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sabato 16 agosto 2008

GIANNI BONCOMPAGNI: "MISS ITALIA E VELINE? INUTILI. NOIOSI COME LA SCHERMA, SNERVANTI COME IL PALIO DI SIENA"


E' tempo di bellezza, e soprattutto è tempo di concorsi televisivi. Miss Italia e Veline infatti, dopo il vano tentativo di Mediaset con l'emulo "Bellissima", rappresentano infatti le due maggiori fucine di presenze femminili, giovani e pimpanti del piccolo schermo. Tanti sono gli esempi di ragazze che, con un recente passato ballerino su un bancone di Canale5, o con corona e scettro di RaiUno, sono ora protagoniste della nostra televisione. Basta pensare rispettivamente ad Elisabetta Canalis e Cristina Chiabotto, paradossalmente impegnate in un futuro imminente, Rai per la prima e Mediaset per la seconda. Ebbene, proprio sulla questione Missi Italia- Veline è intervenuto Gianni Boncompagni, con tale dichiarazione:

TV: BONCOMPAGNI, MISS ITALIA PROGRAMMA ANTISTORICO E VELINE 2-3 MESI PIU' MODERNO
Roma, 16 ago. - (Adnkronos) - "A Miss Italia ho fatto anche il presidente della giuria. Che dire? E' una 'roba' antistorica. E le Veline sono due-tre mesi piu' moderne". E' il giudizio netto che il regista Gianni Boncompagni da' dei due concorsi che in questi giorni, tra aspiranti miss e aspiranti veline, si sfidano a colpi di bellezze nelle piazze d'Italia. Anche se tra le due categorie di sfidanti, Boncompagni non vede alcuna sfida. "Partono e arrivano dalle stesse parti - osserva all'ADNKRONOS - Sono ragazze che vogliono sfondare nel mondo dello spettacolo. Trovo sia Miss Italia sia le Veline di profonda inutilita'. Rasentano quasi la noia della scherma e soprattutto l'interminabile attesa del palio di Siena".
Nonostante trovi la scherma tutt'altro che noiosa, e confermando la snervante attesa per la partenza del palio di Siena, trovo che tali osservazioni siano abbastanza comuni nel pensiero italiano. Ed a confermarlo sono gli ascolti di Veline che, sempre più spesso, si ritrova a soccombere al people show La Botola di Fabrizio Frizzi. E non è un caso infatti che Carlo Conti, prossimo direttore artistico e presentatore del concorso di bellezza, abbia introdotto anche una giuria con una età compresa tra i 18 ed i 25 anni, giusto per ringiovanire un meccanismo che appare antiquato e che necessità ben altro di olio per migliorare l'andazzo dei propri ingranaggi. A rispondere idealmente a Gianni Boncompagni, è stato Massimo Giletti, presentatore Rai, che dichiara:

TV: GILETTI, NON C'E' SFIDA TRA LE BELLE, ANCHE MISS ITALIA FA SPETTACOLO
Roma, 16 ago. - (Adnkronos) - "Prima le ragazze puntavano piu' a fare la velina che Miss Italia, perche' diventare velina voleva dire raggiungere un traguardo dal quale potevi crescere. Adesso, anche da un concorso come Miss Italia si puo' avere di piu'". Cosi' Massimo Giletti commenta all'ADNKRONOS la sfida dell'estate nelle piazze italiani tra aspiranti veline e miss.
Insomma un contraddittorio basato su un nulla,eppure pieno di considerazioni. In effetti le giovani leve della società italiane mirano sempre più a ritagliarsi un proprio futuro nell'ambito dello spettacolo, la strada forse più semplice, per raggiungere più semplicemente il denaro e la popolarità. A tali dichiarazioni, in questo clima olimpico, è giusto affiancare una dichiarazione che Novella Calligaris, storica nuotatrice degli anni 70-80, al proposito della medaglia di argento di Alessia Filippi, che, nel corso di Emozioni Olimpiche, approfondimento serale di RaiSport presentato da Jacopo Volpi ha dichiarato:

"Fate sport, e non mirate solo a raggiungere il successo diventando Veline. Lo
sport è la migliore strada"

Insomma, quanto più di banale può sembrare, ma quanto di più necessario forse, risulta da una semplice visione di ragazzine, spesso incentivate da pretenziosi genitori, desiderose solo di agitare le proprie grazie dinanzi ad una telecamera, fin troppo spesso dimenticandosi di essere in possesso anche di un cervello (nella maggior parte dei casi...)

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