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giovedì 23 ottobre 2008

MARCO CARTA: "I MIEI SOGNI? INNAMORARMI ED ANDARE A SANREMO!"

Marco Carta rappresenta, senza ombra di dubbio, la punta di un iceberg. Sicuramente è l'esempio identificativo di un fenomeno complesso da spiegare razionalmente, ma sicuramente affascinante nelle sue mille e più sfaccettature. Un ragazzo difficile che ha sconvolto le masse, schieratesi in due opposte fazioni. E' così che bisogna ricorrere al classico detto "è il ragazzo che o si ama o si odia". Per rimanere in tema di detti e di linguaggio oltremodo formale, potremmo dire che Marco è il ragazzo della porta accanto, quello a cui la fortuna ha bussato alla porta e che ha saputo costruirsi (contando però su alcune basi che vanno al di là della sorte) un grandissimo successo. Oltre ogni paragone, oltre ogni vincolo, le vendite sovrastano e non a caso Ti ricontrerò risulta l'album più venduto per un vincitore di Amici, il fortunato talent show condotto da Maria De Filippi. Sicuramente ce ne occuperemo con un post a parte durante il quale rifletteremo sulle cause, sulle basi e sulle motivazioni di una così incredibile ed indiscutibile presa esercitata sulle sue fans, le così denominate Cartine, dopo aver letto, però, quest'intervista rilasciata dallo stesso al Sorrisi & Canzoni Tv, riportata qui di seguito:

Sei mesi che sembrano sei anni. È più o meno questa la sensazione del ventitreenne Marco Carta, vincitore di «Amici» ad aprile e oggi impegnato nel secondo videoclip della sua vita dopo l’uscita dell’album «Ti rincontrerò», un tour che si conclude il 25 ottobre a Brescia e il cd più dvd live «In concerto» registrato nelle date estive. Abbiamo incontrato Marco lo scorso 15 ottobre sul set del video di «Un grande libro nuovo», girato nel borghetto medioevale di Valeggio sul Mincio (VR). La ministoria, diretta da Gaetano Morbioli e in tv a novembre, lo vede impegnato a sfogliare un libro magico che riporta i fatti della sua vita poco prima che accadano, e in particolare anticipa l’incontro con una misteriosa ragazza...
E per il Marco reale l’amore come va?
«Niente. Qua c’è persino un piccolo ponte con i lucchetti, come quello di Roma, e io manco totalmente di materia prima: né lucchetto né ragazza... Ma non smetto di sognare».
A proposito di sogni: quello di fare il cantante si è avverato (lavorava da parrucchiere nel salone degli zii a Cagliari, ndr), così come quello di vincere «Amici». Diceva anche di volersi comprare una Cinquecento e di voler andare a Sanremo. Ci sta lavorando?
«La macchina non l’ho presa: sono sei mesi che vengo scortato dal mattino alla sera, non tocco mai un volante, comprarla solo per smania di fare “il figo” sarebbe sciocco. Il Festival di Sanremo... ci penso, mi piacerebbe. L’altra sera ho visto una stella cadente e ho espresso un desiderio: che chi dico io mi scriva una canzone...».
Come Tiziano Ferro per Giusy Ferreri?
«Amo Ferro, Raf, Ramazzotti, Cammariere, la Pausini che è un genio, e Mogol che è... Mogol. Ma è certo che Giusy va a Sanremo?».
Non ancora. Ma allora è vero che siete in competizione?
«Nel nostro ambiente c’è chi la invidia. Io invece sono felice dei suoi bellissimi risultati. È in classifica più in alto di me? Ma nella vita non c’è solo l’oro, anche argento e bronzo vanno bene».
Le sue risposte sono diventate più diplomatiche rispetto a quando battibeccava con la collega di «Amici» Roberta Bonanno.
«Sono sempre “rustico”, ma vengo messo meno alla prova. Leggere qualche critica su Internet non è come venire provocati in diretta davanti a dieci milioni di telespettatori».
Legge sempre i forum che parlano di lei?
«Mi informo su come vengo giudicato. Sotto sotto sono ancora il bambino che aveva sempre paura di non piacere. Anche per questo non ho ancora tirato fuori le canzoni che ho scritto da solo. E le ho nel cassetto da sette anni!».
Non le ha fatte sentire neppure a Maria De Filippi?
«No, anche se lei è per me una guida e sarà sempre una certezza. Può scriverlo: mi sento un “figlio di Maria”».

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