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sabato 13 dicembre 2008

MARCO CARTA: "SANREMO? MAGARI. LE RADIO OSTACOLANO GLI EX DI AMICI"

Carta da… regalo. Sì, è un Marco in versione natalizia quello che, con grande disponibilità, ci concede l’intervista che, idealmente, “impacchetta” un anno davvero speciale. Si tratta delle ultime parole famose, è proprio il caso di dirlo, di un 2008 che, per il cantante sardo, è stato il classico annus mirabilis. Dopo la vittoria ad Amici, il popolare talent show condotto da Maria De Filippi, presentatrice che l’ormai ex parrucchiere ha definito la sua “seconda madre”, il ragazzo tutto “genio & sregolatezza” di Cagliari ci ha regalato infatti due cd, Ti rincontrerò e In Concerto, che hanno convinto critica e pubblico. Registrando tra l’altro notevoli numeri nelle vendite. “E non mi fermo di certo”, si affretta a precisare Marco a Vero. “Sono già alle prese con la registrazione di un nuovo album. È sempre esaltante tornare in studio”. Con un “buon proposito” per il 2009 su tutti: arrivare a Sanremo, sul prestigioso palco dell’Ariston. Paolo Bonolis permettendo.

Per quando è prevista l’uscita del tuo nuovo lavoro?
Mi auguro per la primavera prossima, ma non c’è niente di così definito. Dipende tutto da molte cose.
Titolo dell’album?
Ci stiamo pensando. E comunque sarebbe troppo presto per comunicarlo!
Nelle ultime settimane, forse un po’ fisiologicamente, le vendite del tuo album hanno subito una battuta d’arresto. Ma tu, in genere, come vivi l’assillo delle copie vendute?
Sinceramente, forse anche per come sono andate le cose, non mi preoccupa. Se, specie dalla parte di chi si deve interessare soprattutto ai lati più artistici, si inizia a preoccuparsi troppo di questi elementi, davvero non si finisce più di rimuginare. Sono altre le figure cui spetta questo compito. Detto questo, i risultati che ho ottenuto sono davvero positivi. E, per questo motivo, ringrazio ancora una volta tutti coloro che mi sostengono sempre e comunque.
Qual è il tuo atteggiamento nei riguardi della critica?
Generalmente, come si suol dire, me la lascio “scivolare addosso”. Da quando sono uscito dalla scuola di Amici, ammetto che i commenti sono stati perlopiù lusinghieri nei miei confronti. E mi hanno spesso incoraggiato e rincuorato. Dal mio punto di vista, considerando come sono andate le cose durante la mia permanenza a Cinecittà, mi sembra un miracolo. Prima solo rimproveri e giudizi negativi. Poi quasi solo belle parole e complimenti.
E davanti alle critiche negative come reagisci?
Secondo me, sono costruttive solo quando sono sincere. E non posso ritenere tali quelle che, dopo pochi mesi dalla mia vittoria nel talent show di Maria De Filippi, dicono già che sono un “fallito”. Mi sembra che di costruttivo non ci sia niente. E io, in questi casi, reagisco di solito prendendo male, “di petto”, la situazione.
Intanto attraverso le critiche, continua imperterrito il tuo momento d’oro. Hai anche ritirato un altro premio, solo pochi giorni fa…
È un orgoglioso, per me, continuare a ricevere attestati di stima. Nell’ambito del Premio Minerva, si è tenuta a Roma la seconda edizione del Premio Internazionale “What’s Up Giovani Talenti”. Sono stato onorato del riconoscimento come artista emergente dell’anno. Un’occasione resa ancora più prestigiosa dalla presenza di ospiti illustri.
A distanza di qualche mese da Amici, inizi quindi ad abituarti un po’ alla tua nuova dimensione di cantante professionista a tutti gli effetti?
Spero in realtà di non abituarmici mai. Perché io possa continuare a vivere questa mia favola con curiosità e sorpresa. E sempre con la “fame” di cose nuove che ho ora. Senza dimenticare mai la semplicità, la capacità di rimanere quello che sono sempre stato.
E senza trascurare la beneficenza, a giudicare dal tuo impegno in tal senso…
