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mercoledì 6 febbraio 2008

IL CODACONS CONTRO REX...SOGNO O REALTA'?


Non si finisce mai di rimanere stupiti e basiti. A volte sembra essere perennemente al primo aprile. Ed invece no. Oggi, 6 febbraio 2008, alcune persone hanno ritenuto giusto rivolgersi alla associazione consumatori Codacons, per esporre un loro problema.

Roma, 6 feb. (Adnkronos) - Ai telespettatori italiani non piace il commissario Rex nuova versione. Alemno stando alle proteste giunte al Codacons. Malgrado gli ottimi indici di ascolto, questa mattina, cosi' come settimana scorsa quando e' andata in onda la prima puntata, sono fioccate al'Associazione le lamentele dei consumatori che si sono sentiti traditi dal commissario Rex, anzi da Rex, "visto che la parola commissario - afferma il Codaconos-e' sparita misteriosamente dal titolo del telefilm".
"Per i telespettatori la serie non e' piu' la stessa: e' diventata la solita fiction all'italiana. Per i consumatori solo il cane e' rimasto lo stesso (in realta' e' cambiato pure quello…), tutto il resto e' cambiato: ambientazioni, personaggi, ritmo. Oltre all'ingresso di nuovi produttori c'e' stato, infatti, un cambio totale dei crediti principali, dalla regia alla sceneggiatura, che ha inevitabilmente stravolto la serie alla quale i consumatori erano ormai affezionati".

In una Italia dove fioccano problemi sociali e politici ogni giorno di nuovi, esistono persone che si ritengono offese dal fatto che Rex non ha più il titolo di" commissario" nel titolo del prodotto. In realtà la serie ha oramai una forte impronta italiana. La maggiore influenza della produzione italiana infatti si palesa con la presenza di attori come Kaspar Capparoni, o di Ferri, e soprattutto con lo sfondo. Vienna infatti è stata sostituita con una nostrana Roma, con tanto di colosseo e Tevere. Ed è questo motivo di protesta? E' questo motivo di dissenso sociale tale da coinvolgere una associazione consumatori? Può essere addirittura questo motivo di offesa sociale tale da rendere preferibile la delega della protesta addirittura ad una associazione? La struttura del prodotto è cambiata, assumendo maggiormente quelle che possono sembrare le sfumature di una fiction nostrana, ma il prodotto rimane comunque molto godibile. Ed i dati auditel confermano tale affermazione. Il cane commissario infatti batte quello che doveva essere un ritorno di Lorella Cuccarini in tv, ferma al 19% contro il 26% di RaiUno. Posso comprendere un eventuale dissenso. Ognuno ha i suoi gusti. Ma questo eventuale "problema" non potrebbe essere affrontato con una tranquilla lettera di protesta ad un settimanale od alla stessa Rai? E' necessario, come sempre oramai, istaurare questo clima di lotta anche per un cane televisivo? Non è una esagerazione? Ma di quelle grandi esagerazioni?

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