'accordo è che conduca il pre-serale di Canale 5. Ci tengo a precisare questo». Perché lasciò la Rai? «Non mi vennero date alcune opportunità Soltanto per questo accettai la corte di Mediaset». È vero che ha da poco rifiutato il ritorno in Rai2. Avrebbe dovuto condurre un programma prodotto da Giorgio Gori, 'Talent show". «Giorgio è un amico ma non mi ha detto nulla. Non ho rifiutato nulla. Forse ha parlato con il mio agente, Lucio Presta. Ripeto: sono a Mediaset per fare quello per cui mi hanno chiamato: il pre-serale. Per questo prima di Natale riprenderò "Uno contro 100". In Rai non tornerò».Lei si sente un figlio o un figliastro?«Nettamente un figliastro».
fonte:Libero
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domenica 14 ottobre 2007

LA BARONESSA DI CARINI....SU RAIUNO




Dopo il successo della scorsa settimana, RaiUno vuole il bis. Di cosa? Di share, questo è sicuro. La fiction Chiara e Francesco infatti è riuscita in una impresa molto ardua. Raggiungere vette del 29% di media, contro un Ciclone in Famiglia fermo al 18%, è oramai impresa ardua. Soprattutto in una televisione dove un prime time viene sempre più spesso vinto con un risicato 22-23%. RaiUno ci riprova infatti con una altra fiction. Non più a sfondo religioso però. La nuova fiction infatti, La Baronessa di Carini, è il rifacimento di un vecchio sceneggiato già presente nelle teche Rai sin dal 1975. Per gli appassionati di fiction la curiosiità è tanta. Le garanzie ci sono. La mia unica perplessità? La presenza di Luca Argentero. Non voglio però essere prevenuto. Accontentiamoci per ora di quanto ci riferisce il comunicato Rai, in intrepida attesa della visione e di un mio successivo giudizio.

Remake dello sceneggiato di culto andato in onda nell’inverno del 1975, ispirato
ad una popolare ballata diffusa dai cantastorie sulla tragedia cinquecentesca
della Baronessa di Carini, uccisa dal marito per averlo tradito con un giovane
di cui si era perdutamente innamorata. La nuova versione ripropone l’antica e
tragica vicenda sul filo della suspense. Protagonisti Vittoria Puccini e Luca
Argentero con Enrico Lo Verso e Lando Buzzanca. Due puntate, per la regia di
Umberto Marino, in onda su Raiuno domenica 14 e lunedì 15 ottobre in prima
serata
.
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RITORNA PARLA CON ME....UN DIVANO ROSSO E LA DANDINI



Ritorna il talk show di RaiTre nella domenica sera. Serena Dandini infatti dopo qualche anno di silenzio, è venuta fuori molto bene con questa trasmissione, molto adatta al clima ovattato della seconda serata di RaiTre. Talmente adatta che l'esperimento dello scorso anno, di riproporre la stessa trasmissione in prime time è risultata un bel fallimento. Onore però alla capacità di sperimentare e rischiare però. Ovvia la pertecipazione di Dario Vergassola e Neri Marcorè. Una trasmissione tranquilla in verità, ovvia l'impronta politica fortemente presente nello show, accompagnata dalla simpatica Banda Osiris, che con i suoi motivetti musicali rienscono a rendere il clima dello show ancor più leggero. Per la precisione, ecco il comunicato stampa Rai.

