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lunedì 14 gennaio 2008

COMINCIANO LE POLEMICHE SANREMESI...POVIA vs BAUDO

Pippo Baudo comincia a farsi sentire. Cominciano le polemiche suo suo Sanremo, segno che la manifestazione è ancora molto sentita e attesa. E risponde a Povia che, nella trasmissione Scalo76, ed in altre pubbliche occasioni, ha tacciato il Sanremo di Baudo di "troppa intrusione politica". La politica che avrebbe escluso alcune canzoni a favore di altre, senza alcun vero motivo artistico e senza alcuna scala di qualità. Proprio per questo infatti, approfittando del "tramtram" mediatico dei giorni della kermesse canora, lo stesso Povia (che tanto, ma dico tanto, deve alla manifestazione), in compagnia di Baccini, altro escluso dal Festival, ha organizzato una manifestazione canora, del tutto, a sua detta, indipendente. Ecco Baudo a proposito:

"La musica non ha colore politico. Non è né di destra né di sinistra", spiega Pippo Baudo, in un'intervista a Tv Sorrisi e Canzoni in edicola domani. "Si tratta di accuse inopportune e poco intelligenti. Esiste soltanto la musica bella e quella brutta", dice rispondendo alle critiche mosse dall'escluso Povia su un Sanremo politicizzato e votato al centrosinistra. Il settimanale dedica ampio spazio ai retroscena sulla selezione del Festival di Sanremo. Il caso di Bruci la città, la canzone di Irene Grandi bocciata lo scorso anno e diventata il più grande successo italiano dell'estate, avrebbe facilitato l'entrata nel cast di due nomi che non sarebbero propriamente dei Big: il duetto Giò Di Tonno/Lola Ponce si basa su una canzone scritta da Gianna Nannini con un inciso che ha stregato la Commissione che lo vedeva già come prossimo tormentone estivo. Sempre alla ricerca di un pezzo che 'spaccasse', Baudo ha commissionato direttamente a Eugenio Bennato una taranta e pare che il risultato sia una nuova La paranza, dal ritmo micidiale. Esiste poi un 'caso Tiromancino': il brano di Federico Zampaglione, selezionato dalla Commissione sin dal primo ascolto, non è stato gradito dalla Emi/Virgin, loro casa discografica, tanto che la canzone è stata presentata dall'etichetta indipendente 'Deriva'. Motivo? Il tema del brano racconta il dramma di un tagliatore di teste costretto a licenziare i dipendenti di un'azienda: argomento fin troppo attuale nelle nostre case discografiche e giudicato 'sgradevole'. Tra i vari retroscena, 'Sorrisi' pubblica anche l'elenco dei principali artisti bocciati dalla Commissione e rivela che l'ultimo a esser stato escluso, con una scelta molto sofferta, è stato il cantautore Pacifico, presentato dalla Sugar di Caterina Caselli. Tra gli ultimi a cadere anche i brani di Ron, Silvia Salemi, Shel Shapiro e Alberto Fortis. Non sono neppure giunte alla rosa finale Syria e Cristina Donà. "Inascoltabili" i pezzi presentati dal conduttore Luca Sardella e da Pippo Franco. Eliminata anche la canzone proposta da Roy Paci che con 'Toda joya toda beleza' è stato uno dei mattatori dell'estate. Clamorosa l'esclusione come autore di Simone Cristicchi, vincitore dell'ultima edizione. Fuori anche Alexia, Spagna, Dik Dik, Camaleonti, Tazenda e Rossana Casale. Da ultimo, nonostante le accuse di Povia a Pippo Baudo di aver varato un Festival "di sinistra", respinto anche Andrea Rivera, contestato conduttore della Festa del 1° Maggio: la sua "M'hanno indulto a rubbà" non ha convinto la Commissione.


fonte:Ansa

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