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lunedì 1 giugno 2009

SUSAN BOYLE IN CLINICA PER CROLLO EMOTIVO. QUELL’INGENUITA’ CHE FA APPARIRE UMANO ANCHE IL REALITY…

Santa pace, sembra quasi che le “regole non scritte” del reality show non valgano in tutto il cosmo. Se in Italia, infatti, così come nella maggior parte del mondo partecipare ad una di queste tantissime trasmissioni regala fama e successo, e l’onda viene sfruttata in maniera consapevole e conscia, avendo ciò come unico effetto un portafogli riempito così come non lo era mai stato prima, nel resto d’Europa pare che il tutto si viva come una fiaba, emozioni e distrazioni connesse. Ne è un esempio Susan Boyle, la bruttina scozzese che ha stravolto gli equilibri della terza edizione dello show Britain’s got talent. La cantante, arrivata seconda dietro un gruppo di ballerini di street, data per tutti come favorita, avendo fatto faville e record di visualizzazioni con la sua I dreamed a dream presentata ai provini, è stata l’oggetto della sua personale fiaba: da brutto anatroccolo a cigno più o meno bello, il percorso è stato breve ma intenso. Sulla bocca di tutti, Susan, e nelle orecchie, soprattutto. La sua voce, semplice, potente, forte, emozionante, le aveva (e le ha) regalato un successo senza pari, uno di quelli che ti stravolge. E Susan è stata stravolta. Perché nella sua semplice vita mai poteva immaginare di “sopportare” una popolarità del genere. E, oltre che stravolta, né è rimastra stravolta. Santa pace, un pizzico di umanità nella finta arte del reality; sì, vero, verissimo, quanto è possibile leggere oggi sui giornali dispiace, ma è la conferma che esiste un principio di ordine in quanto vediamo quotidianamente. Susan Boyle, infatti, non si sa per quale motivo – dispiacere per essere arrivata seconda, la popolarità, il successo, il personale che da privato passa a pubblico –, ha avuto un crollo emotivo ed è stata portata in clinica per disordine mentale. Ecco la notizia da Leggo:

La fiaba di Susan Boyle è finita in una clinica privata di Londra. La scozzese diventata improvvisamente una star a 48 anni grazie allo show televisivo Britain's got talent ha avuto un «crollo emotivo» dopo essere stata battuta in finale ed è stata portata nella Priry Clinic della capitale britannica. Secondo quanto riportato dal tabloid The Sun, un portavoce della polizia ha confermato che alcuni agenti sono stati chiamati ad intervenire nell'albergo dove abitava la Boyle. «I medici - ha detto il portavoce - hanno curato una donna secondo quanto previsto dal protocollo di disordine mentale. La donne si è lasciata portare volontariamente in clinica con una ambulanza. La polizia ha scortato l'ambulanza su richiesta dei medici». La donna è balzata improvvisamente alla notorietà planetaria grazie al video della sua prima partecipazione, scaricato oltre 200 milioni di volte in internet. Largamente favorita per la finale dello show televisivo, la scozzese è stata invece battuta dal gruppo di street dancing Diversity. La Boyle, che ha subito danni cerebrali minori a causa di una mancanza di ossigeno alla nascita, ha avuto problemi nel fronteggiare l'improvvisa ondata di popolarità che l'ha travolta.

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