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venerdì 25 aprile 2008

LA FAMIGLIA DI ALDO MORO SULLA FICTION DI CANALE5:"SFRUTTAMENTO DEL NOSTRO DOLORE"

Nella prossima settimana, Canale5 avrà in programmazione una fiction dedicata ad un ulteriore personaggio della storia recente: Aldo Moro. Ne parleremo a tempo debito, ma nel frattempo, il prodotto realizzato dalla TaoDue di Pietro Valsecchi, fa parlare di sè più per le polemiche che la famiglia del protagonista della fiction ha realizzato, a riguardo proprio del prodotto. Ecco infatti, un attacco diretto della famiglia stessa, pubblicato sulle pagine de Il Corriere della Sera:

Fiction su Moro: famiglia diserta la prima
Lettera della moglie e figli anche a nome di quelli degli agenti uccisi: «Sfruttamento del nostro dolore»
ROMA - La famiglia di Aldo Moro e quelle delle vittime della strage di via Fani hanno deciso di non partecipare alla «prima» della fiction prodotta dalla Taodue, prevista per mercoledì 23 aprile. E denunciano il tentativo di sfruttamento mediatico del loro dolore. La presa di posizione è pubblica, grazie ad una lettera messa a disposizione dell'agenzia di stampa Apcom. La missiva è firmata dai figli e dalla moglie dello statista ucciso dalle Brigate rosse, ed a nome dei cinque agenti della scorta uccisi il 16 marzo del ’78, da Maria Rocchetti, da Ileana Lattanti, Adriana Zizzi, Angelo Rivera, Ciro e Vincenzo Iozzino.
LA LETTERA DEI FAMILIARI - «In occasione della prossima giornata della memoria per le "Vittime del Terrorismo" noi familiari dell’onorevole Aldo Moro e familiari dei caduti della sua scorta tutti, inviamo questa lettera ufficiale affinché la pubblica opinione possa venire a conoscenza dei fatti che si sono sviluppati intorno alla presentazione, prevista per oggi 23 aprile, della fiction "Aldo Moro, il Presidente". Premettiamo che già molto prima del 16 marzo scorso, in occasione del trentennale della "Strage di via Fani" siamo stati contattati dalla Taodue Film per una visione privata ed in anteprima, di una sintesi della fiction sopra citata da tenersi alla fine del marzo». «Avevamo solamente richiesto, come unica condizione per essere tutti presenti, l’intimità dell’evento, anche perché in periodo di elezioni e per tutelare la nostra privacy e conseguentemente non sottoporla ad eventuali strumentalizzazioni politiche, nel pieno rispetto della memoria dei nostri cari che hanno sacrificato la loro vita per il bene del nostro amato Paese. Ma da marzo, questa presentazione "veniva spostata ad aprile, tra varie giustificazioni presentate dalla segreteria di produzione della fiction, sino a che alcuni giorni or sono ci è giunto un invito della "Fondazione della Camera dei Deputati" in cui l’attuale Presidente Pier Ferdinando Casini ci invitava all’iniziativa, da lui promossa, per la presentazione della fiction stessa (sicuramente all’oscuro di quanto già da mesi prima deciso). Non sappiamo quale funzionario di tale fondazione poi, in maniera arrogante e non qualificandosi, si sia a noi rivolto per farci comprendere come la nostra presenza non avrebbe fatto la differenza e che, la data del 23 aprile era inderogabile (come se sino ad oggi avessimo sempre cercato le luci della ribalta)». «Di tutta questa vicenda - conclude la missiva - ci rimane solamente l’amaro in bocca di essere stati "usati" solo a fini pubblicitari, quando l’intento iniziale, in maniera lodevole, era stato quello di dare una visione privata senza giornalisti e senza rappresentanti politici, un gesto di accortezza nei nostri confronti. Ma evidentemente, quanto da noi sofferto, la memoria dei nostri cari trucidati, il loro sacrificio per l’Italia, non è bastato a far comprendere le nostre ragioni di riservatezza e rispetto per la nostra intimità, venduti evidentemente, in nome di uno share o di una pubblicità che oggi purtroppo fanno tendenza e, rappresentano, l’essenza unica della nostra vita sociale, parafrasando Orson Welles da ’Quarto (Quinto) Potere". Grazie Taodue film!».
UpDate. Ora che è in onda la fiction, ecco l'articolo appositamente redatto. Buona lettura, e soprattutto, buona visione.

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