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martedì 30 dicembre 2008

INCUBO DI UNA SERATA TELEVISIVA DI MEZZO INVERNO: OROSCOPO DI RAIDUE E QUELLO CHE LE DONNE NON DICONO DI ITALIA1

A volte capita che la serata televisiva soddisfi del tutto i propri gusti, e che le proprie attese vengano ripagate nel migliore dei modi; altre volte, decisamente, no. La teoria del "hai un telecomando per cambiare canale" può infatti trovare relativamente applicazione, in quanto, talvolta, ci si vuole, con volontà vera e propria, inerpicare in avventure televisive insoddisfacenti a dir poco. E' proprio il caso di ieri sera, dove alla "pluriascoltata" Artemisia Sanchez di RaiUno, si è contrapposto l'oroscopo che, annualmente Michele Guardì organizza in ogni coda di anno, su RaiDue.

Non che non si vogliano rispettare i gusti altrui, ma davvero a volte mi chiedo come sia possibile "sopportare" una prima serata come quella che RaiDue ha ieri sera inscenato sui propri teleschermi. Il consueto studio delle trasmissioni di Michele Guardì, realizzato da Gaetano Castelli, ha infatti ieri sera ospitato una reimpatriata di "soliti noti" e ex-isolani, pronti ad ascoltare gli oroscopi di Paolo Fox, corredati da imbarazzanti grafici, andamenti curvilinei che farebbero "ribaltare dietro la cattedra", qualsiasi professore di Analisi Matematica degno di tal etichetta. Parole, siparietti surreali, e sempre le stesse, solite, imperterrite, facce. Una lentezza mixata all'inutile. Giancarlo Magalli impelagato in un deprimente spettacolo, pieno di vuoto. Fortunatamente la seconda rete nazionale organizza al massimo due di questi "eventi" annualmente, visto che negli anni scorsi venivamo premiati con un analogo appuntamento in corrispondenza di S.Valentino, altrimenti ci sarebbe da muovere le folle!
Quando ci si vuole fare del male, ho preferito, tra uno zapping e l'altro, essere sintonizzato su Italia1, ed in particolare la trasmissione di seconda serata di Enrico Ruggeri: Quello che le donne non dicono. Nonostante ancora non abbia capito per quale motivo cantanti come Pupo e Ruggeri si ostinino in questa loro carriera televisiva, mi armo di coraggio ed intrapendenza, e mi "gusto" questa puntata dedicata ad una Patty Pravo surreale. Le capacità presentative di Ruggeri, da grande cantante quale è, sono limitate, ed a volte rischia di cadere nell'ovvio, con esternazioni senza senso; ma ciò che più colpisce in questo studio contestualizzato in pieno ambiente urbano, è un audio. Imbarazzante a dir poco, una versione radiofonica potrebbe persino rendere di più. Una semplice intervista, che sembra dover scavare in chissà quale meandro umano. Una intervista come tante, travestita da profonda introspezione. Una ovattata ed artefatta atmosfera, fa da sfondo ad una trasmissione che ha più profondità nel titolo che nei contenuti.
Insomma, una serata televisiva da dimenticare. Una serata televisiva di quelle dove si preferisce andare avanti, per emulare il mitico Totò che, in un indimenticato sketch televisivo recitava "Volevo vedere fino a che punto voleva arrivare!"

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Vi ho inviato una mail... saresti così gentili da rispondermi? Grazie..

Anonimo ha detto...

Niente risposta... MAH

Expedit ha detto...

Giulio
ciao..:)
questo tuo atteggiamento mi stranisce. Cosa c'è da dire "MAH"? Su cosa sono posti i tuoi dubbi?
Siamo sempre stati "colleghi" in maniera tranquilla..:)
In ogni caso ho letto la mail, e ti risponderò quanto prima.
Saluti

Anonimo ha detto...

Il mio "mah" forse era un po fuori luogo ed era riferito alla mancata risposta ;)

Ringrazio se risponderete...