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domenica 18 gennaio 2009

ARENA DI MASSIMO GILETTI. CONTINUANO LE POLEMICHE PER LA LETTERA DI ADRIANO CELENTANO. THE SHOW, DAVVERO, MUST GO ON?

L’Arena che oggi Massimo Giletti ha tenuto su RaiUno può sicuramente fornire numerosissimi spunti di riflessione. La televisione, il suo mondo con annessi e connessi ovviamente al centro della attenzione del talk di Massimo Giletti, contestualizzata nelle tristi vicende di cronaca che, a meno di palese superficialità e menefreghismo, sta attanagliando la nostra quotidianità. Il tutto nasce dalla lettera che Adriano Celentano ha reso pubblica sulle pagine del Corriere della Sera nell’inizio settimana. L’intrattenimento come valida alternativa alla cronaca, come una boccata di ossigeno per quanto sta accadendo nel mondo, ringraziamenti a Milly Carlucci a parte, facendo i complimenti a Ballando con le Stelle. Da lì uno strascico che ha coinvolto lo stesso Paolo Bonolis (per Claudia Mori una occasione evitabile di fare pubblicità al suo imminente Sanremo 2009, che già in settimana aveva invitato lo stesso Bonolis, in maniera provocatoria, a disdire il suo Sanremo in occasione delle situazioni belliche tuttora in atto) per poi ritrovare un ennesimo atto nella trasmissione di Massimo Giletti e la sua Arena. Vittorio Sgarbi, Mughini, Lamberto Sposini e Luca Giurato complici di una miccia pronta a scoppiare, soprattutto complice la telefonata della stessa Claudia Mori e l’atmosfera irriverente e bellica in ogni caso presente nello studio di Domenica In – L’Arena.
Ed ora? Beh, una nostra riflessione, che in verità prende fortemente spunto da un interessante polemica innescata da Mughini nel corso della puntata. La televisione, l’intero mondo dello spettacolo dovrebbe fermarsi in corrispondenza di critiche situazioni di cronaca, in barba a qualsiasi principio dello “show must go on”. Possiamo essere d’accordo? E soprattutto, perché non affrontare il discorso in manierà più dettagliata? La televisione probabilmente ha diverse funzioni. Quella della informazione dovrebbe essere ottemperata dai telegiornali ed approfondimenti giornalistici. E questo, a meno di spiacevoli occasioni straordinarie, dovrebbe essere in ogni caso essere affiancato da funzioni di intrattenimento. Come dovrebbe comportarsi il nostro piccolo schermo, allora, nel momento in cui i conflitti affliggono il mondo per intere settimane? Non si confondi tal discorso con uno meramente egoistico, ma perché non affidare l’informazione ai soli competenti. A meno di sfarzi e pailettes evitabili in corrispondenza di gravi condizioni di attualità, perché non “usare” la televisione per tenere lontani i nostri pensieri da ciò che accade di grave nel mondo? E soprattutto, chi decide quali notizie possano inficiare sui palinsesti e quali meno. Esiste un valore associabile alla vita di alcune persone, tale da influenzare la messa in onda o meno di un programma leggero e di intrattenimento come Ballando con le Stelle? Chi decide e cosa la gravità di una notizia? Quanti ostacoli e paletti si porrebbero dinanzi alla messa in onda di questa o quella trasmissione.
Lo show must go on allora, nei limiti della decenza. Non si pretende la messa in onda dell’Isola dei Famosi in una serata tragica, ma si richiede un minor grado di ipocrisia da parte di tutti coloro che trovano maggiore facilità nelle parole da esternare, che nei fatti da compiere. Non credo che il rispetto vero verso le tragedie che stanno tuttora avvenendo sulla Striscia di Gaza possa essere concretizzabile nella sola dismissione di Ballando con le Stelle. Una facciata da costruire piena di “vuota concretezza”. Che parlino i fatti dei politici, gli accordi istituzionali, e lasciate parlare la nostra scatoletta nera.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

credo che lo spettacolo debba esserci. Siamo tutti, o per lo meno credo tutti, dolenti per quello che accade di brutto nel mondo e se potessimo fare qualcosa per impedire questi massacri lo faremmo.Purtroppo non è possibile e qualcosa che ci rinfranchi ci vuole! specialmente programmi carini e non troppo volgari perchè anche la volgarità da noia.

Anonimo ha detto...

BELLO QUESTO BLOG!

Anonimo ha detto...

Io sono d'accordo con quanto hai scritto, ma ho trovato davvero vergognoso quello che ha raccontato Fabrizio Frizzi nel corso della puntata. Complimenti a Frizzi per il comportamento avuto in quel momento ed anche ai giorni nostri.
Ciao. Giulia.