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giovedì 8 gennaio 2009

PIERO CHIAMBRETTI:"CHIAMBRETTINIGHT TRASMISSIONE DI ATTUALITA' CON I NUMERI UNO.NUOVO PROMO.BERLUSCONI E CONFALONIERI?QUESTA VOLTA LI HO FATTI NERI"

L'attesa c'è, inutile negarlo. Il debutto di Piero Chiambretti su Italia1, la televisione privata su cui nessuno si sarebbe mai immaginato di intravederlo nella sua carriera, è comunque obiettivo di grande attenzione da parte di addetti ai lavori e semplici appassionati. Non è stata delle più benevole, in verità, la vignetta che il bravissimo Stefano Disegni ha realizzato al riguardo dell'artista torinese, come non è stato dei più originale il rumors che vi abbiamo riportato, riguardante, oltre Flavio Briatore, un trasferimento in pianta stabile dell'intera organizzazione di Markette, trasmissione che lo stesso Chiambretti presentava su La7. In ogni caso, l'inizio del suo ChiambrettiNight è quanto più vicino, il 20 gennaio. Nessuna concorrenza con il "suo" Sanremo, per quanto ha dichiarato su SorrisieCanzoni; la paura che le persone intravedano in lui, visto il suo pensiero politico ed il suo attuale posizionamento televisivo, una grande dose di incoerenza. A voi le opinioni, a lui le parole, in questa intervista che riportiamo direttamente da LaStampa:
Piero Chiambretti "Porto in tv un Berlusconi più abbronzato di Obama"
Il 20 gennaio, un martedì, si avvicina. E’ il giorno in cui prenderà il via, su Italia 1, Chiambretti Night. E l'avvicinarsi di quel giorno fatale è introdotto da una serie di spot, tocca dirlo, assai particolari. Certo, bisognava escogitare qualcosa: Piero Chiambretti che debutta su Mediaset, come dire la corda che balla la java a casa dell'impiccato. Lui appare sereno, si prepara molto, studia, legge, fa meticolosamente le prove, si mette persino in posa per un servizio fotografico. Anche se detesta farsi fotografare. «Non sopporto neppure di guardarmi allo specchio - dice -. Mi piace lavorare con la televisione in diretta, perché almeno non mi vedo». Con una delle «trouvailles» tipiche del personaggio, «Chiambretti Night» fu presentato nientemeno che in un circolo Arci di Milano, con Pier Silvio Berlusconi a fare gli onori di casa. «E' da giugno che sto pensando come fare per non essere ingurgitato dalla marmellata di Mediaset». Come fare?«Per esempio con questo trittico di spot, che devono naturalmente promuovere il programma ma soprattutto raccontarne lo spirito»
E quale sarà lo spirito?«Deve essere uno show brillante, pensato per potersi sviluppare nella successione di tante puntate. Molte cose si decideranno strada facendo. E' un programma che sappiamo come comincia ma non sappiamo come finisce. E certamente sarà una trasmissione di attualità che tiene sotto osservazione i Numeri Uno della giornata»
Chi li sceglie, questi Numeri Uno?«Saranno i personaggi eletti come tali dagli altri media, i giornali, le televisioni, la radio».
Quindi, in sintesi, come definisce «Chiambretti Night»?«Un programma sui Numeri Uno. E qui veniamo agli spot. Trattando di Numeri Uno, chi meglio di Silvio Berlusconi, Fedele Confalonieri, e me stesso, modestamente, sono adatti a rappresentare la categoria? Quindi, nel primo spot, ecco noi tre, tutti più giovani, ai tempi in cui Berlusconi e Confalonieri cantavano e suonavano sulle navi da crociera. Numeri Uno e charme».
Nel secondo?«Nel secondo, che è in onda da ieri, ci sono i tre Numeri Uno di cui sopra, con l’aggiunta del “coloured”: con questo dò la linea musicale del programma, che sarà black. E i tre Numeri Uno sono i testimonial di questo black power alla musica. Saremo obamiani? Saremo abbronzati? Lo lascio dire al telespettatore. L'ambientazione è in stile Casablanca: suonala ancora Sam, quella As time goes by, come ti chiedeva Humphrey Bogart».
Anche Al Jolson nel «Cantante di jazz» era un bianco pitturato di nero: riferimentiDiciamo che è uno spot ricco di chiaroscuri».
E il terzo spot, quello che dobbiamo ancora vedere?«I Numeri Uno saremo sempre noi tre, chiaro no? Chi meglio di noi? E questo volta stiamo lavorando a un gioco magnetico sulla pazzia della televisione. Come adesso si cita Casablanca, nel prossimo giro andremo verso Arancia meccanica».
Inquietante?«Non lo so. So che Yves Montand canterà C'est si bon».

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