Domenica 14 ottobre, Serena Dandini nelle vesti di conduttrice (ma anche autrice) torna su Raitre con la quarta edizione di “Parla con Me” in onda in seconda serata, per 25 puntate ricche di sorprese. Al suo fianco Dario Vergassola, con gli intermezzi comico-satirici e la sue personali contro-interviste. Non mancheranno la musica dal vivo della Banda Osiris colonna sonora del talk-show; Ascanio Celestini, che dopo i grandi successi teatrali, torna in televisione con le sue inchieste da fermo, e ancora, le ormai famose incursioni al citofono di Andrea Rivera. Inoltre per le prime 10 puntate di questa quarta edizione sarà eccezionalmente nel cast di “Parla con Me” anche Neri Marcore’ con nuove divertenti interpretazioni e con i suoi personaggi ormai collaudati tra i quali non potrà mancare Luciano Ligabue “filosofo” dei nostri tempi. Ospiti della prima puntata saranno Gianrico e Francesco Carofiglio autori della storia a fumetti “Cacciatori nelle tenebre” e l’attore Valerio Mastandrea. Nella passata edizione tanti i personaggi che Serena Dandini ha incontrato sul divano rosso di Parla con me e che hanno contribuito agli ottimi ascolti ottenuti: Dario Fo – Andrea De Carlo – Luca Argentero - Corrado Guzzanti – Piergiorgio Odifreddi - Miriam Mafai – Piero Pelù – Micaela Ramazzotti - Giovanni Allevi –Giovanni Sartori – Paolo Sorrentino – Orchestra di Piazza Vittorio - Edwige Fenech – Gianmaria Testa – Corrado Augias - Marco Baldini – Roberto Moroni – Giorgio Pasotti - Marco Travaglio – Lello Arena - Enzo De Caro - Fernanda Pivano – Paolo Bonolis - Emma Dante - Andrea Carandini – Antonio Albanese – Gabriele Muccino - Ilaria D’Amico – Gianni Vattimo – Claudio Santamaria - Vittorio Sermonti – Fiorella Mannoia – Leonardo Di Caprio – Riccardo Scamarcio – Paolo Hendel - Gianni Mura – Fanny Ardant – Fabio Volo – Giorgia - Gigi Proietti – Maurizio Ferraris – Mirco Bergamasco – Subsonica - Enrico Lucci – Ferzan Ozpetek – Carlo Lucarelli – Sting - Paul Ginzborg – Mario Biondi - Antonio Di Bella - Giovanna Mezzogiorno – Vittorino Andreoli – Fabrizio Moro – Valerio Magrelli – Neffa – Laura Morante – Concita De Gregorio – Daniele Silvestri - Moni Ovadia – Daniele Luchetti – Elio Germano - Ennio Fantastichini – Achille Bonito Oliva – Momo - Paola Cortellesi – Maurizio Pallante – Ernesto Assante – Gino Castaldo - Riccardo Iacona – Sandro Veronesi – Nada - Gherardo Colombo – Luca Barbarossa - Doctor 3 (Rea, Pietropaoli, Sferra).
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BONOLIS FESTEGGIA IL SUO RINATO DARWIN




Un comunicato Ansa addirittura per sottolineare l'entusiasmo di Paolo Bonolis riguardo il successo del redivivo Ciao Darwin. Spostato infatti al martedì, giorno insolito per un varietà vecchio stile, Paolo Bonolis riesce cmq a stupire e tornare finalmente al gran rispolvero. Oramai parlare di 23% per uno show in prime time è sintomo di gran successo. Complimenti allora, ripartire dopo tante difficoltà è ancora più difficile.
Ecco il comunicato:

(ANSA) - ROMA, 12 OTT - Paolo Bonolis e' molto soddisfatto del successo ottenuto
nel primo mese dal varieta' "Ciao Darwin" da lui condotto.Il presentatore nota
che 'il risultato e' ragguardevole' poiche' bisogna considerare la collocazione
insolita scelta da Canale 5, il martedi'. Spesso e' in contemporanea con la
Champions League, pubblico della quale e' composto da uomini e giovani, stesso
target di Ciao Darwin. In assenza di eventi sportivi il programma realizza 5
punti in piu' di share.
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sabato 6 ottobre 2007

DR.HOUSE PRENDE IN CURA IL MERCOLEDI' DI CANALE



Una notizia ANSA oggi ha sconvolto il palinsesto di Canale5 ed Italia1. Il mercoledì sera infatti, di contraltare alla fortunata Isola dei Famosi5 di Simona Ventura, vede il trasferimento del noto e di successo Dr.House sulla rete ammiraglia Mediaset.

(ANSA) - ROMA, 5 OTT - Dr.House passa a Canale 5. Dal 17 ottobre il telefilm su
Italia 1 andra' in onda il mercoledi' in prima serata sull'ammiraglia Mediaset.
Il mercoledi' in camice bianco su Italia 1, la serata tutta con i telefilm con i
medici, non esistera' piu': il mercoledi', Italia 1 avra' in onda film, mentre
al giovedi' ci sara' su Italia 1 Grey's Anatomy, con messa in onda anticipata
alle 21,10 e doppio appuntamento.

Una mossa di certo inaspettata. Canale5 soffriva molto in questi recenti mercoledì. E' pur vero che l'offerta televisiva lasciava molto a desiderare. Film di magazzino, all'ennessima riproposizione infatti accompagnavano i fedeli telespettatori di Canale5. A dar del filo da torcere però alla Ventura è stata la serie di successo Dr.House. Ora spostata su Canale5.
Di certo ora il pubblico di Italia1 si sposterà su Canale5, ma mentre prima Mediaset poteva cmq essere certa di superare il 30% in prime time sommando l'utenza di queste due reti, siamo sicuri che Italia1 sarà all'altezza di sostituire a dovere lo sgorbutico medico simpatico e caro a moltissimi fan?

