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mercoledì 6 agosto 2008

LA DOMENICA TELEVISIVA SARÀ ORFANA DELLA STORICA "DS" O DEL RETROCESSO "CONTROCAMPO"?

Sembra che la questione relativa all’acquisizione dei diritti calcistici in chiaro sia tutt’altro che sulla via della definizione e del delineamento finale. Un nuovo colpo di scena, invece, si apre e si fa spazio in quello che risulta essere il silenzio e la conseguente immobilità da parte delle due più importanti aziende televisive italiane per l’accaparramento del ricco (così ritenuto dalla Lega Calcio) bottino. Una cosa è certa: chi diverrà padrone del tesoro, tenderà uno sgambetto senza precedenti al rivale, sconvolgendo i suoi già rifiniti e (quasi) ultimati palinsesti. Facciamo un po’ di chiarezza, prima di tutto: una clausola del contratto che pone l’azienda televisiva in diritto di trasmettere gli highlights cita che gli stessi non possono essere trasmessi da terzi prima dello scoccare della mezzanotte. Ciò porta, come precisamente descritto nella notizia (di fonte La Gazzetta dello Sport) che allega il pezzo ad onor di completezza, ad una improbabilità del trasmettere uno dei due più famosi contenitori d’approfondimento sportivi di seconda serata, ovvero La domenica sportiva di RaiDue o Controcampo, acquisito da Rete4, i quali sarebbero privi di immagini e di filmati per circa un’ora e mezza dal loro inizio.
Se contiamo che gli stessi reggono la loro struttura sui goals e sulle azioni del posticipo serale, è praticamente uno spreco di soldi produrre una trasmissione del genere, quando, dall'altra parte, c'è la diretta concorrente con tutti gli highlights da poter mandare in onda. In barba ad ogni eventuale ed ipotecabile immaginazione relativa al panorama televisivo declinato a partire dal comprare i diritti, e anche all’arruolamento di nuove vallette all’interno delle trasmissioni, tutto ciò, comunque, avrà uno spiacevole effetto. Da una parte, una delle trasmissioni storiche della Rai, nata ancor prima che avesse vita l’azienda di Stato; dall’altra il programma che nacque dalle ceneri dell’indimenticabile Pressing di Raimondo Vianello, che dal 1998 ha delizato i propri telespettatori sugli schermi di Italia1 prima, che li delizierà su quelli di Rete4 (forse) poi. Delle due, l'una è già sul viale del tramonto, a meno che non si registrino colpi di scena.
Che la Lega chiedesse 70 milioni per i diritti tv in chiaro della A per i lettori della Gazzetta non è una novità: lo sanno da quando l'indiscrezione emerse al varo dei calendari: minimo per l'asta 2 milioni in più rispetto alla somma-record versata per l'ultimo campionato da Mediaset. La novità del bando della Lega è un'altra ed è rivoluzionaria: gli highlights sono messi in vendita in esclusiva «fino alle ore 24», il che vuol dire che nel progetto della Lega o sparisce Controcampo di Mediaset o sparisce La Domenica Sportiva della Rai. Non avrebbe senso mandare in onda un programma serale senza alcuna immagine (i diritti di cronaca per legge sono riservati ai telegiornali) o farlo partire da mezzanotte. Chi acquista i diritti può mandare in onda Novantesimo e la DS o Controcampo ultimo minuto e Controcampo diritto di replica.

Chi resta fuori non può fare né questo né quello. Una scelta che alimenterà discussioni, che rischierà di mettere in un angolo intere redazioni, che sconvolgerà le domeniche televisive di tutti. Ma Lega e l'advisor Infront hanno ritenuto di dover offrire per forza qualcosa di «concreto e ad esclusiva garantita » all'emittente che dovrà sborsare 70 milioni o anche meno, se l'asta andrà deserta e si andrà a trattativa privata a partire dal 7 agosto, ma di certo sarà una bella somma. Perché altrimenti i presidenti non venderanno il chiaro e il calcio sarà soltanto a pagamento, valendo molto di più dal 2010 con il «collettivo totale».

Prima e dopo Matarrese sa già che Mediaset non ha intenzione di concorrere, concentrandosi sul Premium che tante soddisfazioni le sta dando e infatti ha offerto meno della metà di ieri: 31 milioni. Così anche ieri il presidente della Lega ha cercato di far uscire allo scoperto la Rai: «Non può non cogliere quest'occasione storica, ma non regaleremo nulla». Un'altra novità del bando è l'offerta di interviste all'interno dello stadio prima, durante e dopo la gara. In questo modo la Lega intende anche garantire l'esclusiva nei confronti delle emittenti private e di programmi che considera «fatti con diritti rubati e garantiscono milioni di profitti in pubblicità».

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