Ed ecco venire fuori un altro ruolo. Il presentatore televisivo. Prima un allenamento in compagnia di Simona Ventura da inviato della quinta edizione dell'Isola dei Famosi, e poi la "guida" di un programma importante come X-Factor, il talent show di RaiDue che, con Giusy Ferreri, ha fatto traballare qualsiasi certezza di successo ai frutti di Amici di Maria De Filippi, incontrastato fino allo scorso anno, nello "sfornare" nuovi volti del mondo dello spettacolo. Un progetto importante nelle sue mani. Una contrapposizione alla presentatrice di Canale5, verso la quale, come apprendiamo da TvBlog, si rivolge:
“Lei è una grande esperta di televisione, durante i suoi programmi conduce con grande garbo e la gente non cambia canale perché il suo pubblico ama quello che sta vedendo e non vuole vedere altro. L’arrivo dei cantautori è naturale: chiedere ad un autore di un certo tipo di musica la cover di un brano che nulla ha a che vedere con il suo mondo musicale è stridente. Se lei guarda X Factor per cogliere delle cose, io guardo lei per imparare”.
Ed ora? Scalo76, il sabato, in pomeriggio di Mara Maionchi. Oggi pomeriggio? Beh, l'ho ritrovato in una intervista tutta a lui dedicata in Cargo, nello spazio curato dalla brava Maugeri. Un personaggio, a mio parere, costruito sul nulla. Un "Pooh-Factor" che, innegabilmente, ha contato molto. Un libro persino, Quello che non ti aspetti, che tuttora è possibile trovare il libreria, frutto di ben quattro mani tutte intente ad ideare la sua opera cartacea. A quanto ho potuto capire, da uno stralcio riportato da TvSorrisieCanzoni, un insieme di scorribande di un ragazzo che vuole, incessantemente, esaltare un sua naturale irriverenza nei confronti delle regole e delle imposizioni dettate almeno dal buon senso. Un mestiere, quello di presentatore, che si svilisce al suo cospetto. Tutti pronti a dire ed affermare "io lo trovo migliorato". E ci credo! Anni ed anni passati dinanzi alle telecamere non possono far altro che migliorare, difficile peggiorare con l'allenamento. O sbaglio? Bisognerebbe puntare tutto su ragazzi che dimostrano già, sin dall'inizio, un valore aggiunto. Bisognerebbe insistere affinchè tutti coloro che desiderano entrare, per la porta principale, in televisione, non perdano coraggio. Nulla è per caso, inutile nascondersi dietro un dito. Nessuno mi ha mai rivolto la domanda per strada "Vorresti per caso fare il presentatore?". Un discorso forse che può apparire banale, ma che è pregno di tanta delusione. Una delusione perenne dinanzi a ciò che oramai accade nel piccolo schermo. E su tutto questo, si potrebbe, davvero, scrivere un libro....
1 commento:
be uno che vende piu' di 500 mila copie cn i sui cd vince rivelazione dell'ANNO MUSICALE NEL 2003 E NELLA TELEVISIONE NEL 2008 FORSE HA TALENTO NON TROVI , O SONO TUTTI IMBECILLI O A TE RODE
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