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domenica 14 settembre 2008

INTERVISTA A GIUSY FERRERI:" SONO CAPARBIA. SANREMO? NON SO SE BONOLIS MI VORRA'..."

Nonostante gli attacchi di ex-colleghi, e il calar dell'estate, il fenomeno di Giusy Ferreri non tende di certe ad esaurirsi, anzi. La cantante simbolo oramai della versione italiana di X-Factor non vuole di certo mollare la presa da quel successo e quella popolarità che l'hanno portata ad essere incoronata "tormentone dell'estate 2008", dopo aver dominato le classifiche di vendita dell'intera calda stagione. "Peggio di una cambiale", in senso positivo si intende, la sua inconfondibile e particolare voce ci ha "perseguitato" in ogni dove, lasciando silenziosi pochi angoli delle nostre case e strade. Ecco riportare una intervista che proprio oggi, Il Messaggero, ci propone:
Giusy Ferreri: «Il segreto del mio successo? Sono caparbia e per creare mi isolo»
di Marco MolendiniROMA (14 settembre) - È la favola musicale dell’anno: la cassiera del supermercato che diventa diva. Anzi, di più: è una sorta di nuova speranza per il mondo discografico all’ultima spiaggia. Una manna dal cielo, una che sbucata dal nulla riesce a piazzare in tre mesi 265 mila cd, a sfondare insieme nella hit parade (prima da dieci settimane), nel downloading, nell’airplay radiofonico con la sua voce sporca e graffiata, dalle venature black, così in linea con quanto sta succedendo nel campo della pop music al femminile, a cominciare da Amy Winehouse e da Duffy. Eccola, allora, l’insperata cuccagna sotto le forme rotondette, decisamente mediterranee di Giusy Ferreri da Abbiategrasso, ventinove anni, rivelazione di X Factor, il reality musicale di Raidue che alla sua prima edizione ha fatto il botto, trainato da un pezzo che è diventato una sorta di colonna sonora dell’estate, Non ti scordar mai di me.Travolta («e stravolta» aggiunge lei) dall’inatteso successo, Giusy di questi tempi è come una trottola: c’è il nuovo disco (uscita a novembre), c’è da dare retta agli inviti che si accumulano, c’è da pensare a che fare del futuro. «Il nuovo disco per me è il passo più importante. Perché è un vero album di inediti e non di cover, perché Tiziano Ferro ha scritto quattro brani con testi che sembra abbia fatto io, tanto mi sono vicini e canterà un brano con me, perché altri quattro sono miei e perché c’è anche la possibilità di avere un ospite di grande livello internazionale di cui ora non posso parlare».
Insomma, X Factor è stato come vincere la lotteria.«Non me l’aspettavo, ma adesso me la godo. Quando uscirà il disco mi piacerebbe fare un tour. Stiamo vedendo come».
Andrebbe anche a Sanremo?«Se mi chiamano sì, magari con un pezzo mio, nelle vesti di cantautrice. Ma non so se Bonolis mi vorrà...».
Che effetto le fa aver tanto lottato e poi essere arrivata al successo attraverso la tv?«Che ho avuto tanta fortuna, ma che è un premio anche alla mia caparbietà e alla mia disponibilità ad accettare i consigli altrui. Ho cantato canzoni che non avrei mai scelto. Ricordo che, quando mi dicevano di provare con pezzi come Che cosa c’è o Insieme a te non ci sto più, ero contraria, ma soprattutto perché avevo paura di non essere in grado di cantarla. Invece quei brani hanno messo in risalto la particolarità della mia voce».
Che è capitata nel momento discografico giusto, visto il successo di gente come Amy Winehouse.«Il tipo di sonorità è simile. Lei è grandissima, ha una gran voce, ma non è stata un mio riferimento musicale. Semmai, sentendola, si capisce che abbiamo influenze simili e che entrambe abbiamo ascoltato grandi voci come quelle di Billie Holiday e Bessie Smith. Per quanto mi riguarda, poi, ci sono altre cantanti che mi piacciono come Linda Perry che per me è la numero uno, Fiona Apple e Siouxie».
Come è cambiata la sua vita con il successo?«Ho lasciato il mio lavoro part time che avevo scelto perché mi lasciava la possibilità di fare musica senza dovermi sbattere nei pianobar per campare. Però continuo a vivere nel mio monolocale ad Abbiategrasso, che ho comprato con l’aiuto dei miei genitori, e continuo a usare la mia macchinina. Sono un tipo parsimonioso, non ho desideri materiali. È il lavoro che mi interessa».
Ma avrà dei sogni da realizzare.«Poter cantare le mie canzoni, collaborare con grandi artisti, potermi rinnovare e, magari, un giorno poter anche recitare. Mi piace molto il teatro. Ho fatto un corso di recitazione».
Nel nuovo disco si toglierà almeno in parte questa soddisfazione.«Ci saranno quattro pezzi miei. Due nuovi, romantici e malinconici. Uno, Il party, che avevo pubblicato nel 2005 ma che non aveva avuto successo, e Pensieri del 2003, che è una canzone molto originale e introspettiva, ma ho tanti altri inediti nel cassetto».
Nonostante il successo riesce anche a comporre?«No, sono cose accumulate nel tempo. Per scrivere ho bisogno di tranquillità, di isolarmi. Per questo avevo scelto un lavoro part time: tre giorni facevo la cassiera e tre giorni mi chiudevo a casa a scrivere in solitudine».

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