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lunedì 19 gennaio 2009

LE NUOVE FICTION DELLA PRIMAVERA 2009 IN RAI: DA PINOCCHIO A DAVID COPPERFIELD PASSANDO PER BUTTA LA LUNA 2

L'Ufficio Stampa della Rai ci informa delle fiction in arrivo in primavera, tra novità e graditi ritorni, in costume e ai giorni nostri... un'offerta a 360° per accontentare tutti o quasi. A seguire un estratto del comunicato Rai.

PINOCCHIO. Miniserie in due puntate basata sul romanzo di Carlo Collodi con la regia di Alberto Sironi. Interpreti: Bob Hoskins, Robbie Kay, Luciana Littizzetto, Margherita Buy, Violante Placido e con Alessandro Gassman. Una produzione Rai Fiction - Lux Vide – Power.Collodi, un elegante scrittore in villeggiatura in un paese della Toscana di fine Ottocento viene pressato dal suo editore perché scriva al più presto una nuova favola. Ma Collodi è in piena crisi creativa e per di più ha bisogno di riparare il suo scrittoio, per cui si rivolge a un abile falegname, Geppo, un uomo ancora provato dall’aver perso la moglie di parto. L’empatia per quest’uomo e la locandina di un teatro di burattini sono gli elementi da cui scaturisce la nuova ispirazione dello scrittore, che finalmente dà inizio ad un nuovo romanzo... c’era una volta un pezzo di legno che invece di ardere in un camino, finisce nelle mani di Geppetto, un povero falegname che ha intenzione di farne un burattino.

DAVID COPPERFIELD. Miniserie in due puntate di Ambrogio Lo Giudice, liberamente tratto dal romanzo di Charles Dickens, interpretato da Giorgio Pasotti, Maya Sansa e Gian Marco Tognazzi. Una produzione Rai Fiction prodotta e realizzata da Rizzoli Audiovisivi e GMT Productions. Orfano di padre, David vive un’infanzia serena insieme alla giovane madre Clara e a Miss Peggotty, l’anziana governante. Di rientro da una breve vacanza al mare dai Peggotty, dove fa amicizia con la piccola Emily, David scopre che sua madre ha sposato in sua assenza Mr. Murdstone, un affascinante cacciatore di dote. Comincia per lui un severo tirocinio che si conclude con la reclusione nel collegio di Salem.

PANE E LIBERTA’. Miniserie in due puntate prodotta da Rai Fiction e Palomar scritta da Pietro Calderoni, Gualtiero Rosella, Alberto Negrin con la regia di Alberto Negrin. Interpreti: Pierfrancesco Favino, Raffaella Rea, Giuseppe Zeno, Anna Ferruzzo.Giuseppe Di Vittorio, Peppino per gli amici, orfano del padre, bracciante all’ eta’ di otto anni, capisce che solo unendo le forze dei suoi compagni di lavoro, si può ottenere una paga migliore e un pezzo di pane in più. L’unità dei lavoratori, è questo il filo rosso che lega tutta la vita, incredibile e avventurosa, di questo protagonista del Novecento. Bracciante analfabeta, sindacalista rivoluzionario, bersagliere ferito a Monte Zebio, comunista amico di Gramsci e Togliatti, combattente nella guerra di Spagna, catturato dai nazisti nella Parigi del 1938. Di Vittorio è profondamente un uomo del popolo, più che del partito. Ripeterà sempre: “Il sindacato deve essere la casa di tutti i lavoratori, perché i lavoratori non hanno colore, sono tutti uguali, hanno tutti lo stesso odore”.

