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mercoledì 17 ottobre 2007

BONOLIS E LAURENTI, BONOLIS E LAURENTI....E SOLO BONOLIS?




Tra i miei personaggi televisivi preferiti figura sicuramente Paolo Bonolis. Innata verve e capacità di intrattenimento fanno di lui infatti un vero animale da palcoscenico. Un po’ opaco negli ultimi anni, ma comunque innegabile l’ammirazione nei confronti del suo stile di presentazione. C’è però un neo nella carriera di Paolo Bonolis, c’è qualcosa che talvolta mi stanca, qualcosa che, ai miei occhi, mi rende lo stesso presentatore romano più pesante e ripetitivo. Questo neo ha un nome ed un cognome: Luca Laurenti. Infatti, colui che è chiamato in scena con il nomitativo di “maestro” da Bonolis, ha rappresentato per me, sin dai tempi dei Cervelloni, su RaiUno, motivo di dubbio e perplessità. Inizialmente la coppia poteva in realtà funzionare. Qualche gag poteva risultare gradita ed originale. Ma già dopo un po’ questo matrimonio professionale tra i due ha creato in me non pochi tentennamenti. Troppa l’ombra di Totò e Peppino è presente in questi sketch (con le dovute differenze, non mi si risenta Totò ed il fratello De Filippo), troppo marcata la forzatura del personaggio. Una voce stridula e acuta, a cui io non ho mai creduto, ha infatti caratterizzato la presenza di costui. Lo avete mai sentito cantare nella Buona Domenica di Maurizio Costanzo?
Sarebbe da studiare alla Nasa una tale variabilità di modulazione delle corde vocali.
Il tutto accompagnato da una fin troppo finta tontolaggine. Degno infatti del più puro dei cartoni animati è infatti il comportamento di Laurenti, in ogni trasmissione in compagnia di Bonolis. Impensabile pensare che questo personaggio possa reggere al ritmo quotidiano con questo tasso di scemenza nel proprio cervello. Ma soprattutto, ciò che oramai mi ha proprio stancato è la ripetitività degli sketch. Sempre uguali. Vedere un filmato di Striscia la Notizia degli anni passati e vedere l’odierno Ciao Darwin nel momento del “documentario”, per credere. La “bavosa” è sempre lì…. Ma perché Bonolis non può presentare da solo? Perché deve appesantirsi di questo inutile portachiavi indossato perennemente non appena mette piede in casa Mediaset. Affari Tuoi, Domenica In, Sanremo, hanno dimostrato che Bonolis non ha bisogno di una spalla. Anzi.
Una coppia stantia, che oramai non ha nient’altro da dire. Va bene l’amicizia, ma molteplici situazioni ci hanno dimostrato quanto questo raro sentimento valga in un mondo dove contano solo due numeri. Quelli dei soldi e degli ascolti.
Bah…..forse mi devo fare gli Affari Miei……

1 commento:

Anonimo ha detto...

hai perfettamente ragione, Laurenti oltre che noioso e' soprattutto fastidioso con quella voce in farsetto

Vittorix