Mai dimenticare il sorriso dei bambini. Per questo, pochi giorni fa allo stadio Sant’Elia di Cagliari sono andato in campo con la nazionale cantanti, in una “partita del cuore” per raccogliere fondi a sostegno dell’Associazione Sindrome di Crisponi e Malattie Rare. Una piccola parte del ricavato è andato a Tani, una bambina sarda favolosa, che ora ha bisogno di cure. Un’altra andrà alla popolazione di Capoterra, colpita dall’alluvione del 22 ottobre scorso.
A proposito del Natale. Hai la mania dei regali, vero?
Certo, ho la “cultura” totale del regalo. Lo considero un rito. Intendo che curo tutto, dal regalo in sé fino al pacchetto e al bigliettino. Sorpresa inclusa.
Cosa invece regaleresti a te stesso, quest’anno?
Se fosse anche minimamente nelle mie possibilità, mi regalerei una cosa su tutte: la salute. Ma a quella, purtroppo, non possiamo pensarci da soli. Dipende da qualcun altro, lassù.
E magari ti regaleresti anche Sanremo…
Trovare il Festival sotto l’albero? Certo che mi piacerebbe. Io ci provo, ma non c’è ancora niente di deciso. Dipende molto da Paolo Bonolis. Comunque, arrivare sul palco dell’Ariston sarebbe un altro sogno che si realizza.
Magari per ripetere il percorso di uno come Eros Ramazzotti, che lì ha iniziato la sua cavalcata verso il successo, cantando l’indimenticata Terra Promessa…
Stiamo parlando di un autentico colosso della canzone italiana, il parallelismo lo trovo azzeccato. Soprattutto perché anche lui allora non era nessuno, e poi è diventato il “mostro” che tutti conosciamo. E per un altro aspetto: anch’io sento dentro di avere davanti a me una “terra promessa”. Di avere tanto, tantissimo da conquistare.
Ma non ti spaventa tornare in competizione su un palcoscenico così importante?
No, non mi spaventa. Soprattutto, non temo l’idea di dover accettare una classifica finale. Mi piace pensare che, comunque vada, avrò vinto il timore di esibirmi a certi livelli.
Ma tutto dipende dalle decisioni di Paolo Bonolis. Che tu, tra l’altro, hai già conosciuto in una puntata del Senso della vita, su Canale5…
È una persona e un personaggio avvolgente, che conquista. Un tipo delizioso che, secondo me, pur non conoscendolo nel privato, nasconde un animo da padre di famiglia eccezionale.
Il tuo destino, artisticamente parlando, nel 2008 è stato senza dubbio nelle mani di Maria De Filippi. A proposito, che regalo le faresti?
Le avevo promesso tempo fa un profumo. Che lei, durante Amici, aveva detto di apprezzare. Ma non ho ancora rispettato l’impegno. Potrebbe essere l’occasione buona.
La De Filippi ti rimane nel cuore. Cosa scriveresti sul bigliettino di auguri per lei?
Sarebbe difficile trovare le parole giuste per una dedica adeguata. Che cosa puoi scrivere, di davvero efficace, a una persona che ti ha dato tutto? Posso solo “straringraziarla” e “strabaciarla”. O forse bisognerebbe inventare nuove parole per dirle quello che sento dentro per lei.
Però ora si intravede per un cambio di consegne. Il 2009 potrebbe iniziare sotto l’ala Bonolis…
Maria De Filippi nel 2008 mi ha donato letteralmente un sogno. Per l’anno nuovo, stiamo a vedere.
Ma se dovesse andarti male con Sanremo?
Ho comunque un album in uscita. Se non avrò i riflettori del Festival, significa che continuerò a promozionale il cd come ho fatto negli ultimi mesi. Perché fortunatamente la Tv mi ha seguito con attenzione e simpatia. Ecco, magari lo ho fatto molto meno la radio.
In che senso?
C’è un pregiudizio, anche abbastanza evidente, della radio nei confronti non solo miei, ma di tutti i ragazzi che, dopo Amici, hanno provato l’avventura discografica. Ora capisco perché molti di loro, anche meritevoli e con tanto da dire, non ce l’hanno fatta. Senza nulla togliere a X Factor e a Giusy Ferreri, trovo che ci sia un trattamento “poco accogliente” rispetto agli “ex Amici”. Ma le mie vendite sono andate bene. E con i tempi che corrono per la discografia, è molto meglio festeggiare i risultati ottenuti. Siamo buoni, è Natale.

Intervista tratta interamente da Vero

1 commento:

Anonimo ha detto...

ciao marco sn un tuo grandissimo fan mi auguro ke tu vada a Sanremo xk 6 veramente bravo, xò vorrei k ci vada anke marta e cassandra, se è possibile anke m.luigia xk anke loro 3 sn molto brave....