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mercoledì 6 agosto 2008

TERAPIA D'URGENZA, DAL 29 AGOSTO SU RAIDUE

RaiDue tenta ancora una volta la strada della fiction. Ed ancora una volta sarà la sera del venerdì scenario per la messa in onda di uno di quei prodotti appartenenti al genere gestito nel peggiore dei modi dalla rete diretta da Antonio Marano. Seppur si sia distinta nel corso della sua (breve) storia come succursale della prima rete di Stato, la rete è da sempre stata centro di formazione di alcune delle fiction più amate dai telespettatori italiani. Alcuni titoli? Incantesimo, che nella sua seconda serie sfiorò l'incredibile quota di 7 milioni di media, Sospetti, con oltre 5 milioni e, ultimo, ma non per importanza, Il maresciallo Rocca con più di 6 milioni di italiani. Da alcuni anni a questa parte, però, queste ultime non ottengono più il successo sperato, tanto è vero che le seconde serie di quelle lanciate negli ultimi anni con ottimi riscontri non riescono più a bissarli.

La motivazione principale venne ritrovata, evidentemente, nel giorno di trasmissione di tali prodotti, quale il venerdì, ritenuto spesso come il più complicato data la fortissima controprogrammazione. Ciononostante, la strada non è stata abbandonata e il continuare a batterla sembra essere ancora volontà primaria di chi dirige RaiDue. Il nuovo esperimento, per le cui informazioni vi rimandiamo all'articolo pubblicato di seguito, ha il titolo di Terapia d'urgenza e rappresenta una vera e propria maratona televisiva: ben 18 puntate, la prima delle quali verrà trasmessa il 29 agosto.
Partirà il 29 agosto su Raidue la trasmissione di "Terapia d'urgenza", fiction dall'ambientazione ospedaliera in 18 puntate di 95 minuti ciascuna con Sergio Muniz.

Anche se è ispirata al format spagnolo "Hospital central", lo stile è quello dei telefilm americani e anche il set, visitato oggi dal presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni, non è da meno: 29 ambienti scenici in 1500 metri quadrati che riproducono in modo fedele un vero e proprio ospedale, battezzato "Azienda ospedaliera G. Morandini", con due sale chirurgia, una sala operatoria e una stanza di terapia intensiva.

"Siamo abituati a essere creativi e originali - ha detto Formigoni scherzando con i cronisti su quella che potrebbe essere rappresentata come la risposta lombarda a ER - quindi credo che quello che gli spettatori potranno vedere dal 29 agosto potrà sì richiamare a altre esperienze, ma avrà una sua originalità e specificità italiana e lombarda. Si farà apprezzare per questo". Una fiction del genere, ha aggiunto il produttore Alessandro Ippolito di Videomedia, "potevamo farla solo qui in Lombardia dove c'è una sanità che funziona".

La scenografia è stata costruita a Milano, nell'area ex Caproni di via Mecenate, dove sono stati spostati di recente anche alcuni studi Rai. L'ultimo sceneggiato prodotto dall'azienda di viale Mazzini a Milano, "La storia di Anna" di Salvatore Nocita, risale a 26 anni fa. Tra gli altri protagonisti della nuova fiction ci saranno Rodolfo Corsato, Antonella Fattori, Milena Miconi e Marco Basile. Il primario sedotto della caposala Daniela Scarlatti sarà infine Cesare Bocci.
Sarà per il fatto che il genere medical è continuamente soggetto allo sfornare nuovi prodotti, italiani o meno, sarà per il cast che sembra reggere solamente su un nome, quale quello di Muniz, o per altri svariati fattori, ma non crediamo possa lasciare il segno nel novero della fiction tv italiana. Ovviamente, tutto sovvertibile.

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