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domenica 30 marzo 2008

A QUELLI CHE IL CALCIO, IL PRANZO E' SERVITO



Oggi pomeriggio, tra una partita e l’altra, mi sono ritrovato innanzi ad un siparietto assai particolare. E teatro di tutto ciò era Quelli Che ….il calcio che, con Simona Ventura, si diverte sempre più di frequente ad ironizzare e creare parodie su trasmissioni presenti o appartenenti al nostro passato. Come dimenticare il surf di Buona Domenica, la sfida finale dell’indimenticato Sarabanda o la versione Califano di Uomini e Donne. Il tutto contorniato dal sempre presente Lucignolo che, con grande bravura e capacità, è riuscito a sopperire a quel vuoto creatosi dopo l’abbandono del programma di Gene Gnocchi. Oggi è invece toccato al Pranzo è Servito. Cosa mi ha colpito? Beh, la presenza di Claudio Lippi, reale presentatore nel passato glorioso della trasmissione, disposto ora a farne una parodia. Il presentatore infatti, dopo aver abbandonato la passata edizione di Buona Domenica per eccesso di trash ( e come dargli torto, se non fosse per la sua assidua presenza nella altrettanto versione trash di Maurizio Costanzo) si ritrova ora a fare la parodia di se stesso.
Ma oramai il clima in televisione è sempre più cinico. Per una trasmissione che prende in giro lo storico Il Pranzo è Servito, ce ne sono almeno cinquanta che ritengono il Festival di Sanremo carta straccia. La televisione che prende in giro la televisione. Sembra un paradosso, o sbaglio?
Quante volte il Grande Fratello si è divertito a fare il verso alla kermesse canora? Ben sette volte, non otto solo per considerare la fuga del programma di Canale5 di quest’anno dallo scontro diretto. E mentre la Ventura prende in giro Il Pranzo è Servito, il trio composto dalla Bignardi, D’Urso e Marcuzzi, non poco si sono divertite a rendere Sanremo una “macchietta”. E c’è da ridere?
La televisione di oggi che prende in giro quella di ieri, o meglio, nel caso di Sanremo, quella classica, senza isole o case. Il tutto proprio in un periodo dove, viste le idee e le iniziative televisive odierne, tutti la desiderano, la bramano. La cosiddetta “televisione di contenuti” dove bastava una idea per una trasmissione, una idea che fosse nuova. Ed oggi invece, tra eliminazioni e nominations tutto è cambiato. Sono nostalgico? Si.
Sono nostalgico e forse anche un po’ offeso. Offeso per una televisione che forse, invidiosa del suo stesso stile passato, tende sempre più ad infangarlo.

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