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martedì 19 agosto 2008

INTERVISTA A FILIPPO NARDI, IL CONTE DEL GF2

Uno dei personaggi più controversi, ma al tempo stesso più amati ed indimenticati della storia del Grande Fratello è sicuramente Filippo Nardi. Chi non rimembra quella serie di parole, con una cadenza accentuatamente british ed il tono da spaccone, armatosi di una mazza sbattuta prepotentemente sul tavolino del rosso confessionale, con cui pretendeva un mero pacchetto di sigarette: “Dove sono le sigarette?”. Oppure quando, nello stesso contesto, dichiaro di avere “emozioni veri”? Frasi che resteranno marchiate nell’esistenza televisiva del personaggio, del conte Nardi, che, subito dopo l’espulsione dalla casa di Cinecittà, si è rimboccato le maniche per "scollarsene da dosso". Prima Le Iene, poi Loveline su Mtv, poi le appendici del Festivalbar. E per settembre un nuovo progetto: giurato di quel Ballo delle debuttanti di cui stanno mandando i promo per annunciarne l’imminente avvio. Anche sensazioni e riflessioni sul mezzo televisivo nell’intervista fatta da Tgcom che vogliamo riportarvi nella sua interezza:

Dj da una vita, in tv solo per quello che lo interessa davvero. E' Filippo Nardi, dal GF a Le Iene, dal Festivalbar a Loveline. A settembre lo vedremo nei panni di giurato nel nuovo reality di Canale 5 Il Ballo delle debuttanti: "Della tv ci sono poche cose che purtroppo possono interessarmi ma non sono sparito, mi sto occupando di una compagnia discografica indipendente, la M.A.S. Collective, e assieme con il mio collega dj Andreino facciamo dance".

Quali progetti televisivi ti aspettano al ritorno delle vacanze?
A settembre farò parte della giuria del Ballo delle debuttanti (il nuovo reality show ideato da Maria De Filippi e condotto da Rita Dalla Chiesa che andrà in onda su Canale 5 a settembre, n.d.r.) assieme a Costantino Della Gherardesca e Emanuele Filiberto di Savoia. Maria De Filippi è molto disponibile a qualsiasi proposta creativa, perciò posso anticipare che ci sarà anche una puntata zero di una mia nuova "idea", poi si vedrà. Diciamo che sto cercando di eliminare il superfluo.

Ti rivedremo anche sul divano della prossima serie di Loveline?
No, non ci sarò. Cambierà anche la conduzione, non ci sarà neanche Camila Raznovich. Eppure non capisco questa cosa della tv: come si può apportare cambiamenti a un programma che è già di successo? E' come con Festivalbar, che quest'estate non c'è stato, è assurdo. L'anno scorso è stato meraviglioso, è un team fantastico: si lavorava anche sedici ore al giorno, sotto il sole, eppure tutti lo facevano col sorriso.

Rifaresti quell'esperienza? Magari per la prossima edizione...
Magari, adoravo stare nel backstage, il mio ruolo era quello di girare senza copione, documentare in modo estremamente naturale quello che succedeva dietro le quinte.

Cosa ti piace in tv?
Guardo i documentari su Discovery Channel, soprattutto quelli sulla Storia d'Italia. Quando lo chiedo agli italiani mi rendo conto che non conoscono la loro Storia. Trovo che serve per capire anche quest'attuale "stato confusionale" in cui ci troviamo. E' da un po' sto capendo qualche perché. Mi piace molto anche FoxCrime ma soprattutto adoro Forum e Rita Dalla Chiesa è la numero uno!

Di cosa vorresti occuparti?
Mi piacerebbe condurre un programma di musica per gli appassionati: prendere un artista e chiacchierare liberamenmte su un divano, ripercorrere con lui la carriera artistica, ascoltare insieme le sue canzoni preferite, tipo come faceva Red Ronnie però più cool. Penso a un tipo di intrattenimento che va avanti da se', che piace perché è vero e non perché è scritto così su una scaletta. Il mio unico rimpianto è quello di non aver fatto il Conservatorio.

Musica a parte, pensi di essere diventato un volto noto grazie alla partecipazione al Grande Fratello?
Mi ha dato tante opportunità e per questo ringrazio. Ma credo che il mio modo di essere vero sia arrivato a chi ci guardava da casa. Ho abbandonato dopo tredici giorni, mi sembra, non ero lì perchè fosse semplicemente un trampolino di lancio. Il mio dire basta è stato importante anche a livello televisivo, nessun personaggio "vincente" nel gruppo come ero io avrebbe abbandonato, ma io non ero lì per vincere, per divertirmi o per svagarmi. Lo sbaglio di tanti è pensare di essere "arrivati". Al 90% delle proposte ho detto no, le cose devono anche calzarmi.

E se ti proponessero di nuovo di partecipare a un reality?
Me l'hanno già offerto più volte. E se partecipassi la gente a casa alla fine si aspetterebbe qualcosa di clamoroso da parte mia. Una volta che passi al di là della telecamera sono aspetti che analizzi, ti rendi conto di quanto sta succedendo a casa. Ho rinunciato a tantissime cose, penso che poter scegliere è sempre un dono.

Cosa si impara lavorando in tv?
Ho imparato ad ascoltarmi dentro ancora di più, senza farmi prendere dalla fama, dal successo. Non sono cose che puoi spegnere a comando. Penso che la tv si divida in due categorie: c'è chi ci lavora e chi ci va. Ed io quando finisco di lavorare vado a casa, non amo andare ad autocompiacermi ai party. Sono anche un papà, da sei anni. Mio figlio quando era più piccolo mi guardava in tv e indicava: "Questo è il mio papà". E poi è meraviglioso fare il papà soprattutto perchè ti toglie tutti gli altri pensieri.

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