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venerdì 21 dicembre 2007

LA RUOTA DELLA FORTUNA....PER MOLTE!

Lunedì scorso è ripresa in tv una storica trasmissione, andata da sempre in onda sulle reti Mediaset, prima Canale5, Rete 4, ed ora Italia1, con grande succsso. Al timone abbiamo sempre ritrovato Mike Bongiorno che, per anni, ha esclamato il suo “allegria”, dalla storica postazione alla destra dei concorrenti. La trasmissione è ora ricominciata, sotto il marchio Endemol. Nei mesi passati infatti, la società detentrice di molti format, ha acquistato il prodotto e, dopo averlo proposto a RaiUno con successivo rifiuto, lo ha proposto a Mediaset che ha accettato. Nuova veste però, sicuramente più giovanile. Enrico Papi infatti tiene infatti le redini di un programma ringiovanito nel ritmo e nello stile. Victoria Silvested, apparentemente inutile, tocca le caselle, giustificando la sua presenza con sfilate sinuose nei due versi del tabellone e qualche gaffes evitabile abbastanza volgare. Ma è proprio quel ruolo che ha qualcosa di magico. Pensare che proprio lì, in maniera più faticosa, girando realmente caselle, hanno mosso i loro passi persone come Antonella Elia, Miriana Trevisan e Paola Barale. Tutti personaggi che, pur senza lasciare successivi segni particolarmente tangibili nel mondo dello spettacolo, hanno comunque una certa notorietà e riconoscibilità. Antonella Elia, dopo la Ruota, pochi passi ha mosso, eppure difficile che una persona non la conosca. Idem per Miriana Trevisan. Poche apparizioni, eppure, con le stesse origini della Elia a Non è la Rai, è facilmente riconoscibile. Paola Barale, a meno di Buona Domenica con Maurizio Costanzo, di certo non è una stacanovista televisiva. Eppure, visto l’interesse del gossip e compagnia, al pubblico interessano ancora le sue vicende sentimentali. Più volte si è parlato di un suo ritorno in tv, ma ogni occasione si è rivelata un fuoco di paglia. Ecco allora dove forse si vede ancora più un professionista come Mike Bongiorno. La capacità nel creare personaggi, complici le note gag e volute gaffe, è innata forse in quello che è uno dei monumenti storici della nostra tv. Riuscire a caratterizzare in maniera estremamente evidente alcune persone, tale da rendere possibile un vita di rendita per tutte e tre le donne, non è compito di certo semplice. Sempre più spesso, in interviste o servizi televisivi, viene rivangato per tutte e tre le show-girl, il passato tra consonanti e vocali. Analoga capacità, posseduta (forse) anche da Paolo Bonolis. Basta ricordare i tempi di Affari Tuoi. I concorrenti oramai, con i loro difetti e pregi, erano oramai familiari al pubblico di RaiUno. Caratteristica che aumentava sicuramente la partecipazione del pubblico da casa all’avventura del concorrente tra pacchi rossi e blu. Sarà forse una caratteristica comune solo ai grandi?

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