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domenica 21 settembre 2008

INTERVISTA A MARA MAIONCHI: «ALTRO CHE TV: LA MIA È UNA VITA IN MUSICA!»

Ogni sabato pomeriggio, nel nome di quello che è stato l’agognato svecchiamento sognato dal direttore Antonio Marano, su RaiDue va in onda la versione settimanale di uno dei maggiori flop di tutto il 2008, quale Scalo 76. Trasmissione che ha cercato di emulare la magia formatasi durante la messa in onda di must del genere quale può essere, ad esempio, Top of the pops, senza però riuscire in modo particolare in questo suo intento. Quest’anno, in accoppiata al quotidiano Cargo, che abbiamo già avuto modo di valutare per le sue caratteristiche e per i suoi punti deboli, il programma vuole creare una sorta di identità di rete, quella che ha sempre faticato a ritrovare e, ancor più, a costituire. A dire la verità non ci siamo mai sbilanciati sulla trasmissione, ma promettiamo che sarà uno dei nostri impegni per il futuro anche perché, a dire la verità, avremmo molto da dire per la resa televisiva di quanto ogni weekend, alle 14.00, il canale trasmette. A condurre sono stati chiamati due reduci (non cantanti, questa volta) di X Factor, quale Francesco Facchinetti, sempre più spedito e lanciato in questa sua carriera (?) televisiva e Mara Maionchi, la discografica reinventatasi vip, e non conduttrice, come afferma in un’intervista rilasciata alla rivista Telepiù che riportiamo qui di seguito:

Conduttrice io? A presentare Scalo76 è Francesco Facchinetti. Per fortuna!”. E Mara Maionchi scoppia in una delle sue ormai leggendarie risate. La spontaneità di questa outsider, espressa a volte in modo colorito, è stata la carta vincente di X Factor e ora a RaiDue hanno pensato di giocarla anche nel nuovo appuntamento musicale del sabato, che chiude la settimana di Scalo 76 Cargo, in onda sulla stessa rete dal lunedì al venerdì alle 14, ed è condotto da Chiara Tortorella, Federico Russo e Paola Maugeri. Ma anche se il suo ruolo non è quello istituzionale, è un fatto che la Maionchi ormai stia facendo carriera in tv.

È così?
Ma vaaa! Non allarghiamoci. Sono quarant’anni che faccio la discografica e non ci penso proprio a cambiare lavoro, alla mia età sarebbe ridicolo. E sia chiaro: non ho neppure l’intenzione di fare l’opinionista.
Beh, ma allora, che cosa ci fa ancora in un nuovo programma?
Sfrutto l’opportunità di conoscere il mondo dei giovani attraverso la musica. Mio marito, mia figlia Giulia e io abbiamo una casa di produzione che lavora con le Major discografiche. Questo è il mio mestiere, quello che mi ha portata in tv a X Factor, perché il format prevedeva un discografico in giuria. In Scalo76 non ho un ruolo determinato, ma bene o male faccio ancora me stessa. Confesso però che, malgrado la mia grinta, sono un po’ preoccupata perché devo interagire con le persone ben più che in X Factor.
Proviamo allora a darle un ruolo: lei ha una specie di angolo dei ricordi?
Più o meno. Incontro persone che conosco da una vita, come Arbore e Boncompagni, o cantanti che sono diventati famosi e hanno delle storie interessanti. In tal modo anche i più giovani scopriranno i retroscena del mondo dello spettacolo. Non solo: la musica esprime i pensieri, le pulsioni, i problemi e le speranze della società. Noi ci occupiamo anche di questo, per affrontare con il pubblico diverse tematiche, anche quelle scomode come la droga. Credo che i giovani hanno bisogno di uno spazio per dibattere delle loro idee.
Francesco Facchinetti la chiama “zia Mara”: le dà fastidio?
No, trovo che sia molto carino , potrei essere davvero sua zia. D’altra parte, io sono schietta e se non mi trovassi bene lo avrei già detto. Invece lui è un ragazzo adorabile, professionale, che ha un grande potenziale televisivo.
Lei racconterà anche gli abbagli che ha preso come discografica?
Certamente. Del resto, l’ho già fatto. Come quando ho ricordato di aver sottovalutato e scartato, per esempio, Biagio Antonacci!

1 commento:

Anonimo ha detto...

nonna maionchi - altro che zia - dovrebbe essere allontanata con urgenza dagli schermi tv per inadeguatezza estetica e di ruolo, non significando alcunchè nel contesto assegnatole. vi prego non consentite ulteriormente che la gracchiante e sinistra risata echeggi inutilmente nelle case degli italiano, soprattutto all'ora di pranzo.