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martedì 10 febbraio 2009

L'ITALIA E' SCOSSA NELL'ETERNA LOTTA TRA GUELFI E GHIBELLINI. SIAMO SICURI DI DIRE AD ALTA VOCE "SI" O "NO"? E INTANTO MENTANA INFIAMMA IL DIBATTITO

L'Italia è scossa. La morte di Eluana ha provocato una ferita nel paese ma soprattutto quello che ne è derivato e ne deriverà ancora di più, uno scontro tra laici e cattolici, tra Berlusconi e Napolitano, tra il "partito della vita" e il "partito della morte"... l'Italia dei guelfi e ghibellini si interroga, riflette, si scontra, tutti vogliono avere ragione ed è sempre l'altra parte ad avere torto, senza se e senza ma. Io non sono così sicuro, non mi sento di pronunciare un secco "si" o "no", meglio riflettere in silenzio, meglio avere dei sani e legittimi dubbi che sentire certi discorsi, triti e ritriti, sovente fini a se stessi, giusto per aizzare gli uni contro gli altri. E' doveroso il commiato, una riflessione, un pensiero ma certe scene e certi spettacoli indegni come quelli visti e sentiti al Senato e anche fuori dalla clinica di Udine non fanno piacere: una morte si commemora con i toni urlati? A cosa serve tutto ciò? Bisogna avere rispetto della morte!
E se non bastasse lo scontro politico-istituzionale-civile, un dissesto di ben altra entità e importanza, a sorpresa, c'è stato ieri sera quando Enrico Mentana ha rassegnato le dimissioni da direttore editoriale di Mediaset - dimissioni accettate subito - in quanto in totale disaccordo con la trasmissione su Canale 5 del GF al posto di uno speciale Matrix in prima serata.
Ecco le parole di Mentana riprese poco fa da Repubblica:
Perché l'azienda non le ha lasciato spazio?
"Business as usual. O, se preferisce, the show must go on".
E in italiano?
"Non è così che si fa informazione su una grande rete nazionale, non esiste solo l'audience. Eravamo pronti ad andare in onda, il Tg5 era pronto ad aprire finestre informative".
Forse le finestre informative a interrompere la bionda che piange sconsolata sarebbero state peggio.
"Ma sarebbe stata una presenza doverosa. Oppure è stato meglio ascoltare tutta la sera al Grande Fratello gli slogan su chi viene eliminato?".
A Striscia la Notizia hanno fatto un breve saluto finale.
"Era un programma registrato, e comunque era in onda a pochissimi minuti dalla notizia della morte di Eluana. Non si sarebbe fatto in tempo a cambiare. Per noi il tempo c'era, la Rai ha cambiato programmazione, era doveroso andare in onda. Simili scelte tolgono credibilità a chi le compie".
Quindi dimissioni.
"Ho un ruolo da direttore editoriale, non è stato possibile farlo valere. E quindi per un minimo di coerenza devo agire in questo modo: non posso avallare questa scelta, dev'essere chiaro che non ho deciso io e soprattutto che non ero d'accordo. E che anzi ritengo incredibile quanto successo".
Incredibile ma forse prevedibile.
"Di prevedibile c'era la puntata del Grande Fratello, dove si sa quello che va a succedere. La realtà è un'altra cosa, quella che irrompe improvvisa e riguarda un dramma che nelle ultime settimane ha scosso il Paese intero e di fronte al quale la mia azienda decide di non cambiare di una virgola la programmazione".
Chi l'ha bloccata, PierSilvio o Confalonieri?
"Non mi sembra così decisivo".

1 commento:

Anonimo ha detto...

Il danno di credibilità e di immagine ... ci sarà per la rete ammiraglia di Mediaset ...
Per una tv poi è fondamentale ...stare sulla notizia ... soprattutto se generalista ...
Ha vinto il business ... ? Certamente Canale 5 ha vinto la battaglia degli ascolti ... ne ha però persa un'altra ...