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venerdì 15 maggio 2009

AFFARI TUOI, LA TEORIA DELLA PROBABILITÀ E LA BRAVURA NEL CUCIRSI ADDOSSO UN ABITO TROPPO INVIDIATO...

Proprio mentre vi scrivo, è in onda su Raiuno una puntata speciale in prime time di Affari Tuoi, in cui in gioco sono rimasti i pacchi da 100.000 euro, 250.000 euro e 400.000 euro. Bene, benissimo. Ancora una volta i premi più alti arrivano sino alla fine, regalando punti di share e ascolti per Raiuno, in crisi sul fronte varietà e quiz in rpime time in questa stagione televisiva. Stesso oggi, Massimiliano Dona, che sorveglia la regolarità del gioco, è intervenuto in un servizio di Striscia la notizia nel quale ha denunciato alcune irregolarità nello svolgimento del gioco di Raiuno, mandando un esposto anche alla procura della Repubblica di Roma (dopo il suo intervento la vincita media a puntata è scesa dai 50.000 euro del periodo settembre '08/gennaio '09 agli attuali 25.000 del periodo febbraio/maggio '09). Affari tuoi è regolare? Ciò che è certo è che vince ogni teoria della probabilità. E' per questo che vi proponiamo un post scritto a dicembre dello scorso anno, nel quale già denunciammo, accodandoci a Striscia, presunte malefatte del game. Intanto, alle 22.30, i pacchi rimasti sono solo quelli da 250.000 e 400.000... Che fortuna!

Alcuni potranno dire che la matematica non è un’opinione, ed altri che in fondo della probabilità vige la teoria e non la legge, il che è abbastanza differente rimanendo pur sempre in un ambito che dell’astrazione è servo. Ma se c’è una cosa che rompe ogni limite dell’accettabile, che sovverte ogni regola e pensiero matematico quella è la casualità di uscita e di chiamata dei pacchi di Affari Tuoi. La questione, rispetto al modo in cui è affrontata da altri, vista da parte del sottoscritto, non vuole ledere l’immagine né denigrare il lavoro di nessuno, ma semplicemente evidenziare quello che alcuni sottolineano solo quando sentono lo “share sul collo” e non per una vera e propria esigenza relativa alla finalità del loro lavoro svolto. Partiamo dal passato, con un piccolo excursus sulla storia della trasmissione per arrivare al nocciolo della situazione.

Affari Tuoi nasce nel 2003, in piena emergenza access prime time di Raiuno, e gli spot che ne annunciano la nascita sono svariati e tutti straordinariamente originali. A memoria, quando ancora si sarebbe dovuto chiamare Il pacco o similari, ricordo scatole enormi in strada con il faccione di Bonolis. Il gioco debutta timidamente, con una durata striminzita, contenuta, e nel giro di poco si fa apprezzare non tanto per la bellezza del gioco, che alla stregua è oltremodo banale, ma per la genialità del conduttore Paolo Bonolis che lo fa diventare un personale one man show con i fiocchi, dove è libero di dimostrare la sua vena artistica, il suo acume, il suo essere animale da palcoscenico. Il gioco ne trae forza, vigore, risalto: accompagnato da una semplice musica di sottofondo, lo scavicchiare dei pacchi è veloce, ha un ritmo incalzante e gli ascolti crescono in modo esponenziale soggiogando il colosso che mai ci si sarebbe sognati anche di scalfire, ossia Striscia la notizia. Affari Tuoi è il programma del momento, e che alla fine di ogni partita ci fossero 0,01€ ed un calamaio oppure 500.000€ e 25.000€ poco cambiava: gli ascolti erano i medesimi, per assurdo forse pure più alti nel primo caso data la costruzione di un contorno fatto di ilarità e divertimento da parte di Bonolis. Il game passa poi nelle mani di Pupo, con cui la media in percentuale d'ascolto cala visibilmente, e a mille artifici è data vita. Il libro della sorte da una parte, la diretta da un’altra, poi ci si mettono anche le telefonate e concorsi vari. Non termina una stagione che al suo posto subentra Antonella Clerici che dà al gioco la mazzata finale dalla quale molti credono che il gioco non sia più in grado di risalire la china, se non fosse stato per un certo Flavio Insinna, un uomo venuto dal nulla – se nulla può essere considerata la sua carriera precedente alla conduzione – che ridona smalto al brand, in maniera vistosa. Non solo quello, però: anche lacrime, cambio di musiche, un pathos diverso che trasformano nettamente il gioco. Quello che però è da notare, al di là di come lo specifico conduttore ha saputo cucirsi addosso il format, è che quello che all’interno delle dinamiche del gioco prima era un evento, proprio per la teoria della probabilità di cui sopra, adesso è divenuto consuetudine.

