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Qualcuno mi spiega perché un telespettatore di RaiUno deve sorbirsi un intero scorcio di trasmissione interamente dedicato al reality della concorrenza? Da tutte le analisi auditel che vengono affrontate, risalta all’occhio un palese dato. Il pubblico di RaiUno, vuoi per una maggiore maturità, vuoi per gusti diversi, non gradisce la trasmissione giunta oramai alla ottava edizione di Canale5, ma preferisce altro. E se l’altro corrisponde a repliche, preferisce bensì spegnere la televisione. La riproposizione delle fiction La Buona Battaglia ha racimolato poco più di 3 milioni. Perché, una persona che ha preferito RaiUno a Canale5, almeno in quella fascia oraria, deve sentirsi parlare di “Cumenda” o in generale di Grande Fratello?
Non deve bastare a Giletti, “velare” la prima parte con l’aggancio giornalistico. Personalmente, non credo basti. Se la trasmissione è in possesso di questo forte taglio editoriale, lo dimostri, perché se era il caso di affrontare il tema poi successivamente trattato, che vedeva protagonista una povera donna vittima di ingiustizia immane, perché agganciare tutto ciò ad una cosa così vaporosa come il reality di Canale5? Ci ha provato una assidua frequentatrice a far notare il difetto della trasmissione di oggi. Ma, pena lo spegnimento del microfono, non ha potuto esprimere il proprio dissenso. Un dissenso che io invece rivendico. La telefonata di Adriano Celentano in diretta, per la difesa della donna in questione successivamente coinvolta nella trasmissione, raddrizza la mira. Il Grande Fratello ora è dimenticato. Si parla di giornalismo, ora….
2 commenti:
Ma Giletti non va in giro a vantarsi che lui fa tv di qualità con grandi ascolti e non come la concorrenza che parla di GF per fare ascolti? (chiedo scusa per la frase lunga)
Giletti che ipocrita!
No man can serve two masters
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