BUTTA LA LUNA 2. Tredici puntate da 100 minuti con la regia di Vittorio Sindoni prodotte da Rai Fiction e realizzate da Daniele Di Lorenzo per LDM Comunicazione S.p.A. Interpreti: Fiona May e Chiara Conti, Giampaolo Morelli, Andrea Tidona, Anita Zagaria, Roberto Farnesi, Giuliano Gemma.La serie riprende e amplia gli elementi che hanno determinato il successo della prima (oltre il 29% di media sulle otto puntate andate in onda su Raiuno dal 5 dicembre 2006), ovvero la capacità di mescolare l’ironia al dramma, la tensione al sorriso, la dolcezza dei sentimenti alla descrizione dei problemi del vivere quotidiano. Al centro del racconto c’e’ l’indomabile nigeriana Alyssa Calangida (Fiona May), che della solidarietà per i più deboli ha fatto un punto d’onore imprescindibile: accanto a lei l’avvocato Attilio Argenzi (Andrea Tidona). I due si conoscono da più di vent’anni, ma per loro ogni giorno è un nuovo giorno, grazie alla capacità di reinventare il loro rapporto fra scontri e confronti; la serie inizia con il loro matrimonio.

MIO FIGLIO. ALTRE STORIE DEL COMMISSARIO VIVALDI. Serie in sei puntate con la regia di Luciano Odorisio prodotta da Rai Fiction e ArtiSascha. Interpreti: Lando Buzzanca, Caterina Vertova, Giovanni Scifoni. La mini serie e’ un sequel di “Mio figlio”, andata in onda nel 2005 su Raiuno con grande successo di pubblico e di critica.Tornano gli stessi protagonisti che, con il proprio bagaglio di risvolti umani e vicende personali, intersecano le proprie esistenze con gli sviluppi dei casi di puntata e del “giallo orizzontale”.Azione, mistero e sentimenti sono gli ingredienti della fiction che ruota attorno alla figura del Commissario Federico Vivaldi (Lando Buzzanca), un poliziotto di stanza a Trieste dal carattere forte e risoluto, ancora innamorato della ex moglie Laura (Caterina Vertova) e fermamente intenzionato a riconquistarla.Anche il figlio Stefano (Giovanni Scifoni) è un poliziotto e i casi ai quali lavorano fianco a fianco sono spesso motivo di contrasto, poiché nelle indagini il carattere istintivo del Commissario Vivaldi si scontra con l’atteggiamento razionale del figlio. Vivaldi è un impulsivo con grandi capacità deduttive, ma in più ha l’esperienza. Può anche apparire a volte come un accentratore, ma in realtà riesce sempre a cogliere dai collaboratori e da suo figlio in primis, ciò che gli serve per risolvere il caso.Le inchieste - che vertono sui casi scottanti legati all’attualità come il traffico delle prostitute dell’est, l’eutanasia, le truffe alle assicurazioni - diventano un terreno di confronto umano e personale nel quale il Commissario Vivaldi, che convive con i propri timori e pregiudizi nei confronti dell’omosessualità del figlio, troverà la chiave per una reciproca conoscenza e comprensione.

BAKHITA. Miniserie diretta da Giacomo Campiotti prodotta da Rai Fiction e Titania Produzioni. Interpreti: Fatou Kine Boye, Fabio Sartor, Stefania Rocca, Sonia Bergamasco, Ettore Bassi, Francesco Salvi.1948, Schio, Veneto. Nel convento delle canossiane giunge una distinta signora, Aurora Marin (Stefania Rocca), richiamata dal cattivo stato di salute di Suor Bakhita (Fatou Kine Boye), una suora di colore spentasi in realtà da pochi giorni. Aurora la conosceva bene e ne racconta l’incredibile storia alla figlia che l’ha accompagnata con tutta la famiglia nel viaggio.Bakhita, nata nel 1869 in un villaggio sudanese, ancora bambina viene rapita dai negrieri che la vendono a un Generale turco. In quella casa Bakhita trascorre dieci anni di torture e umiliazioni sino a che Federico Marin (Fabio Sartor), un ricco commerciante italiano, ateo e avventuriero, le salva la vita e la porta con sé a Zianigo, un paesino del Veneto dove abita insieme alla figlia di otto anni, Aurora (la narratrice), una bambina malata e sola.

1 commento:

Anonimo ha detto...

13 puntate per Butta la luna mi sembrano un po tantine.
Il seguito di Mio figlia arriva troppo tempo dopo la miniserie originale. Cioè, chi se la ricorda ancora?