Ecco l'entusiastico comunicato stampa Mediaset:
Un altro successo Mediaset: dopo il lancio e l?affermazione su Italia 1, il telefilm rivelazione ?Dr. House? dal 17 ottobre viene promosso su Canale 5, sempre il mercoledì in prima serata.
In un circolo virtuoso, Italia 1 ancora una volta ha creato le condizioni per consolidare il gradimento di un prodotto tale da meritare l?approdo sulla rete ammiraglia del gruppo. Negli anni, la rete giovane di Mediaset ha infatti lanciato successi quali ?Striscia la notizia?, ?Scherzi a parte?, ?La Fattoria?, ?Amici? e ?Zelig? diventati poi programmi chiave di Canale 5.
?Dr. House? ha esordito in Italia nel luglio 2005 sulla rete diretta da Luca Tiraboschi ed è cresciuto fino a essere ormai considerato, da pubblico e stampa, il nuovo fenomeno televisivo italiano.
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giovedì 4 ottobre 2007

CARLO CONTI RITORNA IN PRIME TIME....DA FUORICLASSE



Stasera, su RaiUno, in prime time, torna Carlo Conti. Uno show nuovo di zecca, di otto puntate, infatti tenterà di contrastare il coriaceo Distretto di Polizia che Canale5 ha sfoderato in questa ambigua (in termini di auditel) stagione televisiva. A quanto si è capito, da pubblicità e contorno, Fuoriclasse, è questo il titolo scelto da Conti appunto, non dovrebbe essere altro che una costola dei più noti Raccomandati.
L'ultima edizione di questo show, infatti, in onda la scorsa primavera, ha riscosso un grandissimo successo di pubblico, attestandosi oltre il 25% di share. E proprio questa ultima edizione era caratterizzata da tutti cantanti alle prime armi, accompagnati dal vip raccomandante di turno. L'orchestra sarà guidata da Leonardo De Amicis, noto già al pubblico per sue numerose partecipazioni televisive. Da Stasera Pago Io a Music Farm.Ad inaugurare la serata, ci sarà anche Lucio Dalla, pronto ovviamente a dare un giudizio nel merito delle perfomances dei concorrenti. Dopo un iniziale sfida a coppie, quattro saranno i concorrenti che tenteranno la vittoria, cantando il proprio cavallo di battaglia.
A quanto traspare quindi questo FuoriClasse non è altro che un rappresentante dell'arte di arrangiarsi. Prendere una idea che è andata bene e riproporla sotto altra veste al pubblico. Ai vip però. si sostituiranno delle categorie di lavoro, che vedranno un loro rappresentante scendere in pista e contendersi la vittoria.Ogni mestiere sara' introdotto dalle gag comiche dei Fichi d'India, Sergio Friscia, Niki Giustini, Alessandro Paci e Federica Ugolini. Sono loro infatti le persone deputate a descrivere con un tocco di ironia e sagacia la categoria di lavoro. Ed in più si aggiunge una giuria, oramai in voga dopo il successo di Ballando con le Stelle. Gori, proprietario di Magnolia, cooproduttrice dello show con RaiUno, sintetizza in queste parole il significato di questo neonato prodotto.

"L'idea semplice -aggiunge Gori- e' che in Italia c'e' un sacco di gente che avrebbe potuto fare il cantante e invece ha fatto un mestiere diverso, il barista come la maestra, la segretaria come il giornalista".

Carlo Conti ritorna quindi al prime time, dopo che nel preserale la sua Eredità sta reggendo molto bene. Ogni sera infatti, seppur di poco, il suo programma risulta sempre vincitore sul Milionario del simpatico Gerry Scotti.
Non ci resta quindi che aspettare, le critiche per il plagio della Corrida sono sempre in agguato. Proprio per questo, Giorgio Gori mette le mani avanti:

"Adranno in scena talenti veri, autentici fuoriclasse. Niente a che fare con 'La Corrida'", assicura il produttore della Magnolia, Giorgio Gori. Nel nuovo varieta' di Raiuno sfileranno -spiega Conti- "persone che cantano davvero bene, divisi per categorie professionali, che si sfideranno in gare canore".

Carlo Conti è, a mio parere, un bravo presentatore, ma non un fuoriclasse. Che sia anche la sua occasione?
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martedì 2 ottobre 2007

BALLANDO CONTRO ZELIG....UNA BELLA SFIDA!



