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giovedì 18 settembre 2008

GIANCARLO MAGALLI: «SPERO DI TORNARE SU RAIUNO». NOI DI RIVEDERLO QUANTO PRIMA

Che noi di Scavicchia la notizia portiamo anche un po’ di fortuna a quegli artisti che, loro malgrado, o loro fortuna, sono presi di mira dalle nostre riflessioni, dalle nostre critiche e dalle nostre opinioni non ce l’aspettavamo veramente. Forse per una congiunzione astrale particolare o semplicemente per quella che è una banalissima coincidenza, sulla falsariga di quanto avvenuto con ciò che abbiamo scritto nei confronti di Paola Cortellesi destinata, pochi giorni dopo essere stata protagonista di una nostra riflessione, a divenire volto di punta di RaiTre, a far parlare di sé, oggi, è Giancarlo Magalli. Per chi avesse perso la possibilità di leggere un post tutto dedicatogli, nel quale il nostro Expedit ha messo in evidenza non tanto la sfortuna mediatica che l’ha travolto in questi ultimi anni, ma anche le peculiarietà che ne fanno uno dei personaggi sì più amati e famosi in Italia, ma anche uno dei più scomodi ai piani alti per il non avere peli sulla lingua né paura di dire, francamente, così come le cose stanno, sbilanciandosi anche, forse, un po’ troppo, ne ricordiamo lo scritto. Un’intervista, tratta da Tgcom, infatti, pare avere le sembianze di una strana coincidenza, avendo la stessa i lineamenti di risposta a quelle stesse domande che ci eravamo precedentemente posti in maniera neanche tanto implicita. Avevamo detto, senza voler scadere nel falso, che Giancarlo Magalli era sicuramente un’artista da Serie A il cui ruolo, però, era giocato, senza neanche tanta riconoscenza, in un terreno più ostico e meno importante, in una Serie B mediatica che non dà, e non vuole (o forse, non può) dare. Tuttavia, stando a quanto ha riferito:
Fino a pochi anni fa ero uno dei personaggi di punta di Raiuno. Poi però è arrivato Del Noce. Ora che lui andrà via, spero proprio di poter tornare a lavorare nella rete ammiraglia. Con 'Mezzogiorno in Famiglia' sarò in tv solo nel weekend. Nei restanti cinque giorni ho tutta l'intenzione di lavorare su qualcosa di diverso. Magari anche in radio o riprendendo a fare l'autore, un mestiere che negli ultimi anni ho messo da parte ma che mi ha dato molte soddisfazioni. Ricordo con piacere Pronto Raffaella, programma di cui ero autore e nel quale mi occupavo anche di decidere gli ospiti e inventare i giochi. Anche se Raffaella se ne dimentica sempre e finisce per ricordare solo Japino e Boncompagni…
E non vogliamo incensarci se ricordavamo il suo passato da autore per la Carrà a fine post. Ciononostante, ancora una volta, quello che colpisce di Magalli è la schiettezza, l’essere diretto che l’ha contraddistinto nel corso del tempo. Doti per le quali gli è costato l’esilio forzato da una rete che l’ha consacrato e che l’ha brutalmente escluso negli ultimi anni per un naturale cambio dirigenziale che ha portato favore ad un uomo che ha condotto, in sei anni, il suo lavoro mischiandolo al personale, il quale - il cambio di direttore -, nel nome della sua naturalezza, vede ulteriore ricambio fra pochissimo tempo. Un desiderio, quello di lavorare per la prima rete, non solo circoscritto a quanto sentito e vissuto dal conduttore, ma anche da chi ama la buona televisione, quella che entra in punta di piedi nelle case delle persone, educata, rappresentata, senza troppi fronzoli, anche da Magalli. Quella che, in maniera fortemente voluta, è stata messa da parte per fare della rete, di RaiUno, assurdamente, un continuo banco di prova per giovani leve e nuovi volti.

Strizzatina anche al mondo dei reality che, stando sempre a quanto è detto nelle interviste dai personaggi famosi, non è visto mai di buon occhio. Non abbiamo dubbi che per il nuovo conduttore di Mezzogiorno in famiglia - avventura per la quale afferma che sono molto felice di poter condurre di nuovo una trasmissione leggera e divertente, che ha mantenuto le sue caratteristiche. Negli ultimi anni, a 'Piazza Grande', mi sono spesso confrontato con storie anche molto drammatiche e un programma come Mezzogiorno in Famiglia mi offre la possibilità di 'staccare' da alcune tematiche particolarmente dolorose - ciò è reale e non figlio di una meschinità o di una ipocrisia mai celata.
I reality non mi piacciono, ho seguito con attenzione solo la prima edizione del 'Grande Fratello', poi già dalla seconda ho iniziato ad annoiarmi. Oggi seguo qualche volta solo 'L'Isola dei Famosi', perché Simona Ventura è un'amica e perché è l'unico format che ancora offre qualche spunto interessante. Comunque è evidente che i reality sono destinati a sparire.
Che tutto ciò faccia da preludio per un imminente ritorno di Giancarlo Magalli su RaiUno, dopo l’addio di Del Noce al quale, secondo alcune voci, subentrerà Giuliana Del Bufalo? Il desiderio del conduttore di poter ritornare a RaiUno, in fondo, è anche il nostro. Anche se, personalmente, bisognerebbe prima mettere in atto una rivoluzione completa alla rete per potergli affidare una trasmissione. Ma, questo, è un altro paio di maniche.

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