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giovedì 23 luglio 2009

SUPER VARIETA, SCAMPOLI DI TV SORPASSATA O TV SOGNATA ?

E l’ennesima calda estate … e la tv per tradizione ma anche per risparmio e mancanza di idee, ci propone quasi esclusivamente repliche, fondi di magazzino, e a volte di rado prime tv di fiction e/o cinema o qualche noioso premio estivo.
Un panorama desolante di sicuro, anche se poi volendo con difficoltà, si possono fare interessanti scelte, e dico scelte non a caso, giacché in piena stagione siamo pronti a subire le novità ( o presunte tali ), gli attesi ritorni e così via, mentre proprio in questo periodo è più facile
fare una selezione ragionata, fidandosi di qualche rara prima davvero ok o rivedendo con piacere cult-movie, vecchi film datati o spezzoni immancabili di tv recente e/o passata.
Raiuno quest’estate, si dice causa budget ridotto, ha rinunciato ad un access vero e proprio, come quelli proposti e condotti da Fabrizio Frizzi nelle 2 precedenti stagioni estive, ovvero “La Botola” e il tanto rimpianto “I soliti ignoti”, e ha deciso di proporci 7 giorni su 7 le “storiche” immagini d’archivio e delle Teche Rai, insomma mezz’ora abbondante di “Supervarieta” ideato da Paolo De Andreis, noto capostruttura Rai del settore intrattenimento e spettacolo della prima rete, da poco in pensione.
Il programma presenta , come molti sanno, i più divertenti programmi di varietà Rai e i suoi protagonisti, tra conduttori, attori, comici e cantanti, in una carrellata pazza e veloce che miscela straordinariamente un vecchio stralcio in bianco e nero di una datata Canzonissima, con i trionfanti colori e successi dei recenti sabato sera di Panariello e/o Fiorello.
Vediamo passare volti storici Rai e alcuni Mediaset, ci vengono riproposti divertenti sketches e gags, col comico che faceva il comico, il presentatore che faceva il presentatore ( al massimo si prestava ad essere spalla dell’ospite ), il cantante che faceva il cantante anche se a volte sconfinava nel ruolo di conduttore o showman/woman come Mina, Rita Pavone, Gianni Morandi o Celentano tra gli altri: erano show televisivi dove tutto era studiato, tutto era preparato, tutto era provato e poco era lasciato al caso e all’improvvisazione estemporanea se non in casi isolati; divertimento, musica, risate e velata ( ma non troppo) ironia e presa in giro, o satira, della società e del costume ( oltre che dello spettacolo ) del momento, e la serata volava via, e tutto della durata di un ora o massimo un’ora e mezza.
Nei giorni scorsi, alcune brevi ma efficaci gags di Sandra Mondaini e Raimondo Vianello, coppia tv mitica del nostro varietà, tratte dai loro storici show Rai, sbeffeggiavano con ironia e sarcasmo modi e costumi degli anni 70 e mi sono risultate più esilaranti e divertenti di quasi tutti i comici o presunti tali di Colorado ( nuova frontiera post 2000 del cabaret di Italia 1 ) messi insieme.
Ma per molti questa è una tv datata, superata, vecchia … ma siamo sicuri che sia davvero così ?
Alcuni dei bravi comici e show-man di oggi prendono spunto proprio da questo passato, perché la nostra storia del varietà ha avuto diverse professionalità eccellenti e alcune anche superbe a mio parere nell’effimero mondo dell’ intrattenimento leggero.
Lo stesso bistrattato Panariello ( ricordo le assurde polemiche sulla sua tv volgare, che oggi farebbero ridere ), in più di un occasione, ha affermato di prendere spesso spunto dal grande
Gino Bramieri, altro indimenticabile protagonista della risata e dell’avanspettacolo del passato recente e remoto.
Purtroppo i tempi sono cambiati e oggi la nostra tv pullula di reality show e/o talent show, dove Vip ( personaggi noti con poche capacità ) e Nip ( persone sconosciute in cerca di fama ) si mettono in mostra, litigano, recitano malamente, cantano o canticchiano anzi alcuni belano oserei dire …
Con quale scopo ? Quello di non farsi eliminare dalla gara, di arrivare in finale, di vincere e portarsi a casa il ricco montepremi e la notorietà temporanea che la vittoria comporta !
Oggi insomma non vengono quasi mai messi in discussione mode e costumi attuali, anzi il reality ne fa una rappresentazione estrema e volgare, e invita ahimè facilmente all’emulazione.
Ma questo potrebbe essere l’argomento di un altro post …
In questa sere d’estate, quando in access o a notte fonda, partono immagine colorate o in bianco e nero della tv che fu , una tv di veri artisti e professionisti, fatta di contenuti e contenitori, mi accorgo che questa tv oggi purtroppo non esiste più e che il pensiero di un suo ritorno e solo un mio convinto sogno … Ma solo un mio sogno ?

2 commenti:

Sal ha detto...

Anche il mio! ;)

cmq supervarietà potrebbe essere fatto molto meglio.

1- inserire titolo della trasmissione e data di messa in onda, possibilmente giusti e non sbagliati come facevano prima.

2- non solo studio uno, non stop,canzonissima, fantastico e trasmissioni di ballandi, ci sono decine di varietà mai presi in considerazione.

3 - fare un montaggio non casuale, ma seguendo un filo conduttore, che faccia avedere un po il percorso e l'evoluzione delle varie offerte tv.

ITAL ha detto...

Ottime osservazioni Sal ...
Sul punto 1) aiuterebbe a dare un chiaro riferimento storico al frammento tv in questione permettendo di contestualizzarlo ...
Sul punto 3) devo dire che sarebbe apprezzabile dare un senso e un filo conduttore ma bisogna anche che chi lo faccia ne sia davvero capace ...
Infine visto quel che dici ...in 2 si sogna meglio ...