Anche nell’era Giusti, infatti, gustandosi gli ultimi minuti del programma che trainano fortemente la proposta di prima serata, la persistenza di pacchi contenenti un grande valore economico al concludersi di ogni partita è in percentuale elevatissima. Proprio ieri, per esempio, c’erano in gioco solo un centesimo di euro e un miliardo del vecchio e caro conio, Bonolis docet. Tutto ciò non darebbe fastidio nel momento in cui capita una volta ogni venti giorni, ogni quindici volendo essere buoni. Ma quando si accompagna questo finale a quello di molte altre puntate, cronologicamente attigue, che è fotocopiato del tutto, il dubbio è lecito che sorga. Al di là del fatto che questi soldi poi vengano vinti e che una crociata su quanto sia giusto cedere così tanta cartamoneta solo per un colpo di fortuna abbia origine, che è diatriba del tutto sterile e futile, quello che sinceramente (mi) colpisce è il fatto che il pacco più invidiato, o il secondo in ordine gerarchico, e forse pure il terzo, rimangano lì, nella parte bassa a destra del teleschermo quando scorrono gli ultimi secondi nel timer in studio, cinquanta, sessanta, settanta volte su cento e sempre quando c’è da trainare un qualcosa di nuovo oppure per “aggiustare” la fascia d’ascolto del sabato sera, quando l’access si protrae all’infinito, coprendo più del 50% di quest’ultima.

Non potendo il programma ricorrere al taglia e cuci, o alla messa in onda delle puntate in ordine casuale, dato il fatto che, seppur poco visibile, esiste un filo che attacca le une alle altre, ovvero il susseguirsi dei concorrenti con tanto di sostituzione, l’accusa principale consta nel cosiddetto “taroccamento” del gioco, nel quale però bisogna credere poco onde evitare di infangare la fatica di chi lavoro a questo. E allora cos’altro può spiegare questa incredibile coincidenza? Certo è che questa manna caduta dal cielo aiuta moltissimo gli ascolti, sottotono se confrontati a quelli della meravigliosa e florida era Bonolis

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Va detto che è l'unico programma che riesce a dare un pò del filo da torcere a Striscia anche ( e qui pochi se lo aspettavano )... nel dopo Bonolis.
Il programma ... più che un game ...a me sembra una fiction ...
e la simpatia e la verve giocosa ed unica di Bonolis ... dopo si è persa ...tanto che per mantenere ascolti idonei ...ci vogliono puntate con lacrime e montepremi grossi ...
Impossibile ... per me da seguire ...dopo Bonolis...che sapeva far divertire ... anche se il concorrente vinceva ... una dentiera ...
Sul calcolo delle probabilità e le casualità dei premi si è detto tutto ... e da quel punto di vista ...il programma è difficilmente difendibile ...

Anonimo ha detto...

mah direi che l'autore dei questo articolo non conosce le leggi della probbilità: le probabilità che nei due pacchi finali capiti il pacco da 500000 euro sono 1 su 10. Quindi una situazione del genere (senza voler essere buoni) capiterà in media una sera su 10 e non su 20 come scritto qua sopra.

Expedit ha detto...

W AFFARI TUOI!.:D:D:D
ahaa..ciao Bartolino!.::D