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sabato 15 marzo 2008

A RAIUNO SEMBRA DI ESSERE AD AGOSTO...SEMPRE PIU' REPLICHE


Sembra quasi che RaiUno si sia stancata di fare televisione. Sembra strano, ma pare che la prima rete nazionale, sempre più spesso non riesca a garantire una certa continuità ai proprio telespettatori. Sempre più spesso, infatti, il suo pubblico è "costretto", a trovarsi di fronte a prodotti in replica, già visti e rivisti. Un esempio? La riproposizione di Pretty Woman e di Sister Act contro il forte Amici di Maria De Filippi. Ci sono programmi che appaiono imbattili, contro cui una programmazione sembra quasi gettata inutilmente all'aria, basta pensare al Festival di Sanremo quando ingrana nel gradimento, ma questo è un altro caso. L'anno scorso, ed in parte anche quest'anno, RaiUno ha dimostrato di poter comunque, in ogni caso, vincere la serata, senza intaccare l'ascolto del talent show. Basta pensare alla recente fiction Caravaggio. Ed allora? Perchè contraprogrammare questo programma prima con le repliche del Commissario Montalbano, ed ora, di male in peggio, addirittura con la riproposizione di film le cui pellicole rischiano i tarli? Altro esempio? Il venerdì sera. Vada per la inaspettata(?) chiusura anticipata della trasmissione Uomo e Gentiluomo di Milly Carlucci, che ha inevitabilmente scombinato le carte in tavola, ma è possibile basare una serata su una replica di una trasmissione di un anno fa? Ieri sera, infatti, RaiUno ha ri-proposto il 50 Canzonissime Flash, già mandato in onda. Ed era palese vista la memoria in tema di scenografie sanremesi. Ed allora? Perchè? Possibile che una rete come RaiUno debba scavare e rispolverare prodotti in archivio per controprogrammare prodotti forti? I Cesaroni sono un successo indiscutibile, ma perchè non organizzare un adeguato prime time del venerdì sera, anche per rispetto dei propri telespettatori. E mi ripeto. Ciò non intaccherebbe gli ascolti della concorrenza. Amici di Maria De Filippi raggiunge indipendentemente i suoi 6 milioni di telespettatori, che gli venga contrapposto un muto di Charlie Chaplin, o un kolossal in prima tv. Analogo discorso si ripeterà il sabato sera con Antonella Clerici. Non voglio fare "l'uccello del malaugurio", ma sinceramente credo che la prima rete di stato, meriti ben altro tipo di trasmissioni. Non sarebbe il caso di avere un pò più di "coraggio mediatico"?

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