AVVISO IMPORTANTE PER TUTTI I LETTORI DI SCAVICCHIA LA NOTIZIA

Carissimi lettori di Scavicchia la Notizia. Ci siamo trasferiti ad un altro indirizzo. Volete venirci a trovare? Bene basta cliccare su questo nuovo indirizzo:
http://scavicchialanotizia.wordpress.com/

venerdì 13 marzo 2009

BRUNO VESPA CONTRO IL TG1: "IL TRAINO CHE MI DANNO E' CAUSA DI EMORRAGIA D'ASCOLTI". LA RISPOSTA: "IL TRAINO SPESSO E' L'ANTEPRIMA DELLA TRASMISSIONE"

Tutto si può dire tranne che questa edizione di Porta a Porta stia andando un granché. Perché? Beh, da una parte c’è Matrix, una concorrenza che sempre più tende ad affilare le unghie (basti pensare a Chiambretti, come abbiamo già detto in occasione dell’intervista che ha rilasciato il conduttore torinese relativamente al programma che conduce in seconda serata su Italia1), e anche quella interna, a dire la verità, non scherza. La conseguenza, naturalmente, è in un vistoso calo di ascolti della storica seconda serata targata Raiuno. Vespa, come dimostrato da una lettera inviata a Il giornale, a parte per la costruzione dei famosi plastici, si è reso noto anche per una non indifferente attaccatura agli ascolti (e verrebbe da chiedersi chi, tra i conduttori, poi, "ascolti-dipendente" non lo sia). Sapete quale motivazione ha utilizzato per giustificare il calo di audience? Il Tg1 di mezzasera, reo di concedere al suo Porta a porta un traino non sufficiente. La risposta del telegiornale della prima rete della Tv di Stato non si è fatta per nulla attendere. Eccola, da Digital News.
‘Apprendiamo con sgomento e preoccupazione che la trasmissione Porta a Porta nella contrapposizione serale con la concorrenza si trova costretta a sopportare la messa in onda del tg1 di mezzasera’. Lo afferma una nota del comitato di reazione del Tg1 con riferimento a quanto asserito da Bruno Vespa in una lettera al ‘Giornale. “Scrive infatti Vespa - continua la nota del Cdr del Tg1 - in una lettera al quotidiano ‘Il Giornale’ per giustificare la precoccupazione per cali di ascolto della sua trasmissione che “Porta a Porta, grazie all’interruzione del Tg1 di mezzasera e della pubblicita’, non beneficia affatto degli ascolti di prima serata di Raiuno”. “Sorprende constatare - prosegue la nota - che una edizione del principale telegiornale del servizio pubblico sia considerata un intralcio fastidioso e non la realizzazione del dovere di assicurare agli utenti il diritto di essere informati. Sorprende ancora di piu’ che questa affermazione sia fatta da chi e’ stato direttore del Tg1. Anche perche’ il traino di Porta a Porta e’ diventato recentemente nientemeno che …la stessa trasmissione Porta a Porta. Da qualche tempo, infatti, senza che la direzione del Tg1 sia stata informata - rileva il Cdr del tg1 - Porta a Porta va in onda con una anteprima di almeno venti minuti, facendo slittare ad orari improbabili la trasmissione del Tg1 di mezzasera e di quello della notte. Secondo il ragionamento di Vespa l’anteprima-traino e’ un intralcio per la media degli ascolti della trasmissione”. “Sappiano Bruno Vespa e i vertici dell’azienda - conclude la nota - che il Tg1 difendera’ l’edizione della mezzasera e il rispetto degli orari di messa in onda in tutte le sedi e in tutti i modi”.
Difesa del tg di mezzasera (che da queste parti abbiamo sempre criticato come tutte quante le pillole informative che eccedono in quantità) e rispetto degli orari, quindi, le motivazioni che hanno spinto il Tg1 a diffondere questa nota che, tra le altre cose, ha suscitato altre reazioni da parte di Bruno Vespa. Quando si dice sta per scoppiare una guerra civile (non nei modi, probabilmente). Ecco le dichiarazioni:
“Sono a mia volta sorpreso della sorpresa degli amici del Tg 1″. Cosi’ Bruno Vespa replica al Cdr del tg1, che ieri si era detto “sorpreso” dalle affermazioni del conduttore di ‘Porta a Porta’ secondo cui il Tg1 di mezzasera penalizza gli ascolti della seconda serata. “Proprio perche’ sono stato direttore di quella testata - replica Vespa - rivendico a mio merito di aver chiesto quasi vent’annni fa il traino per l’edizione delle 20 che era preceduta dalla pubblicita’ e dalle previsioni del tempo. Fu necessario lo spostamento di una storia e gloriosa trasmissione come ‘Almanacco del giorno dopo’. Ci dispiacque molto, ma fu una scelta necessaria. Che accadrebbe oggi se il Tg 1 delle 20 non fosse preceduto dall’ ‘Eredita’, ma dal segnale orario o da ‘Almanacco’? Allo stesso modo che senso ha offendersi se si constata che nessun telegiornale di mezza sera puo’ essere forte quanto la coda della prima serata della principale rete concorrente? Nessuno ha mai chiesto di sopprimere quel notiziario e le politiche di rete possono essere tenute liberamente in nessun conto. Ma quello che ho esposto e’ un fatto tecnico inoppugnabile”.

Nessun commento: