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venerdì 24 ottobre 2008

PATRIZIA DE BLANCK: "SULL'ISOLA A SCOPO TERAPEUTICO. CON CARLO CAPPONI NON DIVENTERO' MAI AMICA"

Come abbiamo già avuto modo di dire ieri quando mostravamo quelli che sono gli scatti sexy rilasciati dalle concorrenti forse meno amate di tutta la storia dei reality show, quali quelli delle gemelle Imma ed Eleonora De Vivo, la vera fortuna di questa sesta edizione dell'Isola dei Famosi è stata, ancor più del cast originario, la sua perenne mutazione con l'entrata di personaggi di riserva di spicco. Uno di questi è sicuramente Patrizia De Blanck, la contessa più umana che sia passata attraverso il piccolo schermo. Umana perché? Per il suo carattere così forte, determinato ma anche litigioso e caciarone. Una delle probabili rivelazioni, senz'ombra di dubbio, di fine edizione. Ed è così che proprio lunedì sera, come ha eccellentemente riassunto il nostro Expedit, la contessa ha fatto ritorno sul luogo del delitto, lì dove era già stata cinque anni fa a dare il meglio di sé difendendo a spada tratta sua figlia Giada, concorrente della prima edizione, seconda alle spalle dell'indimenticabile primo vincitore Walter Nudo. Leggiamo, quindi, quest'intervista rilasciata a Chi dalla contessa prima che partisse alla volta dell'Honduras:

A sorpresa è sbarcata sull'Isola dei famosi la vulcanica Patrizia de Blanck, che già cinque anni fa, ospite in studio mentre la figlia Giada si faceva onore tra i naufraghi, aveva dato prova del suo temperamento di fuoco litigando con Carmen Russo e mandando a quel paese Adriano Pappalardo. Le premesse ci sono tutte, quindi, perché la contessa, autrice di un'autobiografia bollente dal titolo che è tutto un programma, A letto col diavolo, movimenti il reality.
Contessa, come mai sull'Isola?
A scopo terapeutico. Scrivere la mia autobiografia mi ha portato a rivangare episodi molto tristi del mio passato e, di conseguenza, sono caduta in depressione, chiudendomi in me stessa. Quando ho ricevuto l'invito di Simona Ventura, dopo qualche perplessità iniziale, ho accettato, pensando che un radicale cambiamento di ambiente mi avrebbe aiutato a ritrovare la gioia di vivere. Sono fatta così: dopo ogni caduta riesco sempre a risorgere.
Si sente una privilegiata?
Per le mie origini, di cui vado fiera, per il carattere forte e per la buona salute sì, ma per il resto niente mi è stato regalato. Ho avuto una madre dispotica e competitiva, un primo marito gay, un coinvolgimento in un delitto efferato, un amour fou con il padre di mia figlia, che mi è costato lacrime amare. E questo è soltanto un assaggio di quanto ho raccontato nella mia autobiografia.
Come immagina il suo incontro con Carlo Capponi (concorrente non famoso dell'Isola, ndr)?
Non credo che diventeremo amici. Almeno a giudicare dal suo aspetto fisico. Comunque, secondo me, Carlo ha un futuro perfetto come attore. Sarebbe perfetto in un film di Dario Argento.
Si farà conquistare da Rossano Rubicondi, che ha una grande presa sulle donne mature?
Non è il mio tipo, forse perché per chi come me è abituata all'aragosta il pesce azzurro risulta insipido. Tuttavia lo trovo simpatico e se si lascerà andare a qualche espressione in inglese, mi divertirò a rispondergli in francese o in spagnolo.
La preoccupa il confronto con le "sirenette" Belen e Veridiana?
Neanche un po'. Per quanto riguarda l'esibizione del lato B e di altre parti del corpo, ho già dato, visto che da ragazza ero uno splendore. Basti pensare al mio incontro ravvicinato con Warren Beatty, che mi disse: "Hai il più bel corpo che abbia mai visto". Oggi punto sull'intelligenza, sull'ironia, sul fascio dell'esperienza.
Come ha preso Giada la sua scelta di naufragare?
In un certo senso è stata lei a determinarla. Infatti, per scuotermi dalla depressione non faceva che dirmi: "Mamma, per capire quanto stai bene a casa tua, dovresti andare sull'Isola". E io, alla fine, così ho fatto.
Il distacco più doloroso?
Quello dalla mia adorata cagnolina Silvia, che più di ogni altro sentirà la mia mancanza.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Antonello De Pierro e Patrizia de Blanck grandi protagonisti al "Castiglione Music Fest"


Il direttore di Italymedia.it e la simpatica ed effervescente contessa infiammano la platea nel freddo montano di Castiglione Messer Marino



Castiglione Messer Marino (Chieti) – In un’estate nella quale le temperature impazziscono e le parole d’ordine sono afa, umidità e condizionatori d’aria, esordisce il Castiglione Music Fest nella caratteristica cittadella dalla quale prende il nome.

Nella cornice del centro montano dell’alto vastese, situato a 1.081 metri di quota, spira un venticello refrigerante che dona momenti di inattesi brividi di freddo. Sul palco, situato nella tipica Piazza della Repubblica, gruppi musicali emergenti giunti da tutta Italia si sono dati battaglia al ritmo di Rock, Pop, Indie, Elettronica, Reggae, Gothic, Folk e Progressive.
Il patron della manifestazione musicale nazionale per gruppi emergenti è il Dr. Alessandro La Grotteria, un commercialista con la passione della batteria (che suona appena può), un uomo di poche parole ma di grande iniziativa, un autentico intenditore di musica che ha voluto condividere questa nuova fatica con la Pro-Loco castiglionese e il Comune di Castiglione Messer Marino, che lo hanno supportato in questo suo laborioso impegno. Il Festival si è svolto nelle serate del 6, 7 e 8 di agosto.
Nei primi due incontri, con un’attenta selezione, sono state scelte le band da ammettere alla finalissima, conclusasi con tre vincitori sul podio ed un gruppo premiato dalla giuria di qualità con il Premio della Critica.
Sapevamo che un’immagine fresca, brillante e spumeggiante avrebbe condotto la prima edizione del Castiglione Music Fest, ma eravamo impreparati all’avvenenza ed alla straordinaria professionalità della splendida Salomè da Silva che ha saputo colmare con spiritose trovate i tempi morti durante i quali ogni band doveva preparare i propri strumenti. Meritatissimi i ripetuti applausi della folla in piazza che l’ha letteralmente adorata per la sua eleganza e per la contagiosa allegria, ma i castiglionesi non sono stati i soli ad omaggiarla: i leader di due band (i Led e i The Shoulders) l’hanno corteggiata spudoratamente anche sul palco.
Salomè da Silva è la figlia, poco più che ventenne, di un ex calciatore della Lazio, l’asso brasiliano Joao Batista da Silva, oggi commentatore sportivo della Globo Televisao. Salomè ha iniziato la sua carriera di attrice in tenerissima età, tuttavia frequenta l’Università La Sapienza di Roma e ci ha detto: ”Fin da piccola ho ammirato tantissimo il mio patrigno Helmut Berger che mi ha vista crescere; pare che mi parlasse quando ero ancora nella pancia di mia madre affinchè somigliassi a lui pur non essendo biologicanemte sua figlia… in qualche modo credo che ci sia riuscito. Zio Helmut mi ha influenzata positivamente con la sua eccentricità, il suo affetto e la sua simpatia ed ammetto che mi manca un po’ non avendo occasione di vederlo spesso, nonostante sia sposato con mia madre”.
Tra gli ospiti del Castiglione Music Fest anche i Lo-Tune, capitanati da Davide Lipari, il cantautore con il braccio rock e il cuore blues. Proprio Lipari ha segnato il festival con un pizzico di gossip: ha scritto un pezzo durante la propria permanenza, il febbrile “You”, e lo ha pubblicamente dedicato alla deliziosa Salomè.
A coadiuvare la presentatrice durante l’evento castiglionese,una madrina d’eccezione: la seducente giornalista e conduttrice televisiva ---------------, moglie del pupillo di Luchino Visconti, l’attore Helmut Berger. La ------- era anche Presidente dell’attenta giuria di artisti, illustri politici ed esponenti della cultura come il Sindaco, il Dr. Massimo Mastrangelo, la cui ospitalità ha determinato un’atmosfera calorosa, il Dr. Brunetto Fantauzzi, già scrittore-giornalista e direttore responsabile del mensile Vip Party, nonché un esperto di musica quale Antonello De Pierro, voce storica di Radio Roma, direttore di Italymedia.it e noto giornalista agguerrito; anche lui ha dato una spolverata di cronaca rosa alla manifestazione con la sua evidente attrazione per la madrina ------------------. Nell’albergo “Rifugio del Cinghiale”, dove alloggiavano tutti gli ospiti vip, tra una cioccolata calda che De Pierro prediligeva per colazione e le cene pantagrueliche preparate dal proprietario Antonio Lalli, pluripremiato chef alla Sagra dei Cuochi di Villa Santa Maria, tutti hanno notato che il “Nicolas Cage dell’informazione”, come è definito il De Pierro, ricopriva di galanti attenzioni la moglie di Helmut Berger, che ci ha confidato: “Sono felice di aver tenuto a battesimo questo festival, che sono certa avrà lunga vita. Qui a Castiglione ho scoperto questo straordinario rifugio dove ho trovato un ambiente sereno soprattutto grazie alla gentilezza di Aurelio e di tutta la famiglia Lalli, ed è proprio quello che cercavo per scrivere il libro che narrerà un percorso lungo circa un ventennio con mio marito Helmut: l’incontro, le confidenze, l’allegria, la poesia, la dissolutezza, la complicità e tutta la verità sul nostro matrimonio”.
Grande attesa, nell’ultima serata, per l’ospite d’onore del festival: la mitica e coinvolgente contessa Patrizia de Black, giunta con l’inseparabile “cane nudo” Silvia Mandrilla. Come sempre affascinante ed elegante, non ha fatto mancare sul palco il suo brio schietto e pungente. La contessa de Black ha anche annunciato l’uscita della sua biografia per ottobre “A letto col diavolo”, un libro da lei descritto come “dedicato alle donne che osano ed anche a quelle che non ne sono capaci, ma che sono sempre in tempo per farlo”.
La stessa sera i Lo-Tune sono esplosi in una esibizione unica: una chitarra distorta che naviga su un ritmo prorompente, la passione di Davide Lipari per la musica nera mescolata alla batteria rock di Stefano Baldasseroni, hanno regalato una performance di 45 minuti che ha accontentato anche i palati musicali più esigenti. Il duo è recentemente rientrato da un tour negli USA e proprio a New Orleans è dedicato il brano di punta della loro esibizione.
La contessa de Black ha premiato i Led, vincitori del Castiglione Music Fest. La signora ------------ha invece premiato gli Exede, secondi sul podio. I Lo Tune hanno dato la targa ai Petramante, terzi classificati .
Il Premio della Critica è stato consegnato dall’ipercritico Antonello De Pierro ai The Soulsters.
Ci è piaciuto questo festival, che come ogni buona kermesse canora non ha mancato di sollevare critiche. Indiscutibilmente, però, possiamo concludere che ha avuto luogo una manifestazione serena dove ha prevalso il giudizio critico, dove ha vinto anche chi proveniva da altre regioni come la Sicilia o l’Umbria: chiunque sia partito da lontano per assistere allo show non ha rischiato di veder vincere, come spesso accade, solo i gruppi della regione ospitante