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venerdì 20 giugno 2008

LA7 NON SMOBILITA: CROZZA, BIGNARDI, LERNER E PAOLINI CONFERMATI A SETTEMBRE

A quanto pare, La7, il "terzo polo" televisivo, sicuramente il più giovane, non smobilità. Drastici tagli economici, avevano fatto presumere una vera e propria emigrazione di tutti i "gioiellini" della rete Telecom, verso Rai o Mediaset, ma, a quanto pare, la voce non trova alcuna conferma. Ecco infatti un interessante articolo tratto da Il Messagero, al riguardo:
La 7 non si smobilita, a settembre in onda:Crozza, Bignardi, Lerner e Paolini
di Marco Molendini ROMA (19 giugno) - Contrordine compagni, La7 prova a non smobilitare. Che sia nuovo corso (ovvero che la cinghia vada stretta) non ci sono dubbi. A pesare sulla bilancia sono quegli 88 milioni di passivo accumulati (di cui 60 però sono investimenti sulle nuove tecnologie digitali).Ma le cure da cavallo possono correre il rischio di ammazzare il malato, così alla spinta demolitrice si va sostituendo la tendenza a una più prudente azione risanatrice. Detto in poche parole, a settembre La7 dovrebbe presentarsi al via della stagione autunnale tenendo in pista buona parte dei suoi cavalli di razza, quelli che hanno animato la cosideta «tv dei fighetti che piaceva ai critici ma rendeva poco in termini economici». In effetti La7 ha segnato nell’ultima annata televisiva un lieve progresso in primetime arrivando a una media del 3 per cento che resta ben poca cosa e solo in parte spiegabile con la non copertura totale del territorio da parte dei suoi ripetitori. Perché il dubbio non può non toccare anche la fedeltà dell’Auditel (La7 è fra i nove tasti principali dei telecomandi, e siccome lo zapping è lo sport preferito dei telespettatori resta difficile pensare che venga saltata appositamente).Per tornare al nuovo corso (il posto del vecchio direttore Campo Dall’Orto è stato preso da qualche mese da Giovanni Stella, uomo Telecom con la fama di decisionista), l’unico nome veramente a rischio resta quello di Piero Chiambretti. Questione fondamentalmente di soldi, perchè Markette è un programma costoso e Piero non ha nessuna intenzione di fare sconti e lo ha già detto a chiare lettere. Per questo ha decretato il de profundis del suo programma e per questo si è messo a cercare altre soluzioni, con particolare riguardo alla Rai (ma non per Affari tuoi di cui non vuole sentire parlare). Comunque oggi Chiambretti, il cui contratto scade a dicembre, avrà un incontro con Stella e, chissà, che a sorpresa non ci possa essere un ripensamento. Quanto agli altri ”fighetti”, Daria Bignardi sarà in pista con le Invasioni barbariche almeno fino a dicembre (ma il suo contratto copre anche il 2009). Maurizio Crozza è già in palinsesto con Crozza live, anche se deve ancora dare l’ok definitivo. Ilaria D’Amico è confermata col talk Exit e Gad Lerner tornerà con l’approfondimento settimanale L’infedele.Marco Paolini, che con i suoi monologhi ha riscosso ampio successo di ascolti, sta già lavorando a una nuova serie di eventi (e non è escluso che torni a battere i territori del rugby). Resta invece aperta la casella di Otto e mezzo, il talk politico di primetime inventato da Giuliano Ferrara. Il giornalista, che ha lasciato il programma prima della fine della stagione per presentarsi alle politiche, ha fatto sapere di non essere interessato a riprenderlo. Così il programma è stato offerto alla Bignardi (ma la trattativa non si è conclusa) e in ballo ci sarebbe anche Lucia Annunziata. Infine, conferma per il direttore del Tg7 Antonello Piroso che tornerà a condurre anche Niente di personale.Resta, allora, la domanda: dove risparmierà La7? La parola d’ordine è «ottimizzazione», ovvero tagli ai contratti, alle produzioni, agli acquisti. Ma anche più spazio alla pubblicità (si ridiscuteranno i contratti), alle telepromozioni. E poi, stando a quello che Stella ha detto recentemente in una virata in senso nazionalpopolare della programmazione. Basterà?

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