Il venerdì sera, le due ammiraglia hanno deciso di definire lo scontro tra due dei più noti programmi della televisione italiana. RaiUno infatti ha deciso di porre di nuovo in video Ballando con le Stelle, alla quarta edizione, mentre Canale 5 ha sfoderato uno dei programmi più noti e di successo: Zelig, con Claudio Bisio e Vanessa Incontrada. Scontro interessante, oltre che per la ovvia sfida in termini di auditel, ma alla base c'è proprio una sfida in termini di filosofia di programmazione. Canale 5 infatti, complici gli autori dello show, alla prima vista del calo di ascolti di Zelig, decise di far riposare lo show per più di un anno. Opposta invece la decisione di RaiUno. Nonostante infatti, nella scorsa stagione il reality ballerino stentò contro la De Filippi nella sfida del sabato sera, viene riproposto subito in questo autunno. Senza contare che nella primavera è andato in onda l'analogo reality, Notti sul Ghiaccio, la cui unica differenza è la produzione Endemol che si sostituisce alla Ballandi.
Sarà per il pubblico completamente diverso dei due prodotti, o un cast ben assortito da parte della Carlucci, ma il confronto, almeno nella prima puntata non ha visto prevalere nessuna delle due trasmissioni sull'altra. Una offerta variegata infatti, fa comunque da contraltare alla fin troppo uguale programmazione del sabato, dove ad essere protagonisti sono i fazzolettini...
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AFFARI TUOI NON INGRANA....CHE E' SUCCESSO?











Da due settimane è ripreso il noto access di Flavio Insinna su RaiUno. Affari Tuoi infatti, dopo le 208 puntate dello scorso anno riprende il suo posto nello scacchiere di RaiUno occupando di nuovo, per la quinta volta consecutivo, la oramai delicatissima ed infuocata fascia dell'access prime time. Delicata in quanto fornisce un traino, in termini di auditel, alla prima serata. Infuocata per le note querelle che oramai si susseguono tra il tg satirico di Canale5 e il gioco di RaiUno. Dopo il successo estivo di Fabrizio Frizzi con i suoi Soliti Ignoti, però sembra che Affari Tuoi non riesca a ritornare al ritmo dello scorso anno. Ascolti sempre su valori più bassi dello scorso anno. E' pur vero che la concorrenza ha sfoderato Preun gioco ad-hoc proprio per tallonare il più noto gioco di RaiUno. Lo stesso Enrico Papi, appunto presentatore di Prendere o Lasciare su Italia1 ha dichiarato "Il nostro rivale è Affari tuoi. Ricci non c’entra" e lo stesso che nella medesima intervista ha apprezzato I Soliti Ignoti di Fabrizio Frizzi.
Quale potrebbe essere il problema? Sappiamo tutti che in realtà Affari Tuoi è un gioco abbastanza semplice. Aprire delle scatole scoprendone mano mano il contenuto in denaro, non è che si tratti di un filrouge abbastanza complicato.
Proprio per questo, il presentatore di questa trasmissione, offre tutto se stesso. Si tratta, a mio modesto parere, di una di quelle trasmissioni dove l'impronta del presentatore è più che mai visibile che in altri programmi. E' proprio questa la croce e delizia di questo gioco. Se infatti, a dialogare con il noto infame dottore Pasquale Romano, si tratta di un artista apprezzabile per le sue doti, inizialmente il tutto sembra brioso ed allegro, dopo un pò il tutto risulta troppo ripetitivo, le battute stentano visto il ripetuto stile, e la trasmissione vede diminuire quindi il suo tasso di attenzione. Per quanto mi riguarda, proprio con Insinna, credo stia avvenendo quello quanto accaduto con Paolo Bonolis. Bonolis è a furor di popolo forse il migliore che abbia presentato questa trasmissione. Ebbene, negli ultimi mesi della sua seconda ed ultima edizione, persino lui aveva stancato. Le battute si rimarcavano l'una sull'altra. E lo stesso credo si stia ripetendo con Insinna. I dati confortano questa tesi per ora. Con la Clerici la trasmissione ha conosciuto il suo momento più buio, sia come ascolti che come gradimento, e l'attore prestato alla conduzione riuscì comunque a portare una ondata di novità negli studi romani dove si registra il gioco.
Nel frattempo Frizzi è stato del tutto accantonato. In televisione ci si crea ed inventa di tutto per fare ascolto, e poi si mette nel dimenticatoio un gioco dal 28%. Non sarebbe stato meglio sfruttarne a pieno